Vedova d’allegria


L’autrice ironizza, con imprevedibile fantasia, sulle regole ferree imposte dalla sua cultura.
In questa sezione del sito troverete una raccolta delle opere di autori stranieri tradotti in italiano, divisa per aree geografiche, ma anche una bibliografia per chi si interessa di intercultura o di migrazione.
Infine una sezione dedicata allo studio dell’italiano come lingua seconda.
Buona lettura!!
Nel Messico post-rivoluzionario scorre la vita di Catalina, sposata giovanissima con un generale più anziano e relegata nel ruolo di moglie, madre e perfetta padrona di casa.
Finché sulle note di un tango famoso, "Strappami la vita", irrompe nella sua vita la passione fatale.
Romanzo d’amore e politico, trascinante come la musica da cui prende il titolo.
Onetti inventa la città immaginaria di Santa Maria, situata in un luogo tra l'Argentina e l'Uruguay. In essa si muovono i personaggi, perdenti in partenza, ma che fingono di non rendersene conto. Una saga di frustrazioni, di ricerca di senso, in un mondo che è sordo a ogni richiamo di valori.
Attualmente il libro non è in commercio.
Nell'Irak del dopoguerra, una intelligente ragazza di provincia cerca di affermare la propria individualità, anche attraverso gesti semplici quali l'incapacità a portare il velo.
Sullo sfondo emerge un intrigante mondo di donne tra cui spicca la saggia nonna.
Artemio Cruz è l'uomo della rivoluzione che conquista il potere e, invece di adoperarlo a fini liberatori, lo usa per opprimere e soppraffare; l'idealista che diventa profittatore. Ora è sul letto di morte, tra il lezzo del sudore e l'afrore dei medicinali, i bisbigli della moglie e della figlia, le insistenze del prete, le trame dei suoi seguaci. Ripensa alla sua esistenza tumultuosa, progetta quello che avrebbe potuto essere, soffre la sua agonia. E intorno a lui si affollano i fantasmi delle donne che ha amato, i compagni sacrificati, Villa, Zapata...
Autore di romanzi per lo più storici di grande successo – insignito del premio Goncourt 1993 – Maalouf scrive qui l’immaginaria autobiografia di Hassan al-Wazzan, dapprima viaggiatore e ambasciatore di sovrani maghrebini, quindi geografo presso il pontefice Leone X sotto il nome di Leone l’Africano, a cui si deve una celebre descrizione dell’Africa, ampiamente utilizzata fino al secolo scorso.