Sfondo e centro vitale dell’ultimo romanzo di Narayan, come già nelle opere precedenti, è l’immaginaria cittadina di Malgudi.
Da questo microcosmo perfetto, illusoria ricostruzione dell’amata Mysore, lo scrittore indiano sembra non volersi allontanare mai.
Questa volta al centro della vicenda c’è un aspirante editore, Srinivas, che decide di rompere con la ragnatela di abitudini e certezze che ingabbiano la sua esistenza per ricominciare da capo: così abbandona moglie, figlio e città per fondare un nuovo giornale, che realizzerà grazie all’aiuto del tipografo Sampath.
E sarà questo strano personaggio a introdurlo nel chiassoso ed emozionante mondo del cinema e a trasformare Malgudi in una nuova Hollywood, popolata di registi, produttori, scenografi, attrici.
Il nostro amico Sampath

