Underground è il lavoro maturo di un affermato scrittore che viene in questi anni continuamente riproposto e studiato in Russia, in quanto testo essenziale per la comprensione del cruciale passaggio dall'era sovietica al postcomunismo.
Vladimir Makanin
Nato a Orsk, fra gli Urali, il 13 aprile del 1937 Vladimir Makanin studiò matematica all’Università Statale di Mosca. Il suo primo libro non fu un romanzo o un racconto, ma un saggio scientifico sulla teoria della programmazione pubblicato nel 1963. Due anni dopo, l’esordio letterario con Linea retta. Fu allora che Makanin decise di affiancare allo studio della matematica quello del cinema iscrivendosi alla sezione “Sceneggiatura” dell’Istituto statale per la cinematografia. Nei suoi racconti, osserva Daniela Di sora, editrice di Voland, che è stata fra le sue prime traduttrici, ritroviamo queste due passioni, la matematica e la sceneggiatura: l’ambientazione dei suoi racconti cittadini è quasi sempre in un milieu scientifico evidentemente autobiografico, e il montaggio degli episodi segue una logica cinematografica, visiva. Frammenti di scene che vanno rimontate secondo una tecnica filmica sono anche i racconti degli Urali, i monti della nostalgia e del rimpianto.