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La piccola storia della grande famiglia Ji

La storia della Cina attraverso la saga della famiglia Ji.
Fondendo insieme miti, leggende, racconti fantastici, canzoni e altro, Liu Sola ci offre un grande affresco, nel quale il mondo dei vivi e quello dei morti sono in continua comunicazione, e nello stesso tempo ci propone un controcanto ai salti, alle omissioni, alle menzogne della storia ufficiale.

«Per raccontare la storia della famiglia Ji bisogna prima parlare di Dadao, la grande isola. Dadao si trova in mezzo al mare.
Nei giorni in cui cade una pioggia leggera e allo stesso tempo brilla il sole, dalla terraferma si può scorgere, anche se un po' confusamente, la sua immagine capovolta proiettata nel cielo.
Alcuni pescatori sostengono che sono necessari tre giorni di viaggio per raggiungerla, altri che ne servono cinque, altri ancora che ne basta uno. Dipende dalla direzione del vento: se non è a favore, non vi si arriva neanche navigando per un mese. Spesso è avvolta da mille strati di nebbia e chi non conosce l'approdo rischia di naufragare quando si avvicina».

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Editore:Einaudi

Anno:2008

Autore:Liu Sola

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La città dei ragazzi

Si chiamano Alì, Mohammed, Francisco, Ivan. Hanno quindici, sedici anni. Vengono dal Maghreb, dal Bangladesh, da Capo Verde, dalla Nigeria, dalla Romania, dall'Afghanistan.
Sono arrivati in Italia nei modi più strani, spesso per noi inconcepibili: a piedi, nascosti sotto i camion. Devono imparare a leggere, scrivere, trovare un lavoro e rendersi autonomi. Ma soprattutto avrebbero bisogno di crescere e diventare grandi.

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Amori bicolori. Racconti

Lui italiano, lei straniera. Lui straniero, lei italiana.
Oppure nuovi italiani, figli a loro volta di genitori di nazionalità diverse.
Nella relazione a due le identità si moltiplicano, si mescolano, si frammentano, a volte si contrappongono, diventano un caleidoscopio ricco e complesso.
I matrimoni tra stranieri e italiani negli ultimi dieci anni sono triplicati e negli ultimi quattro anni il numero dei bambini nati da loro è aumentato del 22 per cento.
In queste pagine, i racconti di quattro autori della nuova letteratura italiana fotografano la società che cambia, ne colgono le sfumature, i dettagli, li rileggono in modo ironico, svagato, intenso.

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Editore:Laterza

Anno:2008

Autore:AA.VV.

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Gli alberi ne parlano ancora

Il testo racconta una pagina di storia africana, di cui Calixthe Beyala resuscita la memoria con umorismo e poesia, trascinando il lettore in una saga appassionante, in un mondo affascinante abitato da una moltitudine di personaggi unici.

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Le cento vite dell’amore

Alcuni destini sono particolarmente segnati. Le persone che li hanno in sorte non sanno cosa sia la banalità. Codarde o coraggiose, forti o deboli che siano, i loro difetti e le loro qualità risultano sempre eccezionali. Così è stato per mio fratello, Lem Liam Mianga...Il suo nome da solo era tutto un programma: “costruttore di ponti”. Oggi è un artista di successo, un marito e un padre, ma ha amato e amerà sempre una sola donna: nostra nonna Madjo! Sua moglie lo sa, se n'è fatta una ragione: dopotutto, un essere così bizzarro non poteva che avere sentimenti strani... Di quelli così innominabili, invisi e tenaci che ti fanno finire diritto sul lettino di uno psicanalista, o peggio in manicomio, in prigione, al cimitero, per violazione di tabù, immoralità, anormalità, sovversione dell'ordine pubblico.
La storia straordinaria di chi ha fortemente creduto nell’indipendenza del proprio paese e le cui speranze di cambiamento, schiacciate dalla violenza, dalla sopraffazione e dalla corruzione, trovano nuovo nutrimento nel sapere delle donne e nella potenza rigeneratrice dell’arte.

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Nodi

Tornare alle origini, a volte, è l'unico modo per andare avanti. Come per la protagonista Cambara, somala di nascita ma cresciuta a Toronto, crocevia di tradizioni opposte ma destinate a convivere in lei. Il suo viaggio di ritorno a Mogadiscio è il disperato tentativo di ritrovare se stessa, rivendicando la casa di famiglia occupata dai signori della guerra. Ad aiutarla, un gruppo di attiviste somale che lavorano per portare la pace in un paese devastato dalla violenza.

