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Sul far del giorno

A vent'anni da "Aké. Gli anni dell'infanzia", lo scrittore nigeriano, premio Nobel per la letteratura Wole Soyinka pubblica l'attesissima seconda parte del romanzo della sua vita.
È il racconto di tumultuose vicissitudini esistenziali come acceso difensore dei diritti umani e come esiliato, come studioso e come prigioniero, come drammaturgo impegnato e come indomabile spirito in una terra - la Nigeria - martoriata da dittature e guerre.

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L’ultima colonia italiana in Africa

L’avventura coloniale italiana in Etiopia ha rappresentato l’ultimo capitolo della colonizzazione europea in Africa.
La conquista dei territori del Corno fu condotta dal governo italiano con largo impiego non solamente di tutti i mezzi che la tecnologia militare di allora offriva, ma anche con l’uso di armi non convenzionali, senza che la comunità internazionale facesse alcun serio tentativo per fermare i massacri in corso.
Questo comportamento può essere spiegato con ciò che viene definito "razzismo omologato", cioè un razzismo collaudato e accettato da buona parte dell’allora comunità internazionale che vedeva la distinzione tra bianchi e non bianchi.

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Versi dal silenzio

L’idea di un’antologia di poeti Rom nasce da un autentico interesse per la cultura di questo popolo e, nel contempo, da una passione letteraria vissuta in maniera spregiudicata, come occasione di disvelamento di realtà altre, senza schematismi né chiusure preventive.
La tradizione millenaria della gente delle carovane è stata, nel corso dei secoli, costantemente misconosciuta; nonostante gli indubbi progressi compiuti negli ultimi decenni, il patrimonio culturale romanì rimane per lo più circoscritto in un ambito ristretto, mentre manca un’informazione seria e approfondita in circuiti più ampi.
L’augurio è che la pregnanza archetipica della poesia e la sua intrinseca capacità evocativa costituiscano il primo passo per sconfiggere stereotipi e resistenze e creino le premesse per un incontro tra i Rom e i gagè (i non Rom).
La valorizzazione di una tradizione artistica nei suoi vari generi può tradursi nel riconoscimento di identità troppo a lungo negate: la letteratura Rom non nasce dalla richiesta di elogi solenni ma dalle ineliminabili sfaccettature di una cultura che esige di essere, oggi più che mai, conosciuta.

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Mamadou va a morire

Un grande reportage che racconta le vittime dell’immigrazione clandestina, l’invasione che non c’è e i nuovi gendarmi di un cimitero chiamato Mediterraneo.
Dal 1988 almeno 10.000 giovani sono morti tentando di espugnare la fortezza Europa. Vittime dei naufragi, ma anche del caldo del Sahara, degli incidenti di tir carichi di uomini, delle nevi sui valichi, dei campi minati e degli spari della polizia. Mamadou va a morire è il racconto coraggioso di un giovane giornalista che ha seguito per tre mesi le rotte dei suoi coetanei lungo tutto il Mediterraneo, dalla Turchia al Maghreb e fino al Senegal, nello sforzo di custodire i nomi e la memoria di una generazione vittima di una mappa.

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Srebrenica. I giorni della vergogna

Pubblicato nella collana "iSaggi", con una introduzioine di Enisa Bukvic.
La seconda edizione aggiornata, integrata con nuovi contenuti, di un prezioso reportage nei luoghi in cui si è consumato l'unico genocidio della storia europea dalla fine della seconda guerra mondiale.
Un documento unico per testimonianze e intensità nel ricordo del martirio di una città e dei suoi abitanti.
In questo libro, scritto come un prezioso diario di ricordi dei testimoni di allora, sono ricostruiti per bocca di chi li visse, e tutt’oggi li vive sulla sua pelle, gli episodi salienti della presa di Srebrenica, evidenziando le responsabilità di chi – Nazioni Unite, Nato, contingente olandese, governo francese, comunità internazionale in generale – non fece nulla per prevenire una tragedia annunciata.
Testimonianze esclusive ripercorrono la vicenda fino ad arrivare ai nostri giorni, dieci anni dopo un genocidio che non deve essere cancellato, che non può essere dimenticato.

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Voglio un marito italiano. Dall’Est per amore?

Svetlana è una ragazza ucraina di vent’anni, giovane, carina, intelligente, con un sogno segreto: fuggire da un mondo, quello sovietico, che nei primi anni Novanta sta cambiando radicalmente e in cui la disoccupazione dilagante si accompagna a lavori fissi mal retribuiti.
Il caso la porterà nel Bel Paese per fare acquisti in larga scala di merci da rivendere in patria.
Ma in Italia lei è "una bellezza slava", una diversità che non sempre paga, come scoprirà da subito…

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Cuori migranti

In questa raccolta di racconti e poesie, curata da Ingrid Stratti e Lorenzo Dugulin, autori migranti ed autoctoni si confrontano sul tema dell’amore nel tentativo di rimuovere i tabù e i pregiudizi che circondano le coppie miste.
Negli ultimi anni la società italiana ha subito numerosi cambiamenti non solo sul piano economico ma anche e soprattutto sul piano sociale. Se del riconoscimento delle coppie di fatto si dibatte, l’esistenza delle "coppie miste" passa sotto silenzio a causa di un razzismo latente che impedisce a tutti noi di sentirci noi stessi nell’esprimere sentimenti affettivi nei confronti di qualcuno che viene considerato "altro"/"estraneo" o "straniero".

