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Fine settimana etiope da Griot

Nelle giornate di sabato 29 febbraio e domenica 1 marzo 2020 in via di Santa Cecilia 1/a GRIOT ospita il mercatino di artigianato tessile etiope dell’Associazione Culturale Panafrica, provenienti direttamente dall’Etiopia o elaborati dal laboratorio WUBETU: sciarpe, borse, portafogli, tovaglie, copriletto, cinture ricamate, cestini e numerosi bellissimi Gabi, tessuti da mani esperte su antichi telai.I prodotti, coloratissimi e gioiosi,  sono lavorati in modo artigianale utilizzando esclusivamente cotone e fibre naturali. Inoltre domenica 1 marzo 2020 primo appuntamento con le Cene Culturali di GRIOT: dalle ore 19.30, Aster Carpanelli, l’insegnante di lingua amarica di GRIOT, porterà piatti della cucina etiope e racconterà della sua terra.

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Porti ciascuno la sua colpa

Abbiamo diviso in modo netto carnefici e vittime, l’Occidente e il caos; abbiamo tranquillizzato la nostra coscienza con racconti semplicistici. Abbiamo tracciato un confine tra umano e disumano. Così l’Isis era un mostro sconosciuto che andava annientato, e le terre su cui ha allignato solo delle terre guaste da lasciare al loro destino segnato. Eppure, se avviciniamo lo sguardo scopriamo quanto di irresistibilmente umano è restato dove abbiamo pensato non ci fosse bisogno di guardare più nulla. Non c’è un solo ritratto in Porti ciascuno la sua colpache non si incida nella nostra mente: le donne vedove di miliziani pronte a essere madri di altri martiri, i bambini dei carnefici dell’Isis accanto ai bambini delle vittime dell’Isis nello stesso campo profughi, i giovanissimi orfani del Califfato che speravano di immolarsi in un attentato e adesso senza una gamba guardano fisso il vuoto, gli adolescenti terroristi che sembrano dei ragazzi di una qualunque periferia del pianeta.

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Asta solidale delle tele artistiche prodotte ad Ifakara

Domenica 23 febbraio 2020 dalle ore 17 presso Gelateria Splash, in via Eurialo 102, si tiene un'asta di solidarietà dei quadri prodotti in Tanzania. Le pitture vengono dal centro artistico-culturale El taller de Pilar situato a Ifakara, un villaggio della Tanzania, distante circa 400 km dalla capitale Dar es Salaam. Il risultato di questa vendita oltre a riconoscere il valore di questa attività, contribuirà a rendere autosufficiente il centro senza dover dipendere dai sostenitori.

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Quando la Maschera incontra la Danza diventa Spirito

Venerdì 21 febbraio 2020 dalle ore 19 alle 22.30 presso il Puerto Mexico in via Portuense, 84, riparte il Ciclo di appassionanti tavole rotonde dal titolo Ai piedi del Baobab. In tema con il Carnevale un titolo provocatorio: Quando la Maschera incontra la Danza diventa Spirito con Steve Emejuru e Nwambe Siakè. La conferenza/dibattito sarà seguita da un gustoso piatto tipico africano.

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Omaggio a Yemanjà. Identità culturale.

Sabato 8 febbraio 2020 alle ore 21, presso lo spazio in Via di Santa Croce in Gerusalemme 55, si tiene lo spettacolo Omaggio a Yemanjà - “Identità culturale”, organizzato da Icbie Europa Onlus. Questo spettacolo racconta la storia degli Orixàs , gli spiriti ancestrali appartenenti originariamente alla mitologia dei popoli dell’Africa occidentale Yoruba, Nagò, Jé-jé, Ketu... il cui culto si è diffuso a partire dal XVII secolo anche nelle religioni para-sincretiche afroamericane. Nei culti para-sincretici gli Orixàs sono messi in relazione con i santi cristiani. Direzione artistica: Edilson Araujo.

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Future: il domani narrato dalle voci di oggi

Venerdì 31 gennaio 2020 dalle ore 18 alle 21 a Lucha y Siesta in via Lucio Sestio 10, nell'ambito della rassegna "Un libro un luogo" è prevista la presentazione del libro Future: il domani narrato dalle voci di oggi: undici autrici afroitaliane raccontano di futuro, generazioni e radici. Un’antologia alla ricerca di una nuova lingua, di nuove idee, di prospettive forti, differenti e inesplorate. Saranno presenti due autrici: Marie Moise e Lucia Ghebreghiorges.

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Mattatoio dei sogni o la colpa è di Bende, il primo uomo, per aver per aver boicottato la creazione?

