Questo libro rappresenta il tentativo di individuare i meccanismi con cui l'America Latina costruisce se stessa attraverso la letteratura.
L'autrice aiuta a orientarsi nello spazio dove si costeggiano le foreste dell'Orinoco e la Biblioteca di Babele, si disgregano dittature centenarie e la realtà ha dilatato i suoi confini fino a inglobare meraviglie e orrori.
L'America Latina è il trauma irrisolto della conquista; la formulazione di archetipi che scaturiscono dall'emarginazione: l'indio, il gaucho, il migrante; gli opposti miti della foresta e della città; le tracce, nella scrittura, di una realtà brutale: l'esilio, il silenzio e la lotta.
Questi temi sono al centro di conversazioni con vari scrittori, tra cui, Borges, Carpentier, Cortázar, Sabato.
Rosalba Campra
Rosalba Campra, nata a Cordoba (Argentina), insegna Lingue e Letterature Ispanoamericane all’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Autrice di romanzi, racconti e opere grafiche, ha pubblicato saggi sul fantastico, sulla letteratura gauchesca, sul tango e sulla narrativa ispanoamericana contemporanea.