Palazzo Selam, dove vivono circa 800 persone provenienti dal Corno D'Africa (Somalia, Eritrea, Etiopia e Sudan), è la più grande occupazione abitativa romana di titolari di protezione internazionale. Le condizioni igieniche e di sicurezza sono estremamente precarie. Il palazzo è dotato di allacci di fortuna per acqua ed elettricità e il numero sempre crescente di occupanti ha aggravato il degrado abitativo. Famiglie, spesso numerose, vivono in micro-appartamenti privi di bagni e finestre. La mancanza di aerazione, il sovraffollamento, l’assenza di mezzi di riscaldamento e raffreddamento, rendono gli ambienti insalubri trasformandoli in potenti alleati per la diffusione del Covid-19. Per prevenire la possibile trasmissione del virus, Cittadini del Mondo, due volte al giorno, si reca davanti al Palazzo ad informare gli abitanti su quali siano i comportamenti corretti da seguire per evitare il contagio, attraverso materiale informativo tradotto in inglese, somalo, tigrino, amarico e arabo. In relazione a tale emergenza sanitaria, l’Associazione Cittadini del Mondo ha bisogno di diversi materiali.
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