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Il sipario di giada

Tra fantasia ed eventi storici effettivamente accaduti, personaggi reali e d'invenzione, Il sipario di giada - secondo romanzo della trilogia di Isaia Iannaccone dedicata ai missionari gesuiti nel Celeste Impero - ricostruisce il caso de La Cecchina in Cina, simbolo estremo del desiderio di dialogo fra civiltà, raffinato, onirico e poetico emblema di umanità, arte e diplomazia, dolente testimone di un tragico evento che si stava allora preparando contro i protagonisti di tale avventura: la soppressione della Compagnia di Gesù.

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Se il mare finisce

Antologia dei racconti finalisti del concorso DiMMi, Diari Multimediali Migranti 2018. Senza testimoni la verità si può manipolare e, infine, si perde. Un coro di undici storie compone una memoria collettiva in cui riconoscerci tutti umani, al di là delle frontiere. Sono le voci di uomini e donne che riscattano dall’oblio le loro vicende di migrazione e ce ne fanno dono.

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Parole oltre le frontiere – Dieci storie migranti

Antologia dei dieci racconti finalisti del concorso DiMMi, Diari Multimediali Migranti 2017. Migliaia di esseri umani da ogni angolo del mondo arrivano nel nostro Paese. Migliaia di persone che restano silenziose non per scelta, ma perché non trovano canali per comunicare e disponibilità all’ascolto. Il loro patrimonio di esperienze, ricco di ciò che hanno lasciato e portato con sé, e delle vicende attraversate durante il viaggio, si dissipa ogni giorno. Questo libro, nato dal concorso Dimmi - Diari multimediali migranti, è un simbolico “basta” all’indifferenza.

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Il vestito rosso

Ogni viaggio, reale o virtuale, inizia con un punto di partenza ma senza presunzione alcuna di conoscere la meta finale. Attraverso un'esplorazione profonda della protagonista Jane, inglese di nascita e fiorentina di adozione, il lettore navigherà tra gli spazi reconditi dell'anima e della mente, senza tralasciare la materia, oggetto di incanto e di allucinazione.

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Arabpop. Arte e letteratura in rivolta dai paesi arabi

Italia le cosiddette Primavere arabe del 2011 sono state spesso analizzate da commentatori e giornalisti solo come inaspettati scoppi di violenza o come il risultato di giochi di potere tra Stati occidentali. La miopia di un pensiero appiattito su posizioni islamofobe ci ha impedito di conoscere davvero chi scendeva nelle piazze di Tunisi, del Cairo o di Damasco: una giovane generazione che chiedeva libertà, rimettendo in discussione appartenenze politiche, religiose e di genere.

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Un’altra vita per le donne & Tre lanterne

In Un'altra vita per le donne le sorelle Jian, entrambe "signorine" sebbene abbastanza in là con gli anni, conducono una vita reclusa e senza sussulti in un appartamento al di sopra del negozio di salse di soia e sottaceti che una volta apparteneva al padre. All'interno del negozio, si alternano le vicende e gli scandali fra tre commesse, "nemiche per la pelle" ma costrette a lavorare insieme. Nel racconto Tre lanterne, chi ha detto che solo i più intelligenti si salvano dalla guerra? Bian Jin, lo scemo del villaggio di Quezhuang, ha in testa solo le sue anatre, e per questo viene dimenticato dai suoi compaesani in fuga dalla guerra. Vagando per il villaggio ormai deserto, Bian Jin incontra Scodellina, una bambina alla perenne ricerca dell'olio necessario ad accendere le tre lanterne sulla barca della sua famiglia.

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Il suono dei nostri passi

È la storia di una di quelle famiglie ebree cacciate dall'Egitto, negli anni Cinquanta, quasi da un giorno all'altro. Un mondo alle spalle, un altro tutto nuovo, e non certo facile, davanti. L'io narrante, la "bambina", mentre vive in un presente piuttosto disagiato, è l'eco di una storia di cui sa ben poco perché quasi non se ne parla. La madre lavora come instancabilmente per mandare avanti la baracca, il padre, un individuo strano, sfuggente - nel vero senso della parola - è prodigo di paroloni ma del tutto inetto alla vita.

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E la sposa chiuse la porta

Non mi sposo, non mi sposo, non mi sposo!. Mancano poche ore al matrimonio, ma Marghi si è chiusa in camera e la sua decisione appare irrevocabile. Fuori dalla stanza, tutti cercano di capire cosa sia successo e provano a convincerla a uscire, senza ottenere risposta. Il fldanzato Mati e i suoi genitori, la madre Nadia, la vecchia nonna, il cugino Han - qualcuno di loro riuscirà a parlare al cuore della promessa sposa? E la sposa chiuse la porta è una commedia sulla precarietà delle relazioni, sulla libertà di scelta e l'ereditarietà del destino.

