Ispirata dalla corrispondenza dei suoi stessi nonni, Ljudmila Ulickaja racconta con tenerezza e ironia una saga famigliare che attraversa quattro generazioni e un secolo di cultura russa, attraverso la voce di una donna indimenticabile.
Ljudmila Ulickaja
Scrittrice e sceneggiatrice, è nata nel 1943 negli Urali. Si è laureata in Biologia all’Università di Mosca e ha lavorato come scienziata presso l’Istituto di Genetica. Poco prima della Perestroika ha assunto la direzione dell’Hebrew Theatre di Mosca (1979-1982) e si è dedicata alla drammaturgia. È stata la prima donna a vincere il Russian Booker Prize, nel 2001. Acclamata a livello internazionale, le sue opere sono tradotte in 20 lingue. Ha ricevuto numerosi premi in Italia (Premio Acerbi, 1998; Premio Penne, 1997 e 2006) e all’estero (Premio di Stato austriaco per la letteratura europea, 2014; Legion d’onore, 2014; Prix Medicis, 1996; nomination al Man Booker Prize, 2009). Ad oggi, Ljudmila Ulickaja è autrice di quindici romanzi (più di 4.500.000 copie vendute in tutto il mondo), di tre libri per bambini e di sei sceneggiature, rappresentate in molti teatri in Russia e in Europa.
In quel cortile di Mosca
Le protagoniste dei racconti di Ljudmila Ulickaja possiedono una personalità forte e vivono delle vite uniche. Sono immerse nella realtà storica, nella concretezza di biografie una diversa dall'altra. Come Sonja, nell'omonimo romanzo breve che ha fatto conoscere Ulickaja in Italia; come Buchara, Ljalja, Bron'ka, Gulja, Genele, Zinaida, i bellissimi personaggi femminili di questo libro.