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Il passato davanti a sé

Due personaggi, che dialogano senza saperlo. Il primo, Niko, si è volontariamente sequestrato in una grotta dove, per perdere ogni nozione di sé, si lascia ridurre in schiavitù da una colonia di scimmie: un teatro d'ombre all'interno del quale diventa ostaggio dei suoi sogni, dei suoi segreti. L'altro è la giovane Isaro, una ragazza che non ha conservato delle proprie origini africane che il nome. Nata in Ruanda, adottata da una coppia di francesi, Isaro è cresciuta ignorando ogni cosa del proprio passato; fino a quando una frase, ascoltata per caso, non la fulmina costringendola a tornare indietro, a quella storia che è riuscita finora a cancellare.

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Editore:Fazi

Anno:2009

Autore:Gilbert Gatore

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L’ estate è crudele

Un romanzo di passione amorosa e civile, ma al tempo stesso anche delicatamente poetico, che ha per protagonisti due giovani militanti nel partito d'opposizione al regime dello scià, negli anni settanta.
La storia di Parviz e Maryam prende corpo attraverso la ricerca del figlio, Keivan, che da Teheran va a visitare Roma, la città nella quale i genitori si sono conosciuti e innamorati quando studiavano all'università; il suo viaggio è una porta aperta sulla vicenda che lega i due protagonisti attraverso l'amore ma complice anche una fede politica sentita come irrinunciabile ideale.
Il lettore segue prima l'avventuroso viaggio di Parviz da Roma a Teheran passando per la Germania, la Turchia, e infine il Kurdistan; poi assiste al ricongiungimento dei due giovani, in patria, sino al drammatico epilogo, nel quale entrambi trovano la morte per mano della Savak: Parviz viene ucciso nel corso di un'irruzione insieme agli altri compagni della sua cellula, Maryam viene invece arrestata e torturata.

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La grande casa di Monirrieh

Le vicissitudini di una donna in cui sembra incarnarsi il destino di un paese e di una cultura. La storia della bellissima Zahra, dagli anni Trenta al conflitto Iraq-Iran. L'amore contrastato per un giovane ebreo, il matrimonio, la sfida dentro le mura della "grande casa di Monirrieh". L'Iran che guarda all'Occidente, l'Iran che torna alle sue radici, l'Iran che sul corpo di Zahra incide il segno di una radicale contraddizione.
Attraverso Zahra e la ricerca di identità della figlia maggiore emerge un Iran insieme familiare e lontano, è un mondo in cui non c'è spazio per l'esotismo e dove la Storia è sempre ricondotta alla grande figura di Zahra, catalizzatrice, capro espiatorio, monumento muliebre di un modo di vivere che azzera il luoghi comuni.

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Io, venditore di elefanti. Una vita per forza fra Dakar, Parigi e Milano

Pubblicato nel 1990, Io, venditore di elefanti è stato soprattutto un libro letto e discusso per l'interesse della testimonianza che correggeva molti pregiudizi a proposito di immigrazione e per la scelta di rinunciare a qualsiasi forma saggistica. Così la storia raccontata da un immigrato senegalese, Pap Khouma, a un giornalista italiano, Oreste Pivetta, si presenta come un romanzo-reportage, alla scoperta di una realtà conosciuta spesso solo superficialmente.

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Sherlock a Shangai

Nella Cina Repubblicana degli anni ‘20, in una Shanghai detta “la Parigi d’Oriente”, metropoli scintillante di vita mondana, ma anche luogo del crimine e dell’ingiustizia sociale, si svolgono le indagini del detective Huo Sang, lo Sherlock Holmes cinese.
Una raccolta di sei racconti polizieschi orchestrati nello stile di Conan Doyle, nei quali il ruolo di Watson come narratore è preso dall’assistente di Huo Sang, il fedele Bao Lang.

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Rosso come una sposa

Saba viene data in sposa, appena quindicenne, al più maturo Ymer, già vedovo di sua sorella. La giovane, malvista da suocera e cognate, dovrà imparare da sola a gestire marito e figli, specialmente dopo lo sterminio dei suoi fratelli da parte dei nazisti. Nel difficile compito, Saba ha come alleate dapprima le figlie e poi le nipoti, in un'epopea tutta al femminile che attraverserà anche la lunghissima parentesi del comunismo.
La fine del comunismo è raccontata dalle sue discendenti, non senza rimpianti, perché per loro, pur tra tanti lati oscuri, la dittatura riuscì a sollevare l'Albania da uno stato di arretratezza feudale. Le vicende più vicine a noi sono raccontate da una nipote di Saba.