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La macchina della pace

Che cosa accadrebbe se una macchina potesse porre fine alla violenza nel mondo una volta per tutte? È l'alba del ventesimo secolo e l'umanità si trova sull'orlo della guerra, il conflitto sembra inevitabile, ma le moderne scoperte sull'elettromagnetismo suggeriscono prospettive insperate. Celal, giovane scrittore di romanzi erotici, scopre l'esistenza della macchina della pace grazie a una commedia scritta da Sahir Bey, un vecchio amico del padre. Attirato da Sahir e dalla talentuosa Céline, l'illustratrice dei suoi controversi romanzi, in un piano complesso e quanto mai assurdo per rovesciare i governi in carica ed eliminare la violenza dalla terra, Celal viaggerà tra Instanbul, Parigi e Belgrado nei panni di un ufficiale serbo e poi di un circense, per ritrovarsi coinvolto nell'insurrezione serba de 1903.

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Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza

Le lumache che vivono nel prato chiamato Paese del Dente di Leone, sotto la frondosa pianta del calicanto, sono abituate a condurre una vita lenta e silenziosa, a nascondersi dallo sguardo avido degli altri animali, e a chiamarsi tra loro semplicemente "lumaca". Una di loro, però, trova ingiusto non avere un nome, e soprattutto è curiosa di scoprire le ragioni della lentezza. Per questo, nonostante la disapprovazione delle compagne, intraprende un viaggio che la porterà a conoscere un gufo malinconico e una saggia tartaruga, a comprendere il valore della memoria e la vera natura del coraggio, e a guidare le compagne in un'avventura ardita verso la libertà. Illustratore: Simona Mulazzani.

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Ingredienti per una vita di formidabili passioni

La scrittura, l'impegno politico, le amicizie, l'esilio, il viaggio: elementi indissolubilmente intrecciati nel racconto di una vita avventurosa e affascinante come quella di Luis Sepúlveda. Da quando, ragazzino, i primi amori lo inducono a trascurare la passione calcistica e a coltivare quella per la poesia, Sepúlveda scopre che la letteratura che vale è quella che riesce a dar voce a chi non ha voce. Ripercorrendo una vocazione dalle molte sfaccettature, queste pagine intrecciano racconti di vicende personali, storie di lavoratori e delle loro lotte, grida di dolore per lo sfruttamento criminoso dell'ambiente, riflessioni sferzanti sulla crisi economica che ha investito l'Europa e rievocazioni di momenti condivisi con amici e "maestri" tra gli altri Neruda, Saramago, Tonino Guerra.

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Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico

Monaco. Max è cresciuto insieme al suo gatto Mix. È un legame profondo, quasi simbiotico. Max, raggiunta l'indipendenza dalla casa paterna, va a vivere da solo, portandosi dietro l'amato gatto. Il suo lavoro, purtroppo, lo porta spesso fuori casa e Mix, che sta invecchiando e sta perdendo la vista, è costretto a passare lunghe giornate in solitudine. Ma un giorno sente provenire dei rumori dalla dispensa di casa e intuisce che lì si nasconde un topo... Un'altra grande storia di amicizia nella differenza, questa è la magia di Luis Sepúlveda.

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Le rose di Atacama

Il viaggio, il vagabondaggio per il mondo, è qui che si collocano le storie raccolte in questo libro. Lo scrittore narra le vicende di personaggi anonimi e marginali incontrati per il mondo, uomini e donne che hanno in comune l'aver fatto della propria vita una forma di resistenza. Un amico cileno che ha diretto la rivista Analisis, prima barricata della lotta contro Pinochet. Un cantante che ha partecipato alla Primavera di Praga. Un cameraman olandese ucciso dall'esercito del Salvador. Uomini che non hanno mai sperato di uscire dai margini, ma che per una volta sono affiorati, con le loro storie, dal buio dell'oblio. Come le rose che, in un solo giorno dell'anno, ricoprono il deserto di Atacama.

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Patagonia express

Il diario di viaggio di Sepúlveda in Patagonia e nella Terra del Fuoco: riflessioni, racconti, leggende e incontri che s'intrecciano nel maestoso scenario del Sud del mondo, dove l'avventura non solo è ancora possibile, ma è la più elementare forma di vita. Il vecchio Eznaola, che naviga senza sosta per i canali cercando un vascello fantasma; i gauchos che ogni anno organizzano il "campionato di bugie" della Patagonia; l'aviatore Palacios e lo scienziato Kucimavic; Bruce Chatwin, Butch Cassidy e Sundance Kid... una serie di personaggi eccezionali sullo sfondo di un eccezionale paesaggio.

