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Ritornerai a Isfahan

Shamim Shamse, affermato professore di letteratura persiana dell’Università di Tehran, si sta affacciando alla soglia dei quarant’anni quando il passato riemerge con prepotenza nella sua vita. Una studentessa polacca, Eliza, si presenta nel suo studio senza preavviso dicendo di essere la figlia di Adri, la ragazza che Shamim aveva amato da giovane e che gli aveva spezzato il cuore con una partenza tanto inspiegabile quanto definitiva. Adesso, ventitré anni dopo, Eliza è arrivata da Varsavia carica di notizie e determinata a far luce sul vissuto di sua madre e della nonna, Barbara, che durante la Seconda guerra mondiale aveva trovato rifugio nella città di Isfahan dopo essere approdata in Iran insieme ad altre migliaia di profughi polacchi reduci dai gulag sovietici.

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Amore nei giorni della rivolta

Il secondo volume del Quartetto ottomano, l’affresco-capolavoro dello scrittore turco Ahmet Altan, segue le vicissitudini dei personaggi che avevamo conosciuto nel primo volume, Come la ferita di una spada. Ne emerge un affresco impressionante per potenza e vivacità della crisi dell’Impero ottomano all’inizio del ‘900, attraverso le storie intrecciate di personaggi vivissimi alle prese con amori tormentati, intrighi, giochi di potere e rivolte. Questo secondo romanzo si apre subito dopo il tentativo di suicidio di Hikmet Bey, figlio del medico personale del sultano, mentre cerca di dimenticare la donna all’origine della sua tristezza, la sua sposa, la bellissima e superba Mehpare Hanım. Mentre in un ospedale di Salonicco Hikmet ritrova lentamente le forze e la voglia di vivere, le cose cambiano nella capitale ottomana. Il potere del sultano è minacciato, si prepara la rivolta, le strade di Istanbul diventano teatro di ogni violenza.

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La Legge del Mare

Per lungo tempo li abbiamo chiamati "angeli del mare". Le Ong impegnate nel Mediterraneo per soccorrere i migranti erano considerate il simbolo della società civile europea pronta all'accoglienza, quella della solidarietà e degli striscioni "Refugees Welcome", che aveva scelto di non abdicare al proprio ruolo dopo il conflitto in Siria e l'esodo legato al fallimento delle primavere arabe. Poi qualcosa è cambiato. Nel 2017, nel giro di pochi mesi, il discorso pubblico è stato deviato: gli angeli sono diventati vicescafisti, le loro navi taxi del mare. Un processo di criminalizzazione segnato da tappe precise: un dossier dell'agenzia europea Frontex, una campagna mediatica, la commissione d'indagine del Senato, poi le accuse (perlopiù archiviate) di alcune procure siciliane, i sequestri delle navi, infine le dichiarazioni dei politici di casa nostra e di esponenti della destra sovranista di tutta Europa.

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Su Tong incontra i lettori a Roma Tre

Giovedì 18 aprile 2019 alle ore 15 lo scrittore Su Tong incontra gli studenti di Roma Tre e i lettori presso la Sala Ambrogio del Dipartimento di Lingue, letterature e culture straniere dell'Università Roma Tre in Via del Valco di San Paolo, 19. Intervengono il Direttore del Dipartimento Giorgio de Marchis e la professoressa Rosa Lombardi.

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Un sogno ai confini del mondo

Dopo un incidente, il canadese McLennan viene portato da uno sciamano con una slitta trainata dai cani attraverso la tundra coperta di ghiaccio, nella remota Siberia nordica. Al suo ritorno sulla costa la nave che avrebbe dovuto aspettarlo è stata da tempo igoiata dal mare.

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Quando le balene se ne vanno

Nella notte dei tempi il Grande Amore trasforma Reu-la-Balena in un uomo e lo dà in sposo a Nau. I loro primogeniti sono due balenotteri; dopo di loro nascondono dei bambini da cui hanno origine le genti della riva. Poi Reu muore mentre Nau rimane sulla terra a riprova della potenza del Grande Amore.

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Taccuini

I Taccuini comprendono due parti: Solo per Underwood (Leningrado 1967-1978) e Solo per IBM (New York 1979-1990). Sono miniature e frammenti in cui si fondono il racconto breve, l’aforisma, l’aneddoto, la parodia per ritrarre i personaggi che popolavano le giornate dell’autore e la storia del suo paese.

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La filiale

Nella Filiale Dovlatov racconta di un argomento sorprendente per chi conosce i suoi temi: l’amore. Nel 1981 a Los Angeles si tiene un convegno di scrittori emigrati sul Modello civile, culturale e spirituale della Russia del domani. Nella camera d’albergo dove dorme il protagonista, inviato di una radio di emigrati russi, bussa inattesa Tasja, l’amore dei vent’anni artistici di Leningrado, mai più rivista dai felici Sessanta.

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Vita e destino

 Il libro segue con ottocentesca, tolstojana generosità molteplici destini individuali spostandosi da Stalingrado (città doppia: simbolo di difesa e libertà contro la violenza nazista e insieme luogo-emblema dell’Urss staliniana) ai lager sovietici e ai mattatoi nazisti, da Mosca (le stanze del potere, le celle della Lubjanka) alla provincia russa.

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Tutto scorre


Vasilij Grossman scrisse questo libro, che è il suo testamento, fra il 1955 e il 1963. Come nel grandioso Vita e destino, non cambiò molto dello stile scabro e aspro che lo aveva reso celebre fra gli scrittori del realismo socialista, ma vi infuse l'inconfondibile tono della verità. 

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Il paese che era la nostra casa. Racconto della Siria

Nel 2011, poco dopo l'inizio della primavera araba, Alia Malek torna in Siria, il paese d'origine dei suoi genitori, che l'avevano lasciato prima che lei nascesse per trasferirsi in America e sfuggire così al regime di Assad. Nonostante le rivolte e la repressione, si respira ancora un clima di speranza, l'illusione di un cambiamento, tanto che Alia decide di restaurare la casa della nonna e restituirla al suo antico splendore. Questo libro è un tuffo nel passato, reso necessario non solo dalle emozioni personali, ma dal desiderio di raccontare a chi non sa - e sono moltissimi - che cos'è davvero la Siria e quali sono stati i passaggi fondamentali della sua storia nazionale più recente.

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Molti nomi ha l’esilio

Molti sono i modi in cui possiamo declinare la parola “esilio”. Esilio è essere costretti ad abbandonare la propria terra, la propria casa, i luoghi cari e gli affetti, le tradizioni, la lingua; esilio è il confino, la perdita delle libertà personali; esilio è la lontananza da un luogo amato e rimpianto, la perdita di una persona cara, la sua assenza, la separazione; la rinuncia a qualcosa a cui si teneva, a uno stato di grazia, che si è dovuto abbandonare, a una parte di noi che non ci appartiene più; esilio è il distacco, l’allontanamento da una società, da un mondo nel quale non ci si riconosce più. Esilio è tagliare con la propria storia, con il proprio passato. Esilio è guardarsi dentro, scoprire la propria fragilità e, a volte, trasformarla in forza.

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