Letterature dal mondo
In questa sezione del sito troverete una raccolta delle opere di autori stranieri tradotti in italiano, divisa per aree geografiche, ma anche una bibliografia per chi si interessa di intercultura o di migrazione.
Infine una sezione dedicata allo studio dell’italiano come lingua seconda.
Buona lettura!!
Il poeta nell’isola. Testo spagnolo a fronte
Autobiografia di uno schiavo (Cimarrón)
La pista di ghiaccio


Un noir. Un amore di perdizione per una donna imprendibile e conturbante, una truffa e un crimine assurdi o futili; due balordi; l'inchiesta; e sotto tutto e tutti il gorgo risucchiante dell'incerto destino. Solo che su questi elementi strutturali del noir, tracciati con una intenzionale callligrafia a rendere più ironica la futilità dei moventi e l'inezia delle personalità in campo, interviene il tocco di Bolaño, con la sua vocazione a raccontare la vita di traverso usando la maschera dell'invenzione e del gioco intellettuali.
Puttane assassine


Roberto Bolaño, lo scrittore prematuramente scomparso e considerato il più importante della sua generazione di latinoamericani, è stato itinerante nella vita come nella narrativa tra il suo continente e l'Europa e l'Africa. Nei tredici racconti di questa raccolta (che potrebbero formare un unica biografia degli incontri verosimili o veri che capitano a un esule in fuga) Bolaño è contemporaneamente il cronista di una quotidianità assurda, frantumata e inconsapevolmente crudele, e il visionario capace di spingere le situazioni vertiginosamente verso la morte, il sogno, l'attesa di catastrofe, l'allucinazione o il gioco intellettualistico. Di girovagare senza pace tra la crudeltà, il sentimentalismo e i desideri del nostro caos giornaliero.
I detective selvaggi


Arturo Belano e Ulises Lima, sedicenti poeti e piccoli trafficanti, adepti di un'improbabile ed estrema avanguardia, il "realvisceralismo", cercano attraverso l'America Latina la mitica fondatrice della loro avanguardia, creatrice di un'unica composizione inedita e scomparsa nel nulla. Nel racconro due momenti si incardinano l'uno nell'altro: il presente in cui i due detective inseguono le tracce della donna, e gli indiretti racconti che vent'anni dopo fanno testimoni che conobbero Arturo e Ulises.
Il serpente bianco
Il Serpente bianco, fiaba popolare molto amata in Cina, risale all’epoca della dinastia Song (960-1279).
La versione presentata da Idest è tratta da una leggenda diffusa ad Hangzhou, città natale della curatrice Yang Xiaping.
La storia è ambientata al Lago dell’Ovest e inizia nei pressi del famoso Ponte Rotto, ancora in piedi a testimonianza della forza di una millenaria tradizione.
Qui, in un lontano passato, nel quale intrecciano i loro destini dei e immortali della mitologia cinese, fate, animali magici e comuni mortali, si compie la meravigliosa metamorfosi di un serpente in bellissima donna e si consuma l’innamoramento tra la Dama Bianca, nome assunto dall’animale appena passato a forme umane, e il giovane Xu Xian che a questa trasformazione, suo malgrado, ha fornito l’esca magica… La drammatica storia d’amore tra la donna-serpente e il giovane è ancora oggi fonte di ispirazione per il teatro cinese, soprattutto per l’Opera di Pechino, e le sue tracce si ritrovano nei repertori di molte altre importanti compagnie teatrali.
L’opera lirica, tratta da questa fiaba, aprirà ufficialmente i festeggiamenti per i giochi olimpici di Pechino 2008.
Kurdistan – Cucina e tradizioni del popolo curdo


Probabilmente è l’etnia più numerosa che, a livello mondiale, non abbia ancora costituito un proprio stato. Un popolo che ha una unità etnica, culturale e sociale temprata nei millenni e che da oltre un secolo e mezzo con ricorrenti lotte e rivolte persegue il raggiungimento dell’unificazione politica o almeno il riconoscimento della sua specificità.
Il questo volume l’identità curda viene esaminata attraverso la quotidianità del millenario rito della cucina e delle tradizioni, anche letterarie, ad essa collegate.
Anversa


"Ho scritto questo libro per me stesso, e neppure di questo sono troppo sicuro. Per molto tempo sono state solo pagine sparse che rileggevo e forse correggevo convinto di non avere tempo. Ma tempo per cosa? Ero incapace di spiegarlo con precisione. Ho scritto questo libro per i fantasmi, che sono gli unici ad avere tempo perché sono fuori dal tempo". Anversa è il primo romanzo scritto da Bolaño ("Naturalmente, non ho mai portato questo romanzo a una casa editrice") ed è anche l'ultimo pubblicato in vita.
Il gaucho insostenibile


