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Giardini di consolazione

Dagli anni Venti agli anni Cinquanta del secolo scorso l’Iran, paese fortemente tradizionalista e con un impressionante tasso di analfabetismo, conosce un periodo di modernizzazione poco noto a noi occidentali. Il primo motore di questa apertura alla modernità è Reza Khan, diventato scià grazie a un colpo di Stato che limita il potere temporale dei religiosi, istituisce l’istruzione obbligatoria aprendo scuole in maniera capillare, e proibisce l’uso del chador.

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L’italiano

In un’epoca di grandi tensioni e cambiamenti politici e sociali, nella Tunisia a cavallo tra gli anni Ottanta e i Novanta, la storia di un amore e di un sogno rivoluzionario destinati a soccombere. Ambientato a Tunisi negli anni tra la fine della presidenza di Bourguiba, nel 1987, e l’inizio del regime di Ben Ali, L’Italiano è un intenso e compiuto affresco della storia recente tunisina, che fa da sfondo alle vicende individuali del protagonista Abdel Nasser, detto “l’Italiano”, spirito libero e ribelle fin dalla prima adolescenza, leader del movimento studentesco a capo di un’organizzazione di estrema sinistra durante gli anni dell’università, poi giornalista affermato per un’importante testata governativa. 

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Scrittore e assassino

In questo noir letterario dall'atmosfera enigmatica, uno scrittore senza nome capita in una piccola cittadina e si trova implicato in un mistero dai risvolti esistenziali. Uno scrittore amante delle donne che ha vissuto tutta la sua vita in città, si ritira in una assolata cittadina turca. Invece della calma e della pace che cercava, si troverà immerso in un mondo di sospetti, paranoie e violenze.

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La fine della storia

Juan Belmonte, dopo aver combattuto tante battaglie – prima fra tutte quella al fianco di Salvador Allende – da anni ha deposto le armi e vive tranquillo in una casa sul mare nell’estremo sud del Cile, insieme alla sua compagna Verónica, che non si è mai completamente ripresa dopo le torture subite all’epoca della dittatura. Belmonte è un uomo stanco, disilluso, restio a scendere in campo. Ma il passato torna a bussare alla sua porta. I servizi segreti russi, che conoscono bene il suo curriculum di esperto di guerra sotterranea e infallibile cecchino, hanno bisogno di lui.

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Sergio Y. va in America

Armando, un rinomato psicologo di San Paolo, è alla fine di una lunga e illustre carriera. Sebbene restio, accetta di seguire un ultimo paziente: Sergio, il figlio adolescente di un facoltoso imprenditore brasiliano. Sergio è inquieto e i suoi genitori sono preoccupati. Eppure dopo poche sedute il ragazzo decide di interrompere bruscamente la terapia, in seguito a un viaggio a New York: dice infatti di aver trovato la strada per essere felice e di volerla perseguire da solo.

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Il viaggio di Tsomo

Intriso di sfumature autobiografiche, Il viaggio di Tsomo è la storia di una bambina che abbandona il proprio villaggio, nascosto tra le alte montagne del Buthan e ancora legato a una cultura tradizionale, per aprirsi una finestra sul mondo. Tsomo, desiderosa di studiare e apprendere la religione buddista, lascia la casa paterna per intraprendere un viaggio di emancipazione di oltre mezzo secolo che la porterà fino alle grandi e popolose città dell’India del Nord

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SALAAM Primi passi verso la lingua araba

Di Hisam Jamil Allawi e Rita Degli Alberi
Un prezioso manuale base
per iniziare a conoscere, mantenere o anche riprendere rapidamente elementi chiave per un’efficace introduzione alla lingua araba. Il libro, con eserciziario a fronte per ogni lezione, è frutto di un certosino lavoro sul campo con classi di studenti italiani desiderosi d’imparare a parlare la lingua araba.

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Brucia il ricordo di te

È una raffinata silloge nelle lingue italiana e araba (con testo a fronte), quella che avete in mano. Una raccolta di poesie d’amore, sì, ma non solo per la propria donna. La lirica di Hisam Jamil Allawi è drammaticamente resa contemporanea dall’immersione nelle tematiche non solo della gioia e del dolore amoroso ma da quelle del conflitto siriano, che vede l’autore coinvolto e sconvolto in prima persona.

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E se fossi morto?

Il romanzo è una lunga testimonianza sulla Siria contemporanea, dal suo esordio sull’onda delle rivoluzioni tunisina, egiziana e yemenita, al suo progressivo sgretolarsi sotto la duplice onda d’urto della macchina repressiva del potere e degli interventi stranieri.
Un mattino l’autore-protagonista viene svegliato da una strana telefonata, un’amica gli comunica che un giovane dal nome Mohammed Dibo è stato ucciso nella città di Duma, lo strano caso di omonimia lo costringe ad indagare e a ripercorrere i dolorosi anni siriani dal 2011 a oggi, facendone un’opera di stretta attualità.

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Violenza e islam

Conosciamo tutti la follia di certi leader arabi, responsabili dei massacri dei loro popoli, e conosciamo il loro odio nei confronti delle libertà pubbliche. Ma oggi lo Stato islamico, invocando la legge della sharῑ‘a, ostenta una barbarie che supera ogni immaginazione. Il suo compito sarebbe quello di ripulire la terra dell’islam da tutto ciò che ne minaccia la purezza. E la condanna dell’alterità va di pari passo con la desolazione e la rovina.

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L’ira degli innocenti

Dopo una notte agitata, immerso in incubi post sbornia, l’ispettore Borei Gowda viene chiamato sulla scena di un crimine: un avvocato di successo, il dottor Sanjay Rathore, è stato trovato con il cranio sfondato nella sua lussuosa abitazione. Non ci sono segni di effrazione, quindi probabilmente la vittima conosceva il suo assassino.

