Letteratura araba
L’ultimo siriano
Allah 99
La villa delle donne
Io, lei e le altre
Sahar, la protagonista, vive una vita sdoppiata a causa del senso di solitudine e distacco che prova nei confronti della propria famiglia. La madre e il padre – entrambi rinchiusi in sé stessi, l’uno a causa della mancata realizzazione dei propri ideali politici rivoluzionari, l’altra in conseguenza dell’isolamento del marito che la ignora completamente “quasi fosse una vedova” – hanno innalzato nella vita dei figli una serie di barriere e muri psicologici che hanno spinto Sahar, sin da bambina, a immaginare di essere un’altra persona, “un’altra io”.
La mappa del mio ritorno
In questa autobiografia, La mappa del mio ritorno, Salman Abu Sitta racconta in dimensione personale i drammatici avvenimenti che precedono, attraversano e seguono la nakba del 1948. Racconta dell’infanzia felice trascorsa nella terra di famiglia, l’espulsione, gli anni di studio passati al Cairo durante la caduta della monarchia e l’avvento del nasserismo, la guerra di Suez del 1956 e l’occupazione israeliana di Gaza, gli studi di dottorato e ricerca scientifica nell’Inghilterra dei primi anni ’60 , il lavoro di professore universitario in Canada, la sconfitta degli eserciti arabi nella guerra dei Sei giorni del 1967, l’occupazione di Gerusalemme e di vasti territori arabi, l’impegno politico e l’invasione israeliana del Libano nel 1982, il lavoro da ingegnere in Kuwait e la fuga durante la prima guerra del Golfo nel 1990.
La mappa del mio ritorno
Martedì 30 marzo 2021 alle 18.30 si tiene su piattaforma zoom la presentazione dell'edizione italiana del libro La mappa del mio ritorno. Memoria palestinese di Salman Abu Sitta, Edizioni Q. Intervengono Barbara Gagliardi, traduttrice del libro e Wasim Dahmash, editore.
Sul filo della speranza
Qual è il compito dell’Umanità di fronte al disastro? Facendo particolare riferimento alla situazione siriana e ai fenomeni migratori, in questa raccolta il poeta osserva un mondo ferito e sofferente, mostra al lettore la situazione dolorosa in cui versa l’uomo e si propone di continuare a battersi contro le ingiustizie e la barbarie, di continuare a tenere viva la speranza quando tutto sembra perduto. Sul filo della speranza è un canto di lotta e di resistenza, un invito a difendere i nostri fratelli dell’unica razza esistente: quella umana.
Buon compleanno Mahmoud Darwish, poeta del mondo
Il 13 marzo 2021 ore 18, il 18 ore 21 e il 21 marzo 2021 ore 18 Buon compleanno Mahmoud Darwish, poeta del mondo, tre appuntamenti in diretta facebook per ricordare Mahmoud Darwish a ottant'anni dalla nascita e tredici dalla morte, a cura di AssoPacePalestina con la collaborazione di Wasim Dahmash, Nabil Salameh e Simone Sibilio.
Toya
Il giovane medico Yussef è un uomo diviso a metà. A metà perché il padre, un egiziano che non si è ancora arreso alla morte di Nasser, lo vorrebbe in patria per aiutare il suo popolo, mentre la madre inglese lo preferirebbe a Londra insieme a lei. A metà perché lui stesso è combattuto tra l’ambizione di aprire una clinica per ricchi signori al Cairo e il desiderio di trovare una cura alla lebbra che affligge il continente africano.
L’affronto
Sarah, bella signora di una famiglia ricca e potente del regno del Marocco, è stata violentata nella sua villa a Tangeri. Quella notte, Driss, il marito, era assente. È un funzionario di polizia di umili origini che ha fatto carriera grazie alla protezione del suocero. Le indagini, secondo un costume consolidato, si avviano in modo inerte; il vicecommissario di turno se la prende con un disgraziato qualunque, preoccupandosi soprattutto di salvaguardare se stesso. Finché Driss non prende in mano il caso e lo porta avanti in modo nevrotico. Circondato dall’invidia, non troppo sotterranea, dei colleghi, spinto da un sentimento diviso tra l’amore e la vendetta d’onore, arriva a lambire gli ambienti più privilegiati.
Il giorno del giudizio
Nato in un paesino di montagna, in un mondo arabo volutamente imprecisato, il quarantenne protagonista di questo romanzo ha compiuto gli studi tradizionali degli uomini di religione, scienze del Corano e delle tradizioni profetiche, teologia, diritto, lingua e letteratura araba, per poi divenire impiegato nel ministero degli Affari Religiosi. Quando si trasferisce nella capitale per ricoprire il ruolo di imam, predicatore e insegnante di una importante e decisiva moschea, l'incontro con una giovane donna cambia radicalmente la sua vita. Tra loro due nasce ben presto una grande amicizia, fondata sulla reciproca ammirazione per il grande poeta al-Mutanabb? e che a poco a poco assume i tratti dell'amore.
Adab ‘arabi
Pagine di letteratura araba dagli inizi ai nostri giorni.
La vastissima produzione letteraria in lingua araba, in versi e in prosa, copre un periodo di tempo e un’area geografica d’impressionante ampiezza. Per la prima volta in lingua italiana questa antologia ne offre in forma rigorosa, ma accessibile a tutti, una visione d’insieme, non cioè limitata a un solo genere né a una determinata epoca. Partendo dal periodo pre-islamico e giungendo fino alla realtà degli Stati nazionali moderni, con attenzione alle dinamiche storiche interne a questo mondo e ai suoi rapporti con le civiltà circostanti, questo safari porterà il lettore a scoprire i maggiori autori e le opere più significative di una delle compagini linguistico-culturali più complesse e affascinanti della letteratura mondiale.