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Il meccanico delle rose

Akbar, che vive in un paese ai bordi del deserto dove si estrae la migliore essenza delle rose di Persia, è un capofamiglia religioso e rispettato e trova un modo tutto suo per rimediare ai torti del destino che gli ha rubato un figlio. Khodadad è appena un ragazzino quando fugge di casa in cerca di se stesso, nei giorni dell'anniversario del martirio dell'Imam Hossein e dei suoi settantadue seguaci. Donya ha conosciuto la felicità e la disperazione, prima di andare in sposa a un uomo che ha il doppio dei suoi anni. Mahtab stava per laurearsi in medicina e iniziare una nuova vita, quando è incappata nei Guardiani della Rivoluzione.

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Quel che il giorno deve alla notte

Algeria 1930: Younes ha solo nove anni quando viene abbandonato a una comunità benestante di provincia. Crescendo insieme ai giovani coloni francesi ne diventa compagno inseparabile. Finché un giorno non ritorna al villaggio Emilie, una ragazza splendida che metterà duramente alla prova la complicità fraterna dei quattro ragazzi, lacerati tra lealtà, egoismi e rancori che la guerra d'indipendenza contribuirà ad acuire enormemente. La rivolta algerina sarà per Younes tanto sanguinosa quanto fratricida.

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La traversata dei sensi

Zobida, il cui nome "profuma di burro gustoso e si scioglie sulle labbra come zucchero", è una vedova un po' avanti negli anni, pressoché analfabeta, ma grande esperta di faccende d'amore. A lei ricorrono le donne del villaggio come a una saggia consigliera - anche un po' fattucchiera e maga - per ricevere aiuto e suggerimenti. Leila è una ragazza bella e sensuale, inizialmente ingenua e inesperta, che ha gettato su di sé e sulla famiglia il sospetto di una grave colpa. Durante la prima notte di nozze non è riuscita a consumare il matrimonio, facendo fare una pessima figura alla virilità del marito. La colpa, si dice, è della madre, che ha fatto sigillare la figlia per preservarne la verginità e che si è dimenticata di sciogliere l'incantesimo prima di morire.

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Editore:Einaudi

Anno:2009

Autore:Nedjma

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Sguardi d’Africa

Da parecchi anni la Società delle Missioni Africane pubblica in Italia la rivista «Afriche» presentando ai propri lettori un’ampia panoramica della ricca varietà etnica e culturale che l’Africa offre.
Ma è ad un pubblico molto più vasto che si indirizza questa pubblicazione speciale «Sguardi d’Africa» che getta uno sguardo ammirato all’Africa e alle sue genti. E’ un fatto storicamente accertato che, nella seconda metà del XIX secolo, i Padri della SMA siano stati i primi missionari europei a venire a contatto con numerose popolazioni dell’Africa Occidentale.
Il reciproco incontro ha generato l’apprezzamento della cultura di chi è per essenza "diverso".
La cultura è stata la porta attraverso la quale giovani missionari provenienti dall’Europa sono riusciti a penetrare altri mondi e altre vite.

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Gente di Mumbai

Gente di Mumbai è un romanzo corale ambientato nella megalopoli indiana.
La narrazione avviene attraverso le voci degli stessi personaggi che si alternano ad ogni capitolo, costruendo così un intreccio originale e coinvolgente.
I protagonisti sono immigrati e pendolari di Mumbai.
Le loro voci accompagnano il lettore direttamente nelle loro vite quotidiane, dentro le loro case, nei loro luoghi di lavoro e soprattutto sui treni locali per pendolari, sui quali ogni giorno devono lottare per il loro spazio vitale, in una città sovraffollata, e continuamente in crescita.

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La casa dei ricordi

La vita riserva sempre qualcosa di buono, offre un’occasione in più quando meno la si aspetta, permette, a volte, di risanare una ferita, ricomporre un dolore, dire finalmente quella parola mai detta. Così a Rita capita di trovarsi, a causa di una malattia, in un luogo insolito per i suoi cinquant’anni, una casa di riposo, un mondo parallelo dove ogni giorno la sofferenza e la solitudine minano l’animo e il fisico di persone anziane, stanche, fiaccate dalla vita. Ma all’improvviso entrano dalle finestre buie dei raggi di sole: l’amicizia con un’operatrice permette a Rita di raccontarsi, di guardarsi dentro, di cambiare non solo la sua esistenza, ma anche quella di chi la ascolta; le permette anche di conoscere le storie di persone che non aveva mai considerato, ma che hanno ancora molto da offrire, persone desiderose di essere felici, capaci di guizzi di ironia e di freschezza.

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Il cuore del nemico

Lui è uno shaid, un martire, deciso a sacrificare la propria vita in nome di Allah, per riparare a un torto antico e per porre fine alla sua solitudine popolata da demoni e incubi. È stato addestrato a colpire "il cuore del nemico" e crede che niente e nessuno potrà distoglierlo dalla sua missione omicida. Lei è Anna, vive sull'isola dove il kamikaze è stato mandato ad attendere che i tempi siano maturi. Anna è coraggiosa e appassionata.

