Ilam, Kurdistan iraniano. Dopo le intimidazioni e l’arresto di alcuni giornalisti, Behrouz Boochani raggiunge clandestinamente l’Indonesia e da lì l’Australia, dove vuole chiedere lo status di rifugiato politico. Intercettato dalle forze militari australiane, viene confinato nel centro di detenzione per immigrati irregolari di Manus Island in Papua Nuova Guinea. Qui ha iniziato un’intensa campagna di denuncia della politica anti-migratoria e delle umiliazioni cui vengono sottoposti i rifugiati: articoli, documentari e questo libro, digitato in farsi su un cellulare e mandato a Omid Tofighian che lo ha tradotto in inglese.
Behrouz Boochani
Behrouz Boochani, 35 anni, ha un master in scienze politiche e geopolitica. Giornalista, poeta e documentarista curdo iraniano, ha cofondato la rivista curda “Werya”, cosa che gli è costata la messa al bando da parte del regime. Boochani è Membro Onorario di PEN International; nel 2017 ha vinto il premio di Amnesty International Australia, per i suoi articoli sui diritti umani dei rifugiati. Ha diretto con Arash Kamali Sarvestani il lungometraggio Chauka, Please Tell Us the Time (2017); ha collaborato con Nazanin Sahamizadeh’s nella scrittura dello spettacolo teatrale Manus. È ricercatore non residente al Sydney Asia Pacific Migration Centre (SAPMiC) dell’Università di Sydney.
Pubblica regolarmente sul Guardian, Huffington Post, The Financial Times e The Sydney Morning Herald.