L'americano più triste del mondo visto su un marciapiede di Città del Messico e l'ultimo pomeriggio passato con lui. Un avvocato argentino, nel pieno della crisi finanziaria del suo paese, si riconverte in impossibile gaucho della pampa, sperando forse di fermare il tempo del declino, o più probabilmente credendo nell'eterno ritorno. L'inchiesta di un detective su un killer seriale nel mondo dei topi di fogna, sulla falsariga ironica di Kafka o seguendone alla lontana una malinconica citazione. Un mansueto scrittore argentino, inopinatamente baciato dal successo, a Parigi cerca il regista che nei suoi film lo anticipa o lo plagia e trova una strana felicità.
Monsieur Pain


Mentre muore, travolta dalla guerra civile, la Repubblica spagnola, a Parigi agonizza di un male inspiegabile César Vallejo, massimo poeta ispanoamericano. La moglie, in un estremo tentativo, chiede l'intervento di un seguace del mesmerismo, la pratica ipnotistica e la teoria controversa del magnetismo animale. L'uomo è monsieur Pain, fragile spettatore degli eventi, la cui drammaticità lo sfiora, ma che restano a lui inafferrabili.
Un romanzetto canaglia


Nella letteratura di Bolaño, dalle numerose e multiformi finzioni, sovrabbondano i personaggi. Nessuno di essi è mai quello che si dice banalmente una persona normale, anzi sembrano montare un bazar di stranezze, quasi a voler esprimere dolorosamente l'assurdo e il grottesco. L'autore li tratta con lo stesso distacco sentimentale con cui guarderebbe ad animali che innocentemente e immancabilmente confondono il bene col male ma con una netta propensione al male.
Quando nasci è una roulette. Giovani figli di migranti si raccontano


La piccola storia della grande famiglia Ji
Fondendo insieme miti, leggende, racconti fantastici, canzoni e altro, Liu Sola ci offre un grande affresco, nel quale il mondo dei vivi e quello dei morti sono in continua comunicazione, e nello stesso tempo ci propone un controcanto ai salti, alle omissioni, alle menzogne della storia ufficiale.
«Per raccontare la storia della famiglia Ji bisogna prima parlare di Dadao, la grande isola. Dadao si trova in mezzo al mare.
Nei giorni in cui cade una pioggia leggera e allo stesso tempo brilla il sole, dalla terraferma si può scorgere, anche se un po' confusamente, la sua immagine capovolta proiettata nel cielo.
Alcuni pescatori sostengono che sono necessari tre giorni di viaggio per raggiungerla, altri che ne servono cinque, altri ancora che ne basta uno. Dipende dalla direzione del vento: se non è a favore, non vi si arriva neanche navigando per un mese. Spesso è avvolta da mille strati di nebbia e chi non conosce l'approdo rischia di naufragare quando si avvicina».
La città dei ragazzi


Si chiamano Alì, Mohammed, Francisco, Ivan. Hanno quindici, sedici anni. Vengono dal Maghreb, dal Bangladesh, da Capo Verde, dalla Nigeria, dalla Romania, dall'Afghanistan.
Sono arrivati in Italia nei modi più strani, spesso per noi inconcepibili: a piedi, nascosti sotto i camion. Devono imparare a leggere, scrivere, trovare un lavoro e rendersi autonomi. Ma soprattutto avrebbero bisogno di crescere e diventare grandi.
Amori bicolori. Racconti


Lui italiano, lei straniera. Lui straniero, lei italiana.
Oppure nuovi italiani, figli a loro volta di genitori di nazionalità diverse.
Nella relazione a due le identità si moltiplicano, si mescolano, si frammentano, a volte si contrappongono, diventano un caleidoscopio ricco e complesso.
I matrimoni tra stranieri e italiani negli ultimi dieci anni sono triplicati e negli ultimi quattro anni il numero dei bambini nati da loro è aumentato del 22 per cento.
In queste pagine, i racconti di quattro autori della nuova letteratura italiana fotografano la società che cambia, ne colgono le sfumature, i dettagli, li rileggono in modo ironico, svagato, intenso.
Gli alberi ne parlano ancora


Le cento vite dell’amore
La storia straordinaria di chi ha fortemente creduto nell’indipendenza del proprio paese e le cui speranze di cambiamento, schiacciate dalla violenza, dalla sopraffazione e dalla corruzione, trovano nuovo nutrimento nel sapere delle donne e nella potenza rigeneratrice dell’arte.
Nodi


Tornare alle origini, a volte, è l'unico modo per andare avanti. Come per la protagonista Cambara, somala di nascita ma cresciuta a Toronto, crocevia di tradizioni opposte ma destinate a convivere in lei. Il suo viaggio di ritorno a Mogadiscio è il disperato tentativo di ritrovare se stessa, rivendicando la casa di famiglia occupata dai signori della guerra. Ad aiutarla, un gruppo di attiviste somale che lavorano per portare la pace in un paese devastato dalla violenza.
La nuova me


Un libro allo stesso tempo leggero e profondo, raccontato in prima persona dalla fresca voce di Tambu, la giovane protagonista capace di incantare il lettore