Il messaggero


Da sabato 16 a venerdì 22 marzo 2024 la Biblioteca Casa del Parco, in via della Pineta Sacchetti 78, ospita un ciclo Donna Vita Libertà, una serie di iniziative per informare e agire sulla situazione femminile attuale e per rendere omaggio alle donne iraniane. Gli incontri culturali si apriranno nella giornata del 16 marzo dalle ore 11 con l'inaugurazione della mostra d'arte visiva "Donna Vita Libertà", la mostra fotografica "Una donna così" e l'esposizione dell'opera del gruppo "Ricamo nel cuore". Ci sarà inoltre l'esibizione musicale a cura della scuola di musica Pentalpha Club. All'interno il programma completo, che a partire dal 20 marzo include i festeggiamenti per il Nowzuz, Capodanno persieno e altri incontri e laboratori dedicati all'Iran.
In occasione del Nowruz, Nawruz, Newroz (nella pronuncia dei vari territori in cui si festeggia), il Capodanno nella cultura afghana, curda e persiana, giovedì 21 marzo alle ore 17 la Biblioteca Enzo Tortora, in via Nicola Zabaglia, 27/b invita tutti i bambini dai 5 anni in su alle Letture dall’Iran e dall’Afghanistan. E' previsto anche un laboratorio di costruzione di aquiloni tipici della cultura afghana a cura di Sabera Yousefi e Morteza Khaleghi.
Verranno proposte alcune brevi letture in lingua italiana e la lettura in farsi di alcuni brani del libro "Pesciolino nero" dell'autore iraniano Samad Behrangi a cura degli alunni del Corso di persiano dell'associazione Negah: Antonella Pozzoni, Marina Russo e Paola Zanardi.
Nella sala eventi a partire dalle 17,30 si terranno anche alcune attività per adulti dedicate al Capodanno
Presso la Biblioteca Enzo Tortora in via Nicola Zabaglia, 27/b, parte Visioni tra le righe, il ciclo di incontri interculturali di approfondimento del linguaggio cinematografico che prende in esame i film tratti dai libri. Il prossimo appuntamento, previsto per martedì 14 maggio 2024 alle ore 17, è sul film "Il suo nome è Tsotsi" di Gavin Hood (2005, 94') tratto dal romanzo Tsotsi di Athol Fugard. Di seguito il programma completo.
Pubblicato nel 1952 ̶ a un anno dal colpo di stato che rovesciò il primo ministro Mossadeq, che aveva nazionalizzato il petrolio iraniano ̶ Cheshmhayash (I suoi occhi), generalmente considerato una pietra miliare nello sviluppo della narrativa persiana moderna, è il romanzo con cui Bozorg ‘Alavi conclude, e consacra, la sua troppo breve carriera letteraria. La storia ruota attorno al dipinto di una donna sconosciuta intitolato I suoi occhi e il narratore assume il ruolo di detective alla ricerca di una verità da scoprire: gli occhi sono di Farangis, donna affascinante e complessa di famiglia aristocratica, che nel corso del romanzo svela il suo particolare rapporto con Makan, il famoso artista che l’ha dipinta e figura chiave dell’opposizione clandestina a Reza Shah.
In queste nove storie, potenti e stranianti, Sadeq Hedayat dipinge l’umanità che anima le strade di Teheran – il droghiere, il macellaio, la sala da tè, il cambiavalute, l’imam, la corte del califfo – così come quella che s’incontra nei vicoli di Le Havre. Protagonista è un’anima solitaria e randagia alla deriva, in una esistenza che non le appartiene, alla ricerca di un senso ai torti subiti, alle lusinghe della vita da cui si sente irretita e respinta. Una narrazione seducente che trascina il lettore in un’atmosfera vertiginosa, a tratti grottesca, fosca, mescolando sapientemente la tradizione persiana con la cultura europea, soprattutto francese, con uno stile che coniuga surrealismo, oniricità e magia.
Giovedì 27 maggio 2021 alle 18 sulla pagina Facebook di Griot si tiene online la presentazione de Il randagio e altri racconti di Sadeq Hedayat. Partecipano Simone Cristoforetti, docente di Storia dei Paesi islamici all’Università Ca’ Foscari di Venezia, e Giorgio Fontana, scrittore.
