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Due anni, otto mesi & ventotto notti

Esiste un tempo mitico che comprende il passato antichissimo e il futuro quasi prossimo, che investe tutti gli spazi, mette in comunicazione il cielo e la terra, il regno dei vivi e quello dei morti, gli umani e le divinità. È il tempo della tradizione millenaria dei raccontatori di storie. Due anni, otto mesi e ventotto notti.

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Premio Internazionale di Letteratura della Migrazione
 Fabula e intreccio

L'Associazione culturale Immezcla e l'Associazione Nazionale Oltre le Frontiere (Anolf-Calabria) promuovono la Prima Edizione del Premio Internazionale di Letteratura della Migrazione
“Fabula e intreccio”. Invia il tuo racconto entro il 10 gennaio 2016. Il premio è dedicato ad immigrati di prima e seconda generazione che abitano in Italia. Le opere devono essere scritte in lingua italiana. Il concorso si articola in più sezioni a Tema Libero.

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Muhammad Dibo presenta il suo romanzo E se fossi morto?

Sabato 14 novembre 2015 alle 18,30 GRIOT, via di Santa Cecilia 1A, presenta il romanzo E se fossi morto? di Muhammad Dibo (Il Sirente). Saranno presenti l’autore, la traduttrice del romanzo Federica Pistono e l’interprete Fouad Roueiha. L’incontro sarà introdotto da Chiarastella Campanelli (Il Sirente) e moderato dalla ricercatrice Donatella Della Ratta.

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Fiori artificiali

Dopo un capodanno desolante e una vita trascorsa in giro per il mondo a cancellare le proprie orme, nel vano tentativo di dimenticare di non avere un luogo al quale fare ritorno, Dório Finetto decide di scrivere la propria autobiografia, ma ben presto si rende conto che la sua vita non è stata altro che un attento esercizio d'ascolto.

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Di me ormai neanche ti ricordi

Sotto il letto, una piccola e dimenticata scatola di legno: all'interno, il ritratto di un figlio, cinquanta lettere e tutto il dolore di una madre. Di me ormai neanche ti ricordi racconta gli amori, le lotte e la fatica di un giovane emigrato a San Paolo mentre, sullo sfondo, affiora il Brasile degli anni Settanta, la dittatura militare, le vittorie della nazionale di calcio, le proteste operaie e soprattutto la miseria e la solitudine di chi è dovuto andare via e presto scopre che i poveri non fanno mai ritorno a casa.

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Sono stato a Lisbona e ho pensato a te

Sérgio ha un figlio e un'ex-moglie, qualche amico, un motorino e il vizio di fumare. Una volta aveva anche un lavoro, ma poi lo ha perso. In realtà, non ha più neanche un motivo per rimanere a Cataguases, la sperduta cittadina brasiliana dove è nato. Tanto vale, allora, partire e andarsene in Portogallo, a fare fortuna.

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VI edizione del Festival della narrativa francese

L’Ambasciata di Francia in Italia e l’Institut Français Italia in collaborazione con Biblioteche di Roma presentano fino al 26 novembre 2015 la VI edizione del Festival della narrativa francese. Nell'ambito del Festival organizzato dall'Institut français Italia/Ambasciata di Francia in Italia in collaborazione con Biblioteche di Roma si svolgeranno infatti, in sei biblioteche del Sistema bibliotecario di Roma Capitale una serie di incontri che avranno come ospiti alcuni grandi esponenti della narrativa francese.

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Il dono della diversità

Racconti brevi, ma intensi, toccanti, ironici e drammatici insieme. Un modo di narrare storie, partendo da una notizia vera, del tutto particolare. Un modo che ci fa entrare, in poche righe, nella vicenda facendocela vivere, ma soprattutto capire…

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Il Volto della Luna

Sabato 10 ottobre 2015 alle ore 18 presso il Ristobar Vecchia Roma, via San Giovanni in Laterano, 254 nell'ambito del progetto Parla (e suona) con me! il Comi-Cooperazione per il mondo in via di sviluppo invita al reading e all'accompagnamento musicale del racconto Il Volto della Luna di Aline Nseki Kabwiku, vincitore del X° Concorso letterario nazionale Lingua Madre per raccontare della Repubblica Democratica del Congo. Assieme all'autrice sarà ospite la presidente dell'Associazione Fondarc Pauline Kashale Muanji.

