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Gnawa. Musica del Marocco

Bibliothè Culture del Mondo presenta, in collaborazione con Bhagavait Library, Gnawa. Musica del Marocco con Abdellah Ben Charraidi (voce, guembri e mandola algerina) e con la danzatrice Elisa Scapeccia. Appuntamento martedì 27 marzo 2018 alle ore 20 al Bibliothè, via Celsa 4.

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Anniversario della galleria Bab el Kasbah

Giovedì 1 febbraio 2018 dalle 18 alle 21, Bab el Kasbah, galleria di arte, foto e artigianato della cultura araba in via dei Banchi Nuovi 22, invita a una grande festa per il suo quarto anniversario dall'apertura. In programma un aperitivo musicale con il magico liuto di Nour Eddine, che presenta la sua Maison des maitres di Tafta, un viaggio alla scoperta della cultura berbera.

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Aperitivo a Bab el Kasbah

Giovedì 12 ottobre 2017 dalle 18 alle 20.30 in via dei Banchi Nuovi, 22, tutti gli amici di Bab el Kasbah sono invitati ad un aperitivo speciale offerto dalla Galleria in contemporanea con gli eventi e i vernissage di Rome Art Week. Nella cornice delle emozionanti gigantografie su tela di Laura Terzani, La Porta della Kasbah proporrà le novità arrivate dopo il periodo estivo: nuovi turbanti in seta e cotone, giacche e raffinati gilet dall’Afghanistan, eleganti tovaglie di lino, inediti orecchini tuareg ed anelli della straordinaria Maison d’argent di Rabat, preziose collane di antiche murrine venete, amuleti di argento e coralli (i gri-gri) dei guerrieri africani; e poi antichi piatti di rame e argento, icone etiopi, splendidi oggetti della tradizione araba ed ebraica del Marocco.

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Femminismi e Islam in Marocco

Domenica 9 aprile 2017 alle 18.30 in via di Santa Cecilia, 1/a, la Libreria GRIOT presenta il saggio di Sara Borrillo Femminismi e Islam in Marocco. Attiviste laiche, teologhe e predicatrici (2017, Edizioni Scientifiche Italiane). Insieme all’autrice partecipano Francesca Corrao, docente di Cultura e Lingua araba alla Luiss, Gennaro Gervasio docente di storia dei Paesi islamici all’Università di Roma Tre. Coordina Ersilia Francesca, docente di Gender politics in contesto islamico presso l’Università Orientale di Napoli.

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Dietro le quinte del terrorismo islamico. Incontro con lo scrittore marocchino Mahi Binebine

Martedì 17 maggio 2016 alle 18.30 presso Cowall, via Libetta 15/c, Babelmed presenta Dietro le quinte del terrorismo islamico
Incontro con lo scrittore marocchino Mahi Binebine. La notte del 16 maggio 2003 Casablanca, la città più moderna e vivace del Marocco, è lacerata da 14 attentati suicidi di matrice islamica che fanno 45 morti e un centinaio di feriti. Un’esplosione di violenza a sorpresa, che lascia il paese annichilito e mostra un volto nuovo e insospettato della società marocchina.

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Il grande salto

Fuggire la povertà, il silenzio e la violenza dei padri, l’assenza totale di una speranza: è questo ciò che cercano di fare Yashin, Hamid, Nabil, Fouad, Khalil e Azzi, sei ragazzini nati e cresciuti a Sidi Moumen, baraccopoli di Casablanca dimenticata da ogni Dio. Un giorno Hamid, il fratello maggiore di Yashin, cade vittima di Abou Zoubeïr, carismatico leader fondamentalista che “conosceva le parole giuste, parole ghiotte che si fissavano nella memoria e, dispiegandosi in essa, fagocitavano i detriti che la intasavano”; è così che la religione giunge a offrire ai sei amici una disciplina, un percorso finalmente tracciato, un’insperata occasione di riscatto sociale, nonostante chiami al martirio.

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Bab el Kasbah. Galleria di foto, arte e artigianato dal mondo arabo

La galleria propone una mostra permanente delle gigantografie su tela di Laura Terzani, dedicate soprattutto al Marocco; ma ospita anche altri fotografi e artisti, italiani e stranieri: sempre con l’intenzione di offrire una chiave di lettura delle culture dei Paesi arabi e più in generale dei Paesi del Sud del mondo.
Bab el Kasbah non è solo una galleria, ma un centro interculturale, uno spazio per seminari, serate musicali, presentazione di video e libri; dove passare il pomeriggio con un libro e un thè alla menta, e una scelta dei pezzi più raffinati dell’artigianato arabo, tessuti, ceramiche, tadlak, collane di pietre e d’argenti.