#SetteMenoDieci – AraboPop di Chiara Comito e Silvia Moresi (Mimesis)
Martedì 2 febbraio 2021 ore 18:50 in diretta su Facebook, YouTube e Twitch, con la presentazione di "ArabPop. Arte e letteratura in rivolta dai Paesi Arabi" a cura di Chiara Comito e Silvia Moresi prosegue la rassegna web “Sette meno dieci”, ideata dall’associazione leccese Diffondiamo Idee di Valore, in collaborazione con Conversazioni sul futuro, Io non l'ho interrotta e Coolclub. L'incontro, moderato dall’imprenditrice sociale Gabriella Morelli e dal giornalista e operatore culturale Pierpaolo Lala, con la partecipazione delle curatrici e di Salvatore De Simone (esperto di musica e cultura araba), si apre con un aggiornamento su “Free Patrick Zaki, prisoner of conscience”, edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow“ ideata da Amnesty International Italia, Conversazioni sul futuro e Diffondiamo idee di valore, in collaborazione con il Festival dei Diritti Umani di Milano e l'Associazione Articolo 21, con il patrocinio dell'Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e con l'adesione di numerose amministrazioni pubbliche e altri partner.
Adab ‘arabī. Pagine di letteratura araba dagli inizi ai nostri giorni
Martedì 2 febbraio 2021 ore 18.30, sulla pagina Facebook di Edizioni Ares Paolo Branca presenta il suo libro “Adab ‘arabī. Pagine di letteratura araba dagli inizi ai nostri giorni”. Con l’autore dialogano lo storico Franco Cardini e il direttore delle Edizioni Ares, Cesare Cavalleri.
La dittatura. Racconto di una sindrome
Le conseguenze politiche di un’epoca turbolenta come la nostra sono imprevedibili. Mentre a noi la dittatura sembra appartenere al passato, miliardi di persone in Africa, Asia, Medio Oriente e America Latina vivono sotto un regime autoritario. Come nasce una dittatura? Quali sono le condizioni che ne assicurano la durata nel tempo? Qual è la differenza tra un giovane cresciuto in Cina o in Egitto e un suo coetaneo negli Stati Uniti, in Gran Bretagna o in Italia? E in che modo i dittatori mantengono il potere, anche quando le cose nel loro Paese vanno male?
La Siria promessa
Dallo schermo di un computer la voce del padre scomparso risponde alle riflessioni di Hala. Così, in uno scambio immaginario di email, la nostalgia per la patria perduta rievoca i ricordi di un’intera famiglia. Dopo l’esilio forzato negli anni Sessanta, per il diplomatico Nazem la Francia diventa l’unica casa possibile, di cui presto imparerà ad amare i viali alberati, i colori, le boulangerie e le opportunità che può elargire. E della Siria, la terra natia, sua figlia conosce quasi solo l’immagine restituita dalle pagine della storia.
La vecchia signora del riad
È possibile condividere il proprio mondo con qualcuno che viene percepito come completamente estraneo? Questa è la domanda che Fouad Laroui si pone nel raccontare la tragicomica storia di François e Cécile, coppia benestante, progressista e liberale che assecondando un capriccio e inseguendo una imprecisata voglia di libertà lascia di punto in bianco la propria vita parigina per trasferirsi a Marrakesh. Costantemente destabilizzati da cliché e stupore i due “francesi di Francia” riescono, non senza qualche complicazione, a prendere possesso di un riad apparentemente perfetto, una dimora da sogno completamente in linea con le aspettative della coppia. Ed è proprio quando i due sembrano liberi di esplorare la propria idilliaca nuova vita che di nuovo si imbattono nell’inatteso: una silenziosa e coriacea vecchia signora che occupa, senza alcuna intenzione di andarsene, una stanza del loro riad. La convivenza forzata, che costringerà la coppia a confrontarsi con il proprio progressismo di maniera, saprà stimolare il dialogo tra i due mondi?
La tua bellezza
Un uomo armato entra in un liceo femminile islamico e stermina ragazze innocenti. È americano, è bianco; il fucile automatico l’ha comprato online. Afaf è la preside del liceo, una palestinese a Chicago, sradicata dalla sua terra. Dallo stanzino dove si era ritirata a pregare, sente gli spari e si prepara all’impensabile. Nel tempo vorticoso dell’attesa, risente le note struggenti dell’oud che il padre suonava la sera, i profumi prelibati della cucina di sua madre; rivive lo strappo di una sorella scappata di casa, l’amore per il fratellino Majid.
Le donne di al-Basatin
Tawfiq è un tunisino di mezza età, che da molti anni vive in Francia, insegna in un liceo parigino, è sposato con una francese. Dopo un'assenza di anni, torna a Tunisi per una visita alla famiglia di origine. È subito coinvolto nel vortice della vita del quartiere di al-Basatin: incontra Layla, un tempo sua fidanzata; è oggetto degli approcci di Na'ima, una vicina che tenta di sedurlo; chiacchiera al caffè con gli amici del fratello, assistendo alle discussioni tra filo-occidentali e fondamentalisti; è affrontato in moschea da un giovane fanatico, che non approva le visite dei non praticanti; è brutalmente interrogato dalla polizia, che lo ferma durante una passeggiata; ritrova un vecchio amico, che si lamenta della povertà della Tunisia.