Questa ricerca etnografica condotta da un antropologo iraniano sulla natura non solo fisica ma anche immaginaria dei confini prende le mosse da un'esperienza di migrazione illegale vissuta in prima persona. Così l'auto-narrazione si coniuga alla scrittura etnografica in un'indagine a tutto campo sull'attuale regime delle frontiere e sui concetti chiave di cittadinanza, Stato-nazione, diritti, disuguaglianza. Nell'investigare quel «feticismo dei confini» che contrassegna la nostra epoca, Khosravi si muove nel tempo e nello spazio, mettendo insieme le riflessioni sul tema di autori come Kafka, Benjamin e Arendt con l'analisi dei flussi migratori in atto, o meglio dei suoi protagonisti clandestini, trafficanti di esseri umani compresi.
Shahram Khosravi
Shahram Khosravi, iraniano, è oggi professore di antropologia sociale all’Università di Stoccolma. Autore di vari saggi etnografici, tra cui Young and Defiant in Tehran, University of Pennsylvania Press (2008); Precarious Lives: Waiting and Hope in Iran, University of Pennsylvania Press (2017) e After Deportation: Ethnographic Perspectives, Palgrave (2017), ha anche pubblicato alcune opere di narrativa, oltre a collaborare regolarmente con alcune testate svedesi.