Elham è l’avvenente segretaria di un uomo d’affari della Repubblica Islamica. È abituata a essere compiacente e carina, a venire considerata solo per il suo aspetto e a ricevere ordini, anche da se stessa. Ma quando il capo le rivela che suo padre, di cui si sono perse le tracce da venticinque anni, è vivo e abita in Svezia, la maschera da bambola crolla e riaffiora la bambina cresciuta in un covo di comunisti durante gli anni della rivoluzione. È stata lei a denunciare la famiglia con le foto che i pasdaran avevano trovato nel suo quaderno? O qualcuno si è servito di lei per far saltare la copertura dei genitori e porre fine alla lotta politica che li stava portando alla rovina?
Mahsa Mohebali
Mahsa Mohebali è una delle voci più interessanti della letteratura iraniana contemporanea. Nata nel 1972 a Tehran, città in cui vive, si è laureata in discipline della musica. Ha vinto due volte il prestigioso premio letterario Golshiri per la raccolta L’amore a piè di pagina (2004) e il romanzo Non ti preoccupare (2008), in cui racconta le avventure di una ragazza tossicodipendente in una Tehran minacciata da un terremoto. Entrambe le opere sono state adattate per il teatro e rappresentate in Iran. Nel 2013 è stata ospite dell’International Writing Program dell’Università.
Non ti preoccupare
Quando Tehran si sveglia minacciata da un imminente terremoto, tutti cercano di darsela a gambe. O quasi. Per la giovane Shadi l’unica priorità sembra essere la scorta di oppio sul punto di finire. E poi c’è Ashkan, che con un sms l’avverte di aver tentato per l’ennesima volta il suicidio. C’è nonna Moluk, che ha l’Alzheimer, ha trafugato i vestiti militari di suo nipote Arash e non si sa dove si sia cacciata. Tra gli strilli della madre e le intimazioni del fratello, Shadi sgattaiola fuori casa per correre da Ashkan e, soprattutto, cercare gli amici spacciatori. Ma la città si è messa a ballare la danza del ventre e la giornata le riserverà molto altro.