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La nuova me

Romanzo al femminile, La nuova me è la storia di una giovane ragazza Shona (Zimbabwe) e della sua volontà di trovare il suo posto nel mondo. È la storia del percorso che la porterà a combattere per ricevere un’istruzione adeguata, per essere rispettata in quanto donna e per essere fiera del suo essere nera.
Un libro allo stesso tempo leggero e profondo, raccontato in prima persona dalla fresca voce di Tambu, la giovane protagonista capace di incantare il lettore

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Mappe del corpo

L'inganno di un'infanzia all'ombra dell'apartheid, la presa di coscienza, lo strappo dell'esilio, il ritorno a casa: questa la topografia dei sentimenti delineata dalla poesia di Ingrid De Kok. Tappe di un percorso che non è solo privato, perché la storia del Sudafrica la incalza da vicino, si infila nei versi, reclama uno spazio: in tutto il suo percorso sono fitti i rimandi a eventi, luoghi e persone, del passato recente dell'estremo lembo del continente africano. Una storia violenta, fatta di dolore e morte, ma anche di lotta e speranza.

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L’America Latina di Alberto Manzi

È da poco uscita, la raccolta di romanzi sull’America Latina di Alberto Manzi, educatore, maestro elementare, noto al grande pubblico come presentatore, per la RAI, del programma televisivo "Non è mai troppo tardi".
Il volume, a cura di Antonio Melis, raccoglie tre romanzi sull’America Latina, Paese in cui Manzi ha viaggiato per trent’anni.
Fra il 1956 e il 1984 Alberto Manzi trascorse, quasi, ogni anno, lunghi periodi in Sud America: "Sono stato spesso in Sud America – ricordava egli stesso nella sua ultima intervista. – Vi andai per la prima volta nel 1955 e ’56 per studiare un tipo di formiche nella foresta amazzonica, ma scoprii altre cose che per me valevano molto di più. C'erano i contadini che non potevano iscriversi ai sindacati, perché non sapevano leggere e scrivere e nessuno glielo insegnava; chi cercava di farlo rischiava di essere picchiato e imprigionato, oppure ucciso. Siccome si trattava di una cosa proibita, mi attirò; così io andavo ogni anno… Poi cominciarono ad accusarmi di essere guevarista, oppure marxista o un qualunque accidente che finiva in “ista”... Alcuni stati non mi davano più il visto: non ero una persona gradita…". Questa trilogia è il frutto letterario di questa lunga esperienza.

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Abigail. Una storia vera

Abigail, una ragazza nigeriana trapiantata a Londra, ripercorre in pagine dall'intenso lirismo la propria breve esistenza. Sua madre è morta dandola alla luce e questo drammatico evento l'ha segnata con un senso di colpa che l'accompagnerà per tutta la vita.
A soli quindici anni, la sua esistenza è afflitta da questo dolore insostenibile che la costringe a occuparsi del padre, affetto da una depressione cronica, per il quale tenta disperatamente di incarnare l’immagine idealizzata che ha della madre scomparsa.

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L’ambigua follia di Mr. Black

La zona est di L.A., quella più povera, in cui vivono immigrati e malviventi, è lo scenario in cui si muove Mr. Black, un artista di murales cresciuto in California da padre nigeriano e madre salvadoregna, che ama indossare un vestito da sposa.
Tormentato da oscuri ricordi e da un continuo impulso suicida, è ossessionato dalla Dolce Fanciulla, un transessuale spogliarellista che vuole amare a tutti i costi, e dall’angelo Gabriele, la sua coscienza, che assume spesso la forma di un piccione.

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GraceLand

Elvis Oke ama i libri, i film americani, e adora Elvis Presley più di ogni altra cosa al mondo. Un giorno anche lui diventerà un ballerino bravo come il Re del rock'n'roll: per questo si esercita davanti allo specchio, si copre la faccia di talco e brillantini, si esibisce per i turisti nelle strade caotiche e violente di Lagos, Nigeria.
Ma andare avanti non è per niente facile se hai soltanto sedici anni e il tuo indirizzo è il ghetto di Maroko, dove le baracche si affollano su un mare di melma e rifiuti.

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Una radio contro. L’emittente B-92 nel dramma jugoslavo.

