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Un uomo del popolo

Il protagonista di questo romanzo, il giovane insegnante Odili, deve confrontarsi con il corrotto e ignorante ministro della cultura, Nanga, suo rivale in politica e in amore.
Lo scontro tra esigenze sociali, moralità collettiva e realizzazione individuale riflette tutte le contraddizioni della società nigeriana.

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Sardine

Medina, la protagonista di Sardine, lavora come direttrice di un quotidiano nazionale controllato dal regime.
Nonostante il suo livello culturale e la sua posizione, è vittima del ricatto sociale che alimenta, all’interno della stessa famiglia, il perpetuarsi della subordinazione della donna.

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La congiura

Ambientato intorno alla bottega di un barbiere, dove le speranze delle élites africane si incrociano con i sogni di indipendenza delle classi popolari, il romanzo ritrae la società creola di Luanda, stratificata e complessa, tra il 1880 e il 1911.
I valori tradizionali e i rituali sociali convivono e si confondono con quelli della cultura europea.

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Petit Bodiel

Petit Bodiel è un leprotto pigro e inconcludente che, grazie alla benedizione di sua madre, riesce ad arrivare alla porta del dio Allawalam, al quale chiede la furbizia.
Al ritorno sulla terra Petit Bodiel eserciterà il suo potere su molti animali, ma la sua eccessiva ambizione lo porterà alla rovina.
Scritto con uno stile vivace, il racconto proviene dalla tradizione orale dei pastori nomadi Peul.

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Viandanti della storia

Ambientato nello stato africano immaginario di Kangania, due anni dopo un colpo di stato militare che voleva spazzare via un governo corrotto, il romanzo segue il filo dei ricordi dei tre protagonisti.
La nuova dittatura si rivela lontana dalla realtà e dai bisogni della gente.
Il messaggio dell’autore esce in questo modo dai confini della Nigeria per diventare universale.

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Chiuditi Sesamo

Ultimo romanzo della trilogia, è forse il libro più complesso e articolato dell'autore, dove il rapporto tra oralità e scrittura costituisce una delle strutture portanti.
Deeriye è un patriarca profondamente religioso che ripercorre nelle visioni, nei solitari monologhi e nei dialoghi con Dio, i familiari e gli amici, il proprio passato di combattente contro il colonialismo italiano e britannico, interrogandosi sul dilemma di un tormentato presente.

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Percorsi

Seguendo il flusso dei ricordi la protagonista, portoghese-angolana come l'autrice del romanzo, narra la lacerazione profonda che segna chi è legato a due mondi inconciliabili.
Negli anni della guerra di liberazione combattuta dagli angolani contro la colonizzazione, la graduale presa di coscienza non la sottrae ad una condizione di impotenza e passività.

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Voci all’imbrunire

Una raccolta di racconti che presenta con un linguaggio ironico, sognante e trasgressivo, situazioni e problemi di vita quotidiana, sullo sfondo di un paese dove uomini e donne lottano per la sopravvivenza e per la salvaguardia della propria dignità.
L’autore è attualmente il più noto e il più tradotto tra gli scrittori africani di lingua portoghese.

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Jagua Nana

L'autore, che trasferisce nella lingua scritta forme mutuate dalla lingua parlata, è figura di importanza storica nella narrativa dell'Africa occidentale.
Al centro del romanzo, che appartiene al filone della narrativa popolare, è Jagua, una prostituta prorompente, vitale e sensuale, con una personalità contraddittoria e conflittuale, come la realtà sociale in cui si inserisce la vicenda.

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Un’arida stagione bianca

La presa di coscienza politica di un insegnante bianco appartenente alla media borghesia nella Johannesburg degli anni settanta, dilaniata dalla rivolta nera e dalla ferocia repressiva della polizia e del regime. Ben Du Toit indaga sulla morte di un suo amico nero “suicidatosi” in carcere, scoprendo un pantano vischioso di menzogne, corruzione e omicidi impuniti. Un intenso e provocatorio romanzo di denuncia.

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Orfeo africano

Alla ricerca di Nyango, la sua giovane sposa ghermita dalle acque del Fiume Bianco, Orfeo compie nel suo viaggio agli inferi una sorta di percorso iniziatico che è insieme purificazione e scoperta della sua individualità e recupero dei saperi dei padri, perduti o snaturati nell'incontro distruttivo con la cultura e i valori dei bianchi.
In uno stile che alterna e mescola in maniera eclettica suggestioni culturali eterogenee, l'autrice offre un quadro appassionato di un mondo in cerca di una propria identità, lacerato tra la nostalgia del passato e l'urgenza di un futuro possibile.