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Profumo di caffè e cardamomo

È la storia di una giovane donna nell'Arabia Saudita dei nostri giorni, una voce femminile in un universo ancora governato dagli uomini e segnato dalla separazione dei sessi. In una società in bilico tra passato e futuro, tra Medioevo e modernità, si dipana la vicenda della protagonista che cresce e si forma in una famiglia rigidamente conservatrice: affamata di libertà, la protagonista, prima bambina, poi ragazza, quindi giovane donna, combatte per conquistare il proprio diritto a scrivere romanzi e scegliere il proprio destino.

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Frankenstein a Baghdad

Il romanzo è ambientato a Baghdad durante l’occupazione americana nel 2005-2006. La città è costellata di esplosioni kamikaze, percorsa da violenze settarie tra sciiti e sunniti e altri gruppi, priva di un ordine statale e civile vero e proprio, immersa nella precarietà economica. In altre parole un caos in cui si muovono decine di personaggi: dal rigattiere alcolizzato allo speculatore immobiliare, dal giornalista spregiudicato agli affaristi dei mercati neri, dalle vecchiette agli esponenti di varie religioni.

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Cani sciolti

Per guadagnarsi da vivere, Ahmed fa lo scrittore di racconti pornografici per il sito odesk.com. Ahmed ha due cari amici: El-Loul, regista televisivo fallito, che si sta rilanciando nella carriera di sceneggiatore e manager di danzatrici del ventre “di serie C”, e Abdallah, il suo amico d’infanzia, tossicodipendente, di famiglia abbiente e menefreghista nei confronti della vita.

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L’ultima notte del Rais

Il colonnello Gheddafi trascorre nel tormento le sue ultime ore. Abbandonato da tutti, assalito dai dubbi, si è reso conto troppo tardi della devastazione in cui versa il suo paese, e adesso la solitudine lo costringe a guardarsi dentro e a ripercorrere la propria vita. La megalomania l’ha spinto a credere di poter incarnare la sua nazione, il suo popolo. Narcisista, esuberante, esaltato dalla sua lotta salvifica, il “più umile dei Signori” ha infierito sul popolo per servirlo al meglio, eliminando i calunniatori e sfidando i potenti della terra.

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Le stagioni di Zhat

Nell’appartamento piccolo-borghese di un condominio del Cairo, Zhat vive una vita affollata di eventi piccoli e grandi, popolata di amiche, vicini di casa, negozianti del quartiere, le cui esistenze si intrecciano con la sua. Sullo sfondo della Storia – che, senza che lei se ne renda conto, determina la sua vita – Zhat, immersa nella quotidianità, amante dei pettegolezzi, preoccupata della spesa, è un personaggio pieno di colore e di ironia.

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Io, la Divina

Soprannominata “La Divina” da suo nonno, in omaggio a Sarah Bernhardt, Sarah Nour el-Din, la protagonista del romanzo, è nata a Beirut, e cresce negli anni difficili della guerra civile. Eppure lei non si abbatte, non perde mai, anche nelle situazioni più difficili, la sua smagliante voglia di vita e il suo desiderio di piacere.

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La traduttrice

Beirut, un vecchio appartamento della città, Aaliya, una donna di settantadue anni, i capelli tinti di blu, una traduzione da iniziare, forse, e una storia da raccontare. Aaliya ci parla della sua vita: anni e anni dedicati a leggere i capolavori della letteratura mondiale per poi tradurli, in silenzio, per puro amore, senza che alcuna traduzione veda mai la luce della pubblicazione; mentre per le vie della città cadevano bombe e si udivano gli echi di una guerra capace di trasformare giovani pacifici in spie e assassini.

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Hakawati. Il cantore di storie

Nel romanzo, il protagonista, Osama al-Kharrat, lascia nel 2003 gli Stati Uniti, dove vive da tempo, per recarsi al capezzale del padre a Beirut. E se scopre la sua città natale irrimediabilmente cambiata, trova invece intatti gli affetti famigliari e il modo di comunicarli attraverso le storie. Cantastorie di professione era infatti il nonno di Osama, e le avventure del suo arrivo in Libano dalla Turchia si mescolano a quelle dei principi delle Crociate come pure ai pettegolezzi della vita di tutti i giorni.

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Polvere di diamante

Taha è un ragazzo del Cairo che ama suonare la batteria e fumare la shisha al caffè con gli amici. Quando non va in giro per studi medici cercando di piazzare qualche farmaco e non fa il turno di notte in farmacia, si prende cura del padre che, costretto su una sedia a rotelle, trascorre le giornate appostato nella sua stanza a spiare la gente con il binocolo. Dalla sua finestra sul mondo osserva le vite degli altri e ne scruta i segreti. Una mattina, rientrando in casa, Taha trova la sedia a rotelle rovesciata e suo padre a terra, colpito a morte. Qualcuno ha voluto ucciderlo.

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