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Quel che resta della vita

Per Hemda Horowitz è tempo di bilanci. Cos'è stato tutto? Qual era la cosa giusta da fare? Come sarà il resto della vita? Da un letto di ospedale, circondata dai due figli a cui ha dato un amore diseguale, la donna ripercorre i ricordi della propria esistenza, ma è il rapporto dell'anziana madre con Dina e Avner il vero cuore del romanzo: se con la figlia ha un legame faticoso e conflittuale, per il figlio prova una sorta di adorazione. Avner è un avvocato che combatte per i diritti delle minoranze, un uomo angosciato, frustrato sul lavoro, tormentato dalla propria inettitudine sentimentale. Dina cerca di essere una madre opposta a quella che ha avuto.

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Dolore

Iris – quarantacinque anni, sposata, con due figli – pensa di aver lasciato dietro di sé i due grandi traumi della sua vita: l’abbandono da parte del primo amore, Eitan, che l’ha portata giovanissima a desiderare la morte e, anni dopo, l’attentato di cui è stata vittima che l’ha portata tra la vita e la morte. Ma a distanza di dieci anni da quell’attentato, Iris non si aspetta il riaffiorare del dolore fisico, di quei ricordi terribili, ma soprattutto non si aspetta di rincontrare per caso Eitan.

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Impronte

Ziya sale in ascensore. Ha in mano le chiavi del suo appartamento, pronto a riconsegnarle perché ha deciso di allontanarsi dalla frenesia ripetitiva della città, di andar via dall’enorme centro urbano in cui trascorre le sue giornate, segnato dal terribile momento in cui un attacco terroristico gli ha portato via moglie e figlio. L’angoscia esistenziale non gli lascia tregua. Sono passati trenta lunghi anni dal servizio militare, ma solo ora ha deciso di accettare l’offerta del suo vecchio commilitone Kenan, che all’epoca gli aveva descritto con nostalgia e incanto il villaggio in cui era cresciuto e aveva vissuto.

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Il ponte del corno d’oro

Questo è il viaggio coraggioso di una viandante fra due mondi, una giovane turca che vuol fare l’attrice e non trova altro modo, per pagarsi la scuola di recitazione, che emigrare in Germania. È vergine, sprovveduta, non sa una parola di tedesco, ma è curiosa, caparbia, intelligente e decisa a farcela. La sua storia, intensa, dolcissima, divertente, è l’arguto racconto di una ragazza che rifiuta di mettere la testa a posto, della sua passione per il teatro, il cinema, la poesia, la politica, di un periodo incredibile vissuto tra Berlino e Istanbul alla fine degli anni sessanta.

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Vita: istruzioni per l’uso

Un’improvvisa catastrofe naturale, cambia per sempre l’aspetto della millenaria città del Cairo. Macerie, virus e malattie devastano l’umanità, danni alle reti elettriche e alle telecomunicazioni. Bassam produce documentari di propaganda per la “Società degli Urbanisti”, dedita alla ricostruzione del Cairo. Il sottile intento della società è quello di cambiare radicalmente la struttura della metropoli, dandogli una forma futurista e commerciale.

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L’ultimo treno per Istanbul

Selva è la figlia dell’ultimo pascià ottomano della Turchia e può avere qualunque uomo desideri. Eppure ha occhi solo per Rafael Alfandari, un ragazzo ebreo, figlio del medico di corte. Nonostante l’opposizione delle loro famiglie, che non vedono di buon occhio l’unione tra due mondi così diversi, i giovani amanti si sposano di nascosto e scappano a Parigi per farsi una nuova vita. Ma quando i nazisti occupano la Francia, la coppia in esilio imparerà sulla propria pelle che niente – né la guerra, né la politica, né la religione – può spezzare gli antichi legami di sangue.

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Il saccheggio

I dieci racconti che compongono la raccolta sono una sintesi perfetta del percorso narrativo, politico ed esistenziale di Nadine Gordimer, una donna che ha avuto una profonda influenza sul proprio paese. L'eredità coloniale, il rapporto fra razze diverse, le ingiustizie sociali, le relazioni umane, l'amore nelle sue molteplici sfaccettature, la morte e l'aldilà sono i temi che affronta con uno sguardo aperto, interrogativo, a tratti ironico sulla natura della vita umana.

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Un matrimonio benedetto

Inediti in italiano, i racconti brevi del grandissimo scrittore e intellettuale keniano contenuti in questa raccolta furono pubblicati a metà degli anni Settanta, prima che l’autore abbandonasse l’inglese in favore del gikuyu, nella convinzione che fosse necessario decolonizzare la letteratura e, con essa, il pensiero. Ambientate alternativamente nel Kenya precoloniale, in transizione o indipendente, le storie narrate da Ngũgĩ raccontano il paese in modo caleidoscopico, attraverso le vicende di personaggi attanagliati da problemi e difficoltà.

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Cronache da un’impossibilità

È possibile ridursi a telefonare a se stessi sperando di ottenere risposta?
Si può partire per l’ultimo viaggio preparando prima ogni cosa, come se si trattasse di uno dei tanti? In questo libro di Mia Lecomte sì: qui tutto è possibile, realizzato, e tutto insieme tecnicamente impossibile. “Sono episodi della nostra vita più reale, quella che non abbiamo mai vissuto e non ci somiglia per niente”, è costretto ad ammettere, a nome di tutti gli altri personaggi della raccolta, il protagonista di uno dei racconti.

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