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Il dono del viandante e altri racconti

Questa raccolta, il cui titolo originale è Cronicando, comprende brevi testi, scritti in forma di cronaca, con uno stile che cerca di forzare la lingua europea alle cadenze e ai ritmi delle lingue africane.
Piccoli fatti apparentemente privi di significato assumono una dimensione forte che permette di accedere alla realtà del Mozambico.

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Editore:Ibis

Anno:1998

Autore:Mia Couto

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La voce

Di ritorno dopo anni di studio all'estero, Okolo, il cui nome simbolicamente significa la voce, turba la vita del suo villaggio interrogandosi sul senso della vita.
Emarginato, considerato un diverso, viene costretto a lasciare il villaggio, ma sarà respinto anche dalla città, dove regnano ingiustizia e corruzione.
Il romanzo riflette, anche nei moduli sintattici e lessicali, la cultura degli Ijaw della Nigeria.

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Editore:SEI

Anno:1987

Autore:Gabriel Okara

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La prima vita di Adamastor (o sull’origine del Capo delle Tempeste)

In questa originale novella, a raccontarci del primo sbarco degli stranieri sul suolo inviolato della Penisola del Capo è T'kama, capotribù degli Ottentotti e contemporaneo di Vasco de Gama.
A lui, uomo di nobile stirpe e di antica esperienza, tocca il primo avvistamento di una flotta portoghese e l’incontro con la prima donna bianca.

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Il testamento del sig. Napumoceno Da Silva Araujo

Uno stimato commerciante di Mindelo, città dell'arcipelago di Capo Verde, lascia un testamento in cui racconta la sua vita.
Ne emerge un personaggio singolare, in un racconto che, nell’alternarsi di registri narrativi diversi, corrispondenti a molteplici voci in campo, delinea la vita quotidiana di queste isole e la loro storia.

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La mia vita nel bosco degli spiriti. Il bevitore di vino di palma

Apparso nel 1952 e divenuto subito un’opera di successo, La mia vita nel bosco degli spiriti, scritto in un inglese semplice e intriso di una forte componente di oralità, rivelava al mondo la voce di un continente. E' la storia fantastica di un viaggio nell'aldilà, inconsapevole metafora di una cultura alla ricerca della propria storia. Recuperando il patrimonio della tradizione orale e lasciando affiorare le strutture profonde della lingua yoruba, l’autore racconta la lunga fuga di un bambino, che lo porterà, dopo avventure prodigiose, a un ritorno ai suoi luoghi familiari.

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Gli interpreti

Scritto nel 1965, ritrae la vita di un gruppo di intellettuali rientrati in Nigeria dopo aver compiuto gli studi all'estero, all'indomani dell'indipendenza.
Nel complesso groviglio delle loro esistenze, delle loro preoccupazioni e occupazioni, si riveleranno incapaci di porsi come “interpreti”, di prendere decisioni e di impegnarsi. L’autore, premio Nobel per la letteratura nel 1986, denuncia la profonda crisi morale che attraversa i regimi nati dalle indipendenze.

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La polvere dei sogni

Kristien, dopo molti anni di esilio a Londra, torna nella città della sua infanzia per vegliare la nonna che, in punto di morte, è ossessionata dalla paura di non poter trasmettere alla nipote la storia della famiglia e, con essa, del Sudafrica.

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Soncente. Racconti d’oltremare

Seguendo i moduli del racconto orale e le suggestioni delle credenze popolari, l'autrice ci introduce nell'insolito universo dell'arcipelago di Capo Verde.
Un ritratto di donne vitali e coraggiose, spesso costrette dalle siccità ricorrenti ad un adattamento ai limiti della sopravvivenza, o spinte alla scelta dell’emigrazione nella speranza di una vita migliore.

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Povero, Baruffona e Malandrino

I protagonisti di questo romanzo, figli di re e di alti dignitari, nascono condannati da un destino avverso, che li accomuna e li perseguita legandoli indissolubilmente.
L’eroe tenta più volte di far perdere le sue tracce e di sfuggire al suo destino, ricostruendosi una nuova vita, ma sempre invano.
Specchio della condizione umana, votata alla sconfitta nonostante i sempre nuovi tentativi di affermazione e lotta.

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