La terra sotto i suoi piedi






Racconto di formazione che narra le esperienze sentimentali e le avventure di vita di Karim, adolescente metà inglese e metà indiano nella periferia di Londra degli anni Settanta.


Questo romanzo fonde in maniera avvincente antiche e recenti forme letterarie, il mondo delle "Mille e una notte" e il postmodernismo.
Narra di Saleem Sinai il quale, nato a mezzanotte del 15 agosto 1947


Max Ophuls viene assassinato dal suo autista, un musulmano che si fa chiamare Shalimar il clown.
Un delitto politico, apparentemente, visto che Ophuls era a capo dell'antiterrorismo americano. Ma forse c'è dell'altro.
Ophuls è una figura di spicco, uno degli "architetti" del mondo contemporaneo, eroe della resistenza contro i nazisti in Francia, economista di fama, scrittore di successo, membro dei servizi segreti. E per un certo periodo anche ambasciatore americano in India, dove origina la sua rovina, dovuta a un'altra delle sue qualità: quella di amante irresistibile e vorace.


Raccolta di racconti i cui protagonisti sono malinconici e sensibili , uomini e donne che hanno conosciuto l’amore, lo hanno perduto, lo desiderano e lo temono al tempo stesso.
Padri di famiglia divorziati, madri separate, ragazzi e ragazze segnate dalla vita che combattono per i sogni di sempre e per passioni mai realizzate.


Nessun altro libro ha eguagliato il clamore destato da questo per il quale Rushdie ha guadagnato anche una condanna a morte.
Clamore a parte, i Versi Satanici sono un meraviglioso ed erudito studio sul bene e il male, scritto con un linguaggio eccellente, tipico di un autore al massimo delle proprie potenzialità.


L’azione si svolge a Londra nel 1989, anno della caduta del muro di Berlino e della condanna a morte di Rushdie dopo la pubblicazione dei Versi satanici.
Le vicende di Shahid, giovane pakistano che vive in Inghilterra con la sua famiglia servono da spunto per parlare, in tono anche umoristico, delle contraddizioni dell’emigrazione,dello scontro tra diverse culture e la ricerca di identità in una società multirazziale.


"Moro" è il protagonista e il narratore che ci guida all’interno della sua strana famiglia, un ramo della quale discende dal portoghese Vasco de Gama, l’altro da un ramo di sefarditi stabilitisi in India.
Una famiglia in cui si mescola sangue diverso e ogni membro nasconde un segreto, un destino che lo oppone agli altri componenti. Una famiglia che corre verso la sua dissoluzione, la cui storia si trasforma nel romanzo della Madre India con i suoi colori e i suoi odori, madre premurosa e senza cuore, che ama e distrugge i suoi figli.




In questa raccolta di racconti, Salman Rushdie mette a confronto i due mondi a cui appartiene (l’Oriente in cui è nato e l’Occidente in cui è vissuto) e parlando di radici, casa e famiglia racconta ciò che li unisce e li divide.