L’emittente radiofonica B-92, nata a Belgrado con la frequenza 92.5 MHz in concomitanza con l’inizio dei tragici eventi che hanno colpito la ex Jugoslavia negli anni Novanta, si è rivelata un mezzo di comunicazione, informazione ed educazione indispensabile per i cittadini della capitale serba.
La grande capacità di questa radio era innanzi tutto quella di fornire al numero sempre crescente di ascoltatori l’energia necessaria per poter sopravvivere e reagire alla dittatura che si insinuava lentamente nel paese.
Nel libro si affrontano gli aspetti socio-politici e artistico-culturali che accompagnano la storia di questa emittente in continua evoluzione, fino ad arrivare al suo radicale cambiamento, ovvero alla sua omologazione agli standard dei più importanti mass media internazionali, avvenuta con la caduta del regime di Milošević nel 2000.
Una ricerca sul campo, durata quattro anni, ha portato alla creazione e alla elaborazione di questo libro che affronta in maniera del tutto personale, e per la prima volta in Europa, il caso B-92.

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La scelta capitale. Il cammino dell’Africa verso l’abolizione della pena di morte.

In tante parti del mondo, la pena di morte viene avvertita come una violazione della sacralità della vita e della dignità umana, che impoverisce e non difende le società che la applicano.
La battaglia contro la pena è un modo per difendersi dal rischio di abbassarsi allo stesso livello di coloro che hanno commesso gravi crimini contro la persona.
La maggioranza dei paesi africani, non applica tale pena.
Con una campagna “globale” come quella per una moratoria universale della pena di morte, l’Africa può dimostrare di non volere essere più terra di colpi di stato e di esecuzioni capitali; ma di essere capace di lanciare al mondo segnali di non-violenza.
Se in Africa si accenderà la luce della vita, anche attraverso l’abolizione della pena di morte, quella luce sarà come un segno di speranza, non solo per l’Africa, ma per tutto il mondo.

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Non sottomessa

Ayaan Hirsi Ali, musulmana, esprime la più radicale e coraggiosa posizione mai apparsa per la libertà della donna nell'Islam. Questo libro, che comprende anche la sceneggiatura di Submission, il film del regista Theo van Gogh, si pubblica contemporaneamente in molti Paesi d'Europa. Per le sue idee, gli stessi che hanno ritenuto blasfemo il film di Theo van Gogh hanno condannato Ayaan Hirsi Ali a morte.

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Infedele

"Sono cresciuta tra la Somalia, l'Arabia Saudita, l'Etiopia e il Kenya. Sono arrivata in Europa nel 1992, a ventidue anni, e vi ho trovato una nuova casa. Ho girato un film con Theo Van Gogh che per questo è stato ucciso a sangue freddo da un estremista islamico, e da allora vivo tra guardie del corpo e automobili blindate. Poi un tribunale olandese ha ordinato che lasciassi la mia casa: il giudice ha dato ragione ai miei vicini nel ritenere pericolosa la mia presenza nel quartiere. Per questo me ne sono andata." Con queste parole Ayaan Hirsi Ali apre uno squarcio nel racconto drammatico ed emozionante della propria vita, dall'infanzia, trascorsa con la nonna matriarca, custode tirannica delle leggi dei clan e dell'islam, alla tortura della mutilazione genitale, dall'esilio cui fu costretta dall'opposizione del padre alla dittatura di Siad Barre, al rifiuto di un matrimonio imposto con la forza.

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Editore:Bur

Anno:2008

Autore:Ayaan Hirsi Ali

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Doni

Una storia d'amore non convenzionale tra due personaggi non convenzionali che, sullo sfondo di una Mogadiscio assediata dalla miseria e segnata dalle tensioni prebelliche, s'innamorano nonostante tutto. Nonostante tutto perché sono persone mature, cui la vita ha già riservato amarezze e disillusioni, ma ancora capaci di donare e donarsi. Lei, Duniya, è una trentacinquenne con due matrimoni alle spalle, fiera di poter crescere i tre figli con il suo lavoro di inferiera.

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Segreti

Kalaman non ha dimenticato Shoolongo, la piccola amica dei giorni felici, con cui esplorava i primi misteri del sesso. Così, quando lei ricompare a Mogadiscio con la violenza di un uragano, Kalaman non può non farla entrare di nuovo nella sua vita, anche perché Shoolongo è mossa da una ragione precisa: vuole un figlio da lui. Ma una fitta trama di segreti e tabù avvolge i due e soprattutto le loro famiglie.

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Mappe

Askar, figlio di una donna morta di parto e di un padre ucciso prima ancora della sua nascita nella sanguinosa guerra civile tra Somalia ed Etiopia. Askar, orfano somalo, viene trovato e cresciuto con incondizionato amore da una giovane contadina etiope.
Askar che colleziona carte geografiche continuamente ridisegnate dai confini mutevoli del suo tormentato paese, per recuperare le proprie origini e sanare la sua profonda frattura interna.

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