Roma Culture Biblioteche di Roma Roman Multietnica

La città e i cani

Per lo scrittore peruviano, il momento della crisi avvenne quando il padre, che osteggiava violentemente la sua passione letteraria, decise di affidarlo a un istituto gestito da militari, famoso per la sua durezza: il Collegio Leoncio Prado, a Lima. Racconterà Vargas Llosa: "Per me fu come scoprire l'inferno, ma fu lì che cominciai a scrivere. Fui costretto a coltivare la mia passione in segreto: ma fu per me come uno sfogo alla rivolta che nutrivo contro il Leoncio Prado".
In questo romanzo, che vuole essere una metafora della violenza contemporanea, l'autore torna alla dolorosa esperienza nel collegio.

Leggi di più...

Firdaus

In una cella del carcere femminile di Qanatir, Nawal al-Sa’dawi, psichiatra e scrittrice, raccoglie la storia drammatica di Firdaus, una prostituta condannata a morte per omicidio, una donna fiera che “ha il coraggio di sfidare e sconfiggere quelle forze che strappano alle persone il diritto di vivere e di amare, oltre che il diritto alla libertà”.

Leggi di più...

Incubi di Beirut

Il dramma della guerra civile libanese,'una guerra di tutti contro tutti', perché è anche una guerra alle ipocrisie della famiglia tradizionale, all'egoismo della società borghese che ha perso ogni valore umano.
Un’esperienza sconvolgente raccontata da una delle più interessanti personalità del mondo letterario arabo.

Leggi di più...

Molti bimbi una lingua

Il testo è destinato ai bambini delle elementari che iniziano il loro percorso di apprendimento della lingua italiana.
I protagonisti del libro sono proprio dieci bambini stranieri che accompagneranno i loro coetanei a scoprire il nuovo mondo nel quale stanno per inserirsi.

Leggi di più...

Mi chiamo Rigoberta Menchú

È il racconto di una indigena Quiché (una delle più importanti etnie indigene esistenti in Guatemala) che nel 1992 ha avuto il Nobel per la pace.
Ma è anche la testimonianza della storia del Guatemala e della crescente richiesta di libertà per i popoli indigeni.

Leggi di più...

Pantaleón e le visitatrici

Dalle guarnigioni sparse nella giungla amazzonica, affogata nella sua umida e sensuale calura, giunge un grido d'allarme: la truppa si abbandona allo stupro.
Gli alti comandi decidono di rimediare istituendo un servizio di "soddisfazione della carne": le visitatrici, discrete presenze finanziate dall'esercito. Il capitano Pantaleon, scrupoloso esecutore di ordini, è incaricato della missione. E il servizio delle visitatrici diventa il congegno più efficiente di tutto l'esercito peruviano. Edizione con un saggio dell'autore.

Leggi di più...

L’uovo di struzzo. Memorie erotiche

Le memorie di un uomo libero da ogni tabù sociale e sessuale raccontate con sorprendente semplicità.
Un uso continuo del flashback fornisce uno spaccato della vita, ma anche degli ambienti sociali e politici frequentati dallo scrittore.

Leggi di più...

Mio caro Kawabata

"Sono qui per prenderti per mano e mostrarti la mia patria": con questo intento Daif decide di raccontare la quotidianità libanese anni cinquanta e sessanta e per farlo sceglie di indirizzare una lunga lettera a Kawabata Yasunari, premio Nobel 1968 per la letteratura.
Sulla scia di Kawabata, l’autore, partendo da eventi normali, si sofferma sull’incontro- scontro tra modernità e tradizione.

Leggi di più...

Un taxi per Beirut

Un taxi collettivo si lascia alle spalle Damasco.
Dentro i due giovani protagonisti sognano Beirut.
Yasmina vuole diventare ricca e famosa e Farah un uomo di successo. Ma la città dei sogni, già segnata dalla guerra civile, si trasformerà in un incubo crudele e assurdo per i giovani protagonisti.

Leggi di più...

Il signor Presidente

Opera unica per stile e contenuti, un modello insuperato nella tradizione latinoamericana dei romanzi incentrati sulla figura del dittatore.
Quando nel 1946 fu pubblicato "Il Signor Presidente", Miguel Ángel Asturias era già uno scrittore e un poeta ampiamente apprezzato, non solo nel suo paese ma anche in Europa.
Il romanzo, che descrive le corruzioni, gli intrighi del potere e la miseria in cui un dittatore senza scrupoli costringeva a vivere il suo popolo, è stato scritto durante il soggiorno dello scrittore a Parigi.
A causa delle implicazioni politiche, Asturias non poté portare il libro con sé, quando ritornò nel 1933 in Guatemala, dove c'era al potere il dittatore Jorge Ubico.
La versione originale fu quindi pubblicata solo dopo tredici anni.

Le Edizioni Fahrenheit 451 pubblicano oggi in veste integrale questo capolavoro letterario, per restituire ai lettori un’opera unica per stile e contenuti, che a tanti anni di distanza si conferma un modello insuperato nella tradizione latinoamericana dei romanzi incentrati sulla figura del dittatore.

Leggi di più...

Racconti d’amore di follia e di morte

Stabilitosi a vivere in una zona di frontiera, lontana dalla civiltà, l’autore situa le sue narrazioni in questo scenario di animali e selve, di amore e morte con la “doppia vista” dell’uomo civile e della belva, delle mutevoli passioni e dell’impertubabilità della natura.

Leggi di più...