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Le ninfe della valle

Quattro racconti che sono ”un inno all’amore, un dipinto dell’artista Gibran nel quale gli amanti passeggiano tra i salici, e l’unità di ciascuno era un linguaggio che parlava dell’unione di entrambi; e un orecchio che ascoltava in silenzio l’ispirazione d’amore; e un occhio che vedeva la gloria della felicità”.

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I pozzi di Betlemme

I pozzi di Betlemme è un libro autobiografico che insieme ai ricordi d’infanzia rievoca la società della Betlemme degli anni Venti del secolo scorso e quella della Gerusalemme nel decennio successivo. Dai ricordi sono estratti come da un archetipo i molteplici significati di cui “il primo pozzo” è investito, a contenuto e tema centrale del racconto.

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Giocare con la letteratura

Il libro propone un modo nuovo e originale di affrontare la lettura dei testi letterari.
Si propone infatti di ricreare il piacere del testo stimolando la lettura in modo ludico, attraverso una serie di attività motivanti che permettono allo studente di avvicinarsi alla letteratura in maniera giocosa.
A ciò si aggiunge una grande varietà di attività sulla lingua (lessico, morfologia, sintassi) e sullo stile.

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Il mondo è grande e alieno

La serena vita di una comunità indigena viene sconvolta dall'avidità di un proprietario terriero bianco, appoggiato da clero, esercito e burocrazia che con la forza e con l'inganno s'impadronisce del villaggio.
Grande romanzo “indigenista”: gli indios lottano per difendere le proprie terre ma anche la loro dignità e la loro concezione della vita.
Il libro è attualmente fuori catalogo.

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Il nostro quartiere

La vita quotidiana di un quartiere del Cairo, vista attraverso gli occhi incantati di un bambino, anima le settantotto sequenze in cui si ordinano questi racconti sospesi tra la realtà e le fantasie di un mondo in cui la tradizione orientale convive con il fascino della civiltà europea.

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Una memoria per l’oblio

"Il cielo di Beirut è una grande cupola, una scura lastra di ferro. [...] Posso prendere un gesso e scrivere sulla lavagna i nomi e i commenti che voglio.
L'idea mi attrae.
Che cosa scriverei se salissi sul tetto più alto? '- Non passeranno'? L'hanno già scritto. 'Moriamo perché la patria viva'? L'hanno già scritto.'Hiroshima'? Già scritto.
Tutte le lettere si sono sparpagliate via dalla mia memoria e dalle mie dita. Ho dimenticato l'alfabeto. Ricordo solo sei lettere: b e i r u t".
Un libro di memorie scritto da uno dei più grandi poeti arabi che ha seguito il destino della diaspora palestinese.

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I fiumi profondi

Il romanzo nasce dall'esperienza autobiografica di Arguedas, figlio di un avvocato di provincia, che per anni vagabonda da un paese all'altro delle Ande, senza riuscire mai a stare in un posto tanto da affezionarsi, costretto ogni volta a partire. Mentre il padre si trova in carcere, il bambino viene allevato dalle vecchie "mamme" di una comunità india.
Queste due esperienze, il contatto con la natura e l'essere cresciuto in un mondo arcaico, puro e forte, hanno marcato indelebilmente il suo carattere. Quando viene messo in collegio vivrà nel ricordo dei suoi amici indios e degli austeri paesaggi che gli erano entrati nel sangue. E quando nel paese scoppierà la rivolta, sentirà in quegli sconvolgimenti il segno di un destino superiore.

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Trilogia del Cairo: Tra i due palazzi; Il palazzo del desiderio; La via dello zucchero.

La Trilogia del Cairo, l'opera più importante di Mahfuz, è considerata da tutti come un capolavoro perché 'non solo è una vivida descrizione della società, ma penetra tra la psiche, la mente e l'anima'.
Vi si narra la storia dell’Egitto attraverso gli occhi di una famiglia, dai primi anni del ‘900 al golpe militare del 1952.
Nei primi due romanzi Mahfuz intreccia con grande maestria la società cairota con personaggi meravigliosamente sensuali e il risultato è un racconto appassionato, colmo di umanità che ci trasporta in una città lontana, eterna, esotica.
Ne La via dello zucchero, che costituisce il culmine della Trilogia, la dinastia del sayyed Abd el-Gawwad vive la via del tramonto mentre le nuove generazioni cercano occasioni di speranza e di riscatto, politico e personale, in un intreccio denso di sentimenti.

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La svergognata. Diario di una donna palestinese

Il romanzo è centrato sul percorso individuale di una donna palestinese, Afaf, che rifiuta la subalternità e lotta disperatamente per il proprio diritto alla libertà.
Le strade percorse da Afaf, dall’amore all’arte, dalla politica al divorzio, dal viaggio introspettivo nella memoria alla ribellione verso la famiglia, vengono rappresentate con tutte le loro contraddizioni.

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Molti bimbi una lingua

Il testo è destinato ai bambini delle elementari che iniziano il loro percorso di apprendimento della lingua italiana.
I protagonisti del libro sono proprio dieci bambini stranieri che accompagneranno i loro coetanei a scoprire il nuovo mondo nel quale stanno per inserirsi.

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Niente da fare, Monsieur Baruch

A fare da sfondo a questi racconti è uno scenario urbano popolato da esistenze allo sbando: il piccolo spacciatore di droga, il vecchio inquilino suicida, il matto segregato in soffitta.
Una solitudine intima, desolata, invalicabile pervade questo mondo al margine del tempo e della storia.
Con appassionato fervore lo sguardo di Ribeyro scruta i suoi personaggi, nati 'un giorno che Dio era malato'.
Attualmente il libro è fuori catalogo.

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