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L’Impero e il vuoto

«In India e in tutto il mondo i nostri margini di libertà si stanno riducendo a una velocità spaventosa» denuncia Arundhati Roy. L’autrice del Dio delle piccole cose ha già messo le sue doti di narratrice al servizio della democrazia e dei diritti umani. Ora, nelle conversazioni con David Barsamian qui raccolte, smaschera gli schemi del potere globalizzato e ci obbliga a riflettere e a prendere una posizione. Perché Arundhati Roy non si accontenta di sventolare bandiere. La sua è una nuova forma di attivismo politico: quella di una cittadina indiana che non solo arriva al cuore dell’impero, ma parla «da schiava che pretende di criticare il suo sovrano». E insieme all’impegno civile, all’attivismo politico, la narratrice indiana parla anche di sé, della sua vicenda umana e famigliare segnata dall’assenza della figura paterna, e poi degli studi, dei viaggi, del successo mondiale dei suoi libri. Ne esce così il fulmineo ritratto di una protagonista della letteratura contemporanea, diventata icona del movimento contro la guerra e per i diritti civili.

Informazioni aggiuntive

Editore:Tea

Anno:2007

Autore:Arundhati Roy

Pubblicato il