Per il Maggio dei Libri, la Casa Editrice Fuorilinea organizza la rubrica Iranian Talks: quattro colloqui con gli autori assegnatari del bando del Ministero degli Affari Esteri per la Divulgazione del libro italiano all’estero vinto dalla nostra Casa Editrice. Il prossimo appuntamento è venerdì 21 maggio 2021 alle ore 18:30 con Tutto è possibile a Roma. Relatori: Maurizio Carletti - Autore del romanzo, Massud Hatami - Mediatore culturale e traduttore), Antonello Sacchetti - Esperto Iranian affairs, Franco Esposito Soekardi - Editore. Dialogano a proposito di Rollback – Nessuna notte è infinita.
Mercoledì 21 aprile 2021 alle ore 19 su In occasione della Giornata Nazionale di Sa'di, uno dei sommi poeti persiani viene trasmesso in diretta streaming su Facebook, in collaborazione con l'Istituto Culturale dell'Iran a Roma, l'evento Il giardino delle rose. Intervengono: il Dott. Mohammad Taghi Amini - Direttore dell'Istituto Culturale dell'Iran a Roma, la Prof.ssa Daniela Meneghini - Docente di lingua e letteratura Persiana, Università Ca' Foscari Venezia e il Prof. Domenico Ingenito - Docente di lingua e letteratura Persiana, Università UCLA.
La poesia di Ahmad Shāmlu esplora i solchi più profondi della continua e spesso amara metamorfosi politico-culturale che traccia e contraddistingue il cammino della storia contemporanea dell’Iran. La sua costante e decisiva presenza nel panorama artistico del paese fa della sua eredità letteraria una testimonianza ricca e appassionata dai molteplici strati interpretativi. Una voce distinta che fissa in un inno- vativo e multicolore linguaggio poetico le grandi trasformazioni della sua terra e del suo tempo.
Oriental Bookclub - incontri letterari invita al ciclo di incontri letterari online sulla propria pagina facebook, dedicati all'Iran organizzati in collaborazione con la Prof.ssa Chiara Barbati (Studi Iranici - Università di Pisa) e Ponte33. ospiti i traduttori dei volumi presentati, Mario Vitalone e Giacomo Longhi. Il prossimo appuntamento è previsto per mercoledì 16 giugno 2021 ore 19:30 con la presentazione del libro L'ariete di Mehdi Asadzadeh.
Le presentazioni sono in diretta facebook, gratuite e aperte a tutti.
Mercoledì 31 marzo 2021 alle ore 18 la Libreria Nuova Europa presenta in diretta streaming La luce di Akbar. Il romanzo dell'Impero Moghul di Navid Carucci. Interviene con l'autore Paolo Di Paolo.
Ilam, Kurdistan iraniano. Dopo le intimidazioni e l’arresto di alcuni giornalisti, Behrouz Boochani raggiunge clandestinamente l’Indonesia e da lì l’Australia, dove vuole chiedere lo status di rifugiato politico. Intercettato dalle forze militari australiane, viene confinato nel centro di detenzione per immigrati irregolari di Manus Island in Papua Nuova Guinea. Qui ha iniziato un’intensa campagna di denuncia della politica anti-migratoria e delle umiliazioni cui vengono sottoposti i rifugiati: articoli, documentari e questo libro, digitato in farsi su un cellulare e mandato a Omid Tofighian che lo ha tradotto in inglese.
Iran 1979. La famiglia di Bahar, un’eccentrica dinastia di mistici, poeti e filosofi, fugge da Teheran allo scoppio della Rivoluzione. Segnata da un terribile lutto – a raccontare la storia è il fantasma di Bahar stessa, arsa viva in un rogo in una sommossa –, si rifugia tra i boschi del Mazandaran, lontano da uomini e strade. Lo sperduto villaggio di Razan, immacolato e selvaggio, li accoglie all’ombra delle sue foreste millenarie, popolate da spettri e prodigi, vecchie leggende, le rovine di un antico tempio zoroastriano.
“In un caldo giorno d’estate, precisamente il 13 di agosto alle tre meno un quarto del pomeriggio, scoprii di essermi innamorato.” Tutto comincia da un amore, dunque, l’amore che un ragazzo di tredici anni scopre all’improvviso di provare per la dolcen cugina Leili. Ed è l’Iran il teatro di questo sentimento, negli anni della seconda guerra mondiale e nel pieno dell’influenza che gli inglesi esercitano nel paese. Peccato che Leili sia promessa a un altro cugino e, ancor più grave, è la figlia di un vecchio zio che millantando un passato da patriota combattente si è guadagnato il soprannome di “Caro Zio Napoleone”.