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Habel

Spinto a emigrare dal fratello maggiore, Habel lascia il suo paese magrebino per Parigi, la metropoli con il fiume, la cattedrale, i caffè e il suo popolo variegato. Un mondo nuovo, che egli vuole soprattutto capire e di cui vorrebbe far parte.
Tra le esperienze, spesso insidiose, fondamentale è l’incontro con l’amore: due ragazze sorprendenti e un terzo personaggio di cui non si sa se è uomo o donna.
Tuttavia Habel lotta per non farsi annullare nella fiumana indifferente del traffico e delle persone-robot, per mantenere la piena coscienza di sé.
Con un discorso dai toni poetici aderenti a sensazioni e stati d’animo in contrasto con ciò che accade “fuori”, Dib scrive il romanzo di formazione di un emigrato che non vuole integrarsi attraverso il lavoro né tanto meno destare pietà, lasciandoci un’opera di altissima letteratura in cui sugli avvenimenti esterni prevale nettamente l’interiorità.

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La casa del gelsomino

La casa del gelsomino è una decadente villetta in una strada della vecchia Alessandria, dove vive il protagonista, un uomo mediocre, che rappresenta tutta una generazione di egiziani delusi e rassegnati.
E' una casa avvolta da un alone di mistero e di leggenda, specchio malinconico di una seducente Alessandia che non c'è più.

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Come un’estate che non tornerà più

L’atmosfera unica del Cairo rivive nei ricordi di Barrada, che ha conosciuto la città negli anni Cinquanta, da studente, in un’epoca di grande effervescenza intellettuale e letteraria.
Schegge di memoria, immagini e personaggi, tra i quali spicca il nobel Nagib Mahfuz, si susseguono in una suggestiva testimonianza autobiografica.
Sullo sfondo, il brusio incessante delle strade del Cairo, la caratteristica parlata egiziana, il silenzio carico di significato dei maestosi monumenti faraonici.

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La mandorla

L'educazione sentimentale e sessuale di una donna marocchina, in un mondo di uomini incapaci di amare.
La mandorla rappresenta un caso letterario unico. Si tratta di una «narrazione intima», ed è insieme un romanzo e la testimonianza di una storia vera.
L'autrice ha deciso di rompere un antico tabú, di violare la regola del silenzio sulla vita matrimoniale e sessuale delle donne arabe. Ne è nato un racconto erotico coinvolgente che è anche un coraggioso atto politico.

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Editore:Einaudi

Anno:2006

Autore:Nedjma

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Ho visto Ramallah

La storia di una tragica assenza e un coraggioso ritorno.
Dopo trent’anni, Murid al-Barghuthi racconta i ricordi della sua giovinezza a Ramallah, poi il giorno in cui ha dovuto abbandonare tutto, senza sapere che non sarebbe tornato. Come lui, c’è chi ha lasciato la pentola sul fuoco, chi un bambino che dormiva, le distese degli ulivi, i forni d’argilla…
Ma adesso, sul ponte che lo ricongiunge alla sua Terra, le prime immagini della Palestina occupata scorrono davanti agli occhi di un uomo maturo, che finora, in paesi lontani, non ha mai avuto una collocazione precisa: rifugiato, turista, straniero…
Questa è la vita della ghurba, la condizione di chi vive altrove e non si sente mai a casa, nello straordinario racconto di un esilio lontano dai comuni percorsi dell’odio.

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Palestinese! E altri racconti

Nei racconti di questa antologia Samira Azzam ci conduce attraverso la trasformazione della Palestina nella storia recente.
Dal ricordo dei momenti più drammatici di questa storia e dall’osservazione costante della condizione dei palestinesi nel passaggio da una vita normale a quella di profughi, emergono personaggi le cui storie superano la sfera di appartenenza a una determinata area, per rientrare nella più generale umanità dolente.

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La musica della balena azzurra

Raccolta di saggi del famoso poeta siriano che analizza il rapporto tra la propria cultura e quella occidentale alla ricerca delle chiavi per rinnovare il dialogo e la comprensione tra gli individui che popolano questi mondi dalle radici comuni.

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Editore:Guanda

Anno:2005

Autore:Adonis

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Menstruation

E' una strana dote quella di riconoscere una donna mestruata tra mille: si potrebbe definirla extralucidità olfattiva, ed è la stessa abilità che permette di fiutare l'angoscia, le fragranze più segrete del desiderio.
Per Hasan, il figlio di un imam di Damasco condannato a possedere un talento del genere, è anche un modo per rapportarsi all'altra, irraggiungibile, metà del cielo.

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Il lato oscuro dell’amore

Una storia d’amore proibita e struggente, quella tra il giovane Farid e la bella e sensuale Rana.
La saga di due famiglie, quella dei Mushtak e quella dei Shanin, divise dalla legge dei clan e da una faida sanguinosa.
Un affresco storico che ripercorre le tormentate vicende del Medio Oriente, dalla fine dell’Impero Ottomano ai giorni nostri, tra guerre e rivolte, trame segrete e feroci dittature, spaziando dalla Siria al Libano, dall’esilio in Europa e in America all’emigrazione in Arabia Saudita.
La biografia di un popolo, quello siriano, incessantemente tormentato dalla politica e dalla religione. Il ritratto di una città misteriosa e affascinante, Damasco, che rivive in queste pagine con precisione e tenerezza.

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I giorni ebbri

Una società lacerata tra passato e presente nella regione siro-libanese occupata dai francesi negli anni a cavallo della seconda guerra mondiale percepisce un forte desiderio di “progresso”, ispirato al modo di vivere occidentale portato dall'occupante, ma anche una nuova consapevolezza della necessità di lottare per l'indipendenza.

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Dar al-Basha

I ricordi dell'infanzia riaffiorano nella mente del protagonista, diventato adulto, che si ostina a farli rivivere fuori del tempo e dello spazio, in una dolce e bella terra di Tunisia che non è avara di sorprese.

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