Roma Culture Biblioteche di Roma Roman Multietnica

I mimi

Singh, giovane coloniale di origine indiana, lascia alla fine della seconda guerra mondiale la nativa Isabella, isola incastonata nello smalto turchese dei Caraibi, per andare a studiare a Londra, da cui, al termine dei corsi universitari, ripartirà con una moglie bianca e una valigia piena delle schegge dei suoi sogni. Tornato a casa, e diventato un imprenditore di successo, Singh decide di entrare in politica in un momento cruciale per la sua piccola patria, da poco avviata lungo il cammino del l’indipendenza. Ma durante un secondo viaggio a Londra, intrapreso allo scopo di chiedere sussidi finanziari e aiuto politico alla ex potenza coloniale, i compagni di partito approfitteranno della sua assenza per escluderlo dal potere. A Singh, condannato a un duplice fallimento, non resta che fuggire i miasmi della sua terra, contaminata fin nell’essenza, per ritirarsi in un piccolo albergo alla periferia della metropoli inglese, dove si dedicherà alla stesura delle sue memorie, riflettendo sull’ominoso destino cui il cittadino coloniale pare votato. E giungerà a una inquietante quanto amara conclusione: incapaci di comprendere il passato e di immaginare il futuro, i popoli coloniali sono invisibili a se stessi. La mancanza di coscienza storica e una fede cieca nella capacità del Vecchio Mondo di risolvere i problemi dei paesi emergenti negano loro ogni possibilità di trovare la propria via. Il coloniale può soltanto rassegnarsi a essere una copia sfocata del colonizzatore: i mimi del Terzo Mondo sono condannati a perpetuare, in una tragica parodia, gesti non loro – e costretti a patire fino in fondo i tormenti di una malattia da cui è difficile guarire: il morbo della marginalità.

Informazioni aggiuntive

Editore:Adelphi

Anno:2011

Pubblicato il