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La casa dei ricordi

La vita riserva sempre qualcosa di buono, offre un’occasione in più quando meno la si aspetta, permette, a volte, di risanare una ferita, ricomporre un dolore, dire finalmente quella parola mai detta. Così a Rita capita di trovarsi, a causa di una malattia, in un luogo insolito per i suoi cinquant’anni, una casa di riposo, un mondo parallelo dove ogni giorno la sofferenza e la solitudine minano l’animo e il fisico di persone anziane, stanche, fiaccate dalla vita. Ma all’improvviso entrano dalle finestre buie dei raggi di sole: l’amicizia con un’operatrice permette a Rita di raccontarsi, di guardarsi dentro, di cambiare non solo la sua esistenza, ma anche quella di chi la ascolta;

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Due volte

Due vivacissimi gemelli rasta crescono in un istituto di suore nell’Italia degli anni Ottanta aspettando invano che il padre esca di prigione. Cercano il cuore nero, l’illuminazione, aiutati dalla marijuana, come insegnato dal papà. Mentre uno dei due, David, è attratto dalla promessa cattolica della vita eterna, il gemello Daniel ama teneramente Agata, una bambina che è stata stuprata dallo zio. “Come, sputata?” si chiede Daniel, che non capisce il significato della violenza, “lo zio l’ha sputata?”.
Attorno a loro si muove un mondo di personaggi che riflette i mali e le speranze dell’Italia: Pasquale, giovane camorrista in nuce, violento ma sognatore, Giò Giò il piagnone, le ragazze madri, le zingare, le suore e le insegnanti.

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Signorsì, comandante!

Dopo gli anni della giovinezza che l'autore aveva raccontato in Amkoullel, il bambino fulbe, lo ritroviamo ora funzionario dell'amministrazione coloniale francese. Destinato al servizio in Alto Volta, Amkoullel ci racconta il lungo viaggio verso la sua prima sede. La lunga autobiografia di Amadou Hampâté Bâ si svolge con il suo alternarsi di situazioni e di avvenimenti ora divertenti, ora tragici, di personaggi bizzarri e crudeli. Amadou Hampâté Bâ, nato verso il 1900 a Bandiagara, nel Mali, è morto ad Abidjan il 15 maggio del 1991. Scrittore, etnologo, storico e anche poeta. Appartenente a una grande famiglia di nobili "fulbe", Bâ viene iniziato alla cultura del suo popolo e alla religione islamica.

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Kaydara

Kaydara è un racconto iniziatico della tradizione fulbe del Mali e narra il viaggio di tre giovani che devono attraversare un mondo sotterraneo e misterioso per raggiungere la dimora di Kaydara, il dio dell'oro e della conoscenza.

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Amkoullel il bambino fulbe

Quando in Africa muore un vecchio, è una biblioteca che brucia: il famoso pensiero espresso da Amadou Hampâté Bâ è diventato come un proverbio, più volte ripetuto e ripreso, per il grande significato che ha per la cultura africana nel suo complesso. Ma forse questa frase è ancora più valida se, come in questo caso, si riferisce proprio a lui e al suo libro più importante. Amkoullel è il soprannome di Amadou Hampâté Bâ, e questa è la storia della sua gioventù. Un percorso di circa vent'anni raccontato, grazie a una sorprendente "memoria secolare",

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Il bacio della Sfinge

Perchè un turista arriva a Capo Verde pieno di pregiudizi? Forse non conosce questa terra e non conosce l'Africa, allora è bene raccontargliela prima ondeggiando tra fantasia e realtà! Ecco che il Bacio della Sfinge diventa un'occasione per raccontare il mondo capoverdiano dentro e fuori l'Arcipelago, da diversi punti di vista: quello fantasy dove un pirata cerca di salvare una forchetta dall'annegamento; quello reale dove una giovane immigrata, appena arrivata in Italia, si nutre di tè e biscotti perchè non riesce a mangiare "italiano"; quello sportivo dove un gruppo di giovani della seconda generazione compie l'impresa storica di vincere un'importante torneo di calcio; quello fiabesco fatto di animali parlanti, di aereo-tram volanti e di un regno fatto di "bionde bollicine".

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Mendicanti e orgogliosi

La storia di Mendicanti e orgogliosi è ambientata nelle viuzze povere del Cairo.
Il protagonista è un ex filosofo diventato mendicante e frequentatore di bordelli. E la vicenda inizia appunto con l’assassinio di una giovane prostituta.
Nour el dine, poliziotto omosessuale, indaga tra mendicanti storpi, venditori di hascisc, tenutarie di bordelli. I personaggi di Cossery sono gli esclusi, gli asceti, i fannulloni, i visionari, i marginali, che egli considera gli unici veri aristocratici, i soli saggi che hanno scelto di non lavorare per vivere e per riflettere, proprio come ha fatto lui da cinquant’anni nella sua camera d’albergo a Parigi.
Mendicanti e orgogliosi è l’opera di un autore originale, un elogio anticonformista della povertà e della pigrizia.

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Editore:e/o

Anno:2009

Autore:Albert Cossery

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