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La frontiera scomparsa

In America Latina è scomparsa una frontiera che portava nei territori della felicità. Benché non comparisse su alcuna cartina, una volta chiunque sapeva come trovarla. Poi sono giunti tempi terribili, e la strada si è fatta un labirinto senza uscita. Ma c'è un giovane che non è ancora stanco di cercare quella frontiera scomparsa, e con essa le proprie radici, che affondano lontano, nel villaggio andaluso da cui il nonno anarchico è fuggito agli inizi del secolo per difendere il suo amore per la libertà. Il giovane ha uno zaino in spalla e tutto il tempo del mondo a disposizione. Ha pagato cari i suoi sogni, ha conosciuto il carcere, la tortura e l'esilio, ma non poteva tradire la promessa fatta da bambino al nonno, in Cile, di visitare il paese di utopia.

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Il mondo alla fine del mondo

Il 16 giugno 1988 un inquietante messaggio proveniente dal Cile approda in un’agenzia giornalistica di Amburgo legata a Greenpeace: la nave officina giapponese Nishin Maru, comandata dal capitano Tanifuji ,ha subito gravi danni in acque magellaniche;si registra la perdita di diciotto marinai, insieme a un numero imprecisato di feriti. È l’inizio dell’avventura. Il protagonista,un giornalista cileno esule dal suo paese per motivi politici, grazie a febbrili ricerche e ingegnose congetture giunge alla conclusione che il Nishin Maru stava praticando illegalmente, e del tutto impunito, la caccia alle balene nei mari australi. Una giovane attivista di Greenpeace, inoltre, lo mette in contatto telefonico con un misterioso personaggio, il capitano Jorge Nilssen, che di tutta la faccenda sa senz’altro qualcosa in più...

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Un uomo felice

A trent’anni dalla sua morte arriva anche in Italia la prima raccolta del lavoro del grande poeta cinese Hai Zi. La sua lirica senza tempo affonda le radici nella tradizione poetica cinese e si rivela al contempo incredibilmente attuale. Forse a causa della sua intrinseca dicotomia ha faticato, e fatica ancora, a trovare una collocazione univoca nonostante il grande successo di pubblico che lo ha portato a essere in Cina tra gli autori best seller di tutti i tempi. Prima della sua morte i lavori di Hai Zi erano pressoché sconosciuti, è solo in seguito al suo suicidio, avvenuto quando il poeta aveva solo 25 anni, che il culto attorno alle poesie e alla vita/morte del loro autore inizia a svilupparsi. Parallelamente cresce anche l’interesse accademico per il lavoro svolto da questo giovanissimo poeta che sviluppa la sua consistente produzione nell’arco di soli 6 anni. 

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Ogni volta che ti picchio

India dei giorni nostri. Lei è una scrittrice, una poetessa, una giovane attivista dal passato tormentoso e il cuore spezzato. Lui è un docente universitario, un ex guerrigliero maoista, un uomo che, parlando della rivoluzione, sembra più intenso di qualsiasi poesia, più commovente di qualsiasi bellezza. Si conoscono, si innamorano, decidono in fretta di sposarsi. La coppia si trasferisce in una lontana città costiera dell’India, senza vincoli né programmi, pronta a un salto nel vuoto che li vedrà protagonisti insieme.

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Perle alla luce del giorno

Una giovane donna soldato viene assegnata come insegnante in una classe difficile ed è costretta a scappare in lacrime. Una pediatra canadese ritorna nel suo povero villaggio natale in Israele per organizzare un centro per bambini autistici. A Gerusalemme una donna ultra-ortodossa visita il figlio omosessuale nell’ospedale dov’è in fin di vita, dopo anni di lontananza. Un bambino russo che ha perso i genitori riesce a sopravvivere nelle strade di Tel Aviv. Una turista israeliana va alla ricerca in Italia della donna Rom che l’aveva salvata ad Auschwitz.

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La banalità dell’amore

La pièce è incentrata sull’amore tra Hannah Arendt e Martin Heidegger, l’azione si svolge in due luoghi diversi, con salti di tempo e di spazio. Il primo luogo è l’interno della baita di Raphael Mendelsohn, un caro amico (fittizio) di Hannah ai tempi dell’università, innamorato di lei ma non ricambiato. Il secondo luogo è il soggiorno dell’appartamento di New York dell’ormai anziana professoressa Hannah Arendt.

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