Scritto dopo la rivoluzione cubana, viene considerato il capolavoro dello scrittore: romanzo di formazione nel quale i riferimenti alla realtà sono scarsi e imprecisi.
Sono le sensazioni, i sogni, le fantasie, che alimentano la catena di metafore sulle quali si regge il libro.
José Lezama Lima
Nasce nel 1910 a Campamento de Columbia, vicino a La Habana, dove suo padre era colonnello. Trasferitosi a La Habana frequenta la facoltà di legge e partecipa ai sollevamenti studenteschi contro la dittatura di Machado. Da quest’anno fino la sua morte, vive prima con sua anziana madre e poi con sua moglie in una casa nella parte vecchia della città, tollerato a malapena dal regime, e abbanda l’isola soltanto durante due brevi soggiorni in Messico (1949) e Giamaica (1950).