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Nour Eddine Solo all’Auditorium

Sabato 16 maggio 2015 alle ore 21 all'Auditorium Parco della Musica, viale Pietro de Coubertin 30, Nour Eddine si esibirà in "Solo". È uno spettacolo inedito, tra il musicale e il narrativo. Il polistrumentista Nour Eddine racconta, suona la sua vita di viaggiatore che parte dalle radici del suo paese d’origine (gnawa, jajouka, musica classica arabo-andalusa) per arrivare alle contaminazioni della world music, trasmettendo un messaggio di speranza e amore. Una musica senza frontiere, apolide, come la sua storia che si svolge tra Marocco, Francia e la sua amata Roma.

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È questo l’Islam che fa paura

Si può non temere l’Islam, oggi, dopo le minacce, le parole d’ordine gridate, le stragi? È un timore giustificato? E soprattutto: l’Islam è davvero, per sua natura, violento e antidemocratico come molti lo dipingono sull’onda degli ultimi avvenimenti? La risposta viene da questo libro, in cui Tahar Ben Jelloun dialoga con sua figlia – francese di origini musulmane, come moltissimi nell’Europa odierna.

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L’ablazione

Un matematico di rilievo internazionale, sui 60 anni ma molto vitale, scopre un giorno di avere un tumore alla prostata. Deve sottoporsi, dunque, a un intervento di asportazione. Solo così il rischio tumorale sarà contenuto. Al matematico, però, non interessa tanto del tumore in sé e del rischio che esso comporta ma del cambiamento che l'intervento comporterà per la sua vita: non potrà più avere una vita sessuale, perché non potrà più avere erezioni. L'uomo si prepara all'intervento con un'ultima, scatenata, notte di sesso, con una prostituta d'alto bordo.

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Il Marocco racconta

Sabato 7 giugno 2014 alle 18,30 la libreria GRIOT, via di Santa Cecilia 1/a, ospiterà l’incontro Il Marocco racconta, organizzato dall'Associazione Equatori, associazione di viaggiatori che si ispira ai principi del “turismo responsabile”.

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Lettere da Casablanca

Lunedì 31 marzo 2014 alle ore 19 presso la Biblioteca Rispoli, in piazza Grazioli, 4 ci sarà in anteprima assoluta la presentazione del primo epistolario letterario tra un uomo e una donna nel mondo islamico, Lettere da Casablanca, di Rita El Khayat una delle voci più rappresentative del Marocco contemporaneo candidata al premio nobel per la pace nel 2009. Sarà presente l'autrice. Coordinerà l’incontro Anna Paola Tantucci, Presidente per l'Italia dell'Associazione Internazionale Non Governativa E.I.P. (Ecole Instrument de Paix).

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Il romanzo di Ibn Khaldun

Ricostruzione romanzata degli ultimi anni di vita di un personaggio fondamentale nel panorama della vita culturale del XIV secolo, sociologo e storiografo ante litteram.
Tra gli episodi più famosi della sua esistenza, memorabile rimane il suo incontro a Damasco con il feroce Tamerlano.

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L’ultimo amore è sempre il primo?

Questo libro racconta il disequilibrio e i malintesi tra l'uomo e la donna arabi. Le storie che vi si trovano parlano unicamente d'amore, cioè di solitudine, di segreto e di incomprensione. E poi il bisogno d'amore diventa presto una ricerca di sé: perché, per amare l'altro, bisogno amare un po' se stessi. Non è semplice in un paese dove le tradizioni aiutano soprattutto l'uomo a imporre il suo piccolo potere anche quando nulla può essere fatto senza la partecipazione della donna.

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Notte fatale

Il romanzo, che ha procurato a Ben Jelloun il premio Goncourt 1987, è il seguito di Creatura di sabbia.
Scomparso il narratore ufficiale della storia di Ahmed, i suoi ascoltatori più fedeli si alternano per proporre diverse ipotesi sulle trasformazioni del protagonista.
E così la storia si allarga a ventaglio fino a una serie di conclusioni alternative.

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Moha il folle Moha il saggio

La storia prende spunto da Ahmed Rachid, un giovane militante che, per resistere alla sofferenza della tortura, decide di ricorrere a uno stratagemma: ricordare i momenti più felici della sua vita, unica cosa che i suoi torturatori non potranno togliergli.
La sua voce arriva a Moha, il solo capace di captarla e di trasmetterla agli altri.
Così Moha si fa voce di tutti quelli che non possono parlare, diventa l’aedo di un lungo racconto popolato da tutte le angosce degli uomini; è il saggio da internare, il folle di una particolare, lucida follia.

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