Giovedì 30 gennaio 2020 presso Villa Medici in viale Trinità dei Monti, 1 alle ore 19 è previsto l'evento Mattatoio dei sogni o la colpa è di Bende, il primo uomo, per aver per aver boicottato la creazione? discussione e performance di Sammy Baloji, artista in arti plastiche e fotografo, e Fiston Mwanza Mujila, poeta, scrittore di Tram 83 (nominato al Man Bookers Prize) e professore di letteratura africana a Gratz. Il progetto attuale di Sammy Baloji svela le strategie contemporanee di reinvenzione della memoria nel Congo e nella sua diaspora. Su queste basi, al di fuori del suo contributo alla mostra “Congo as Fiction” del Museo Rietberg, egli invita l’autore Fiston Mwanza Mujila e due musicisti che lo accompagnano nelle sue performance a riflettere, partendo dall’ambito che li compete.

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La lune orange du Senegal

Venerdì 31 Gennaio 2020 alle 22 al Felt Music Club & School in via degli Ausoni 84 si tiene una serata africana con Sunu Africa e Ruggero Artale & Africa Percussion Lab. Dopo un po’ di assenza dal palcoscenico, torna il gruppo SUNU AFRICA rinnovato e presenta il suo Cd ” Les mains du monde”. Ritmo e danza, proposti con luce, amore ed originalità. Ruggero Artale & Afro Percussion Lab proporranno un ricco repertorio dei ritmi della Guinea rielaborati liberamente e ritmi originali.

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Lettura-perfomance Lina e il canto del mare

Sabato 25 gennaio 2020 dalle ore 16.30 alle ore 19.30 nel teatro di Villaggio Globale a sostegno del Crowdfunding Coloriage-Una Scuola Di Moda Gratuita E Solidale è prevista la Lettura perfomance per bambini dai 2 ai 12 anni del libro Lina e il canto del mare di Laura Riccioli. Lina e il canto del mare è un libro magico, che riesce a parlare ai bambini di integrazione e accoglienza attraverso una fiaba bellissima, ispirata alle storie di Badolato e Riace. Leggerà Laura Riccioli, che oltre ad attrice è anche pittrice e ha illustrato il libro. Le sue meravigliose tavole verranno proiettate nel teatro durante la perfomance.  

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À travers Dakar 3. Festival del Cinema africano

Venerdì 6 e sabato 7 dicembre 2019 al Nuovo Cinema Aquila, Via l’Aquila 66, arriva la terza edizione del Festival del Cinema africano À travers Dakar: visioni autentiche di Africa e ritorni. Il tema della terza edizione è il ritorno: non solamente quello fisico, obbligato o consapevole, ma anche il ritorno immaginario, allegoria e metafora, il ritorno fantasmatico e il ritorno impossibile. Questa terza edizione del festival prosegue un viaggio coraggioso, inaugurato nel 2016 che, in epoca di barriere e populismi, sceglie il cinema come linguaggio privilegiato per proporre un altro immaginario delle migrazioni e delle metropoli contemporanee. I film sono stati selezionati – attraverso la piattaforma Filmfreeway (ne sono arrivati circa 100) – da una commissione presieduta dal regista senegalese Mamadou Khuma Gueye. L’ingresso è gratuito. 

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Un’altra Africa, rassegna Avanguardie Migranti

Il 4, 5, 11 e 12 dicembre 2019, dalle 18 alle 20 presso la Biblioteca Vaccheria Nardi in via Grotta di Gregna, 37 è prevista la rassegna cinematografica Avanguardie Migranti, un viaggio nella cinematografia africana e afro-discendente in Italia, tra le due sponde del Mediterraneo. Appuntamenti con registi, cortometraggi, film e documentari per guardare al fenomeno migratorio dall’interno, con punti di vista complementari e a volte contrapposti. Da una parte il desiderio di rimanere nella propria terra riformandone le istituzioni in senso democratico, dall’altra la necessità di emigrare per poter sopravvivere, con tutti i rischi e le difficoltà del caso. Una rassegna nata dall’urgenza di andare oltre la narrazione mainstream, spesso stereotipata, sul tema delle migrazioni, per raccontare i cambiamenti sociali già in atto in un’Italia sempre più multiculturale, arricchita umanamente ed economicamente, ma non solo, da cittadini giunti dai quattro angoli del mondo. Un Paese che, però, fatica ad aprirsi alle diversità, a riconoscere l’identità dei ‘nuovi italiani’ con una necessaria riforma della cittadinanza (Ius Soli).Corti e film selezionati sono un invito a guardare a queste tematiche da un’altra prospettiva, ad integrare nelle proprie riflessioni gli spunti offerti dalla cinematografia, per costruire insieme una convivenza sempre più umana ed interculturale.

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