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L’autunno, qui, è magico e immenso

Golan Haji attraverso le sue poesie riesce con analogie, similitudini, ellissi prodigiose e urticanti paradossi a descrivere la guerra, la bellezza, il sangue e l’amore. Della guerra le punte delle lance che trasformano il corpo della terra in contundente. Della bellezza lo sguardo di bambino che lievita nella poesia di luoghi magici e il desiderio nascosto dietro la spalla e sotto le ciglia. Dell'orrore, violenze e paure, gli effetti collaterali, l'abbandono e il sudario di silenzio che tutto ricopre.

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Il disco rotto. 33 rivoluzioni

Il disco rotto. 33 rivoluzioni è il romanzo inedito che Canek cominciò a scrivere in Francia nel 2007 e terminò in Messico nel 2014. Il libro è pubblicato contemporaneamente in Europa, Sud America, Asia e Nord America. Il protagonista è un cubano nero, figlio di una coppia che aveva aderito entusiasticamente alla rivoluzione. Separato dalla moglie, si consola come può con una russa vicina di casa e scopre il piacere della lettura, che poco a poco lo aiuta ad aprire gli occhi e a misurare la distanza fra gli slogan del partito e la realtà che lo circonda.

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Giardini di consolazione

Dagli anni Venti agli anni Cinquanta del secolo scorso l’Iran, paese fortemente tradizionalista e con un impressionante tasso di analfabetismo, conosce un periodo di modernizzazione poco noto a noi occidentali. Il primo motore di questa apertura alla modernità è Reza Khan, diventato scià grazie a un colpo di Stato che limita il potere temporale dei religiosi, istituisce l’istruzione obbligatoria aprendo scuole in maniera capillare, e proibisce l’uso del chador.

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L’italiano

In un’epoca di grandi tensioni e cambiamenti politici e sociali, nella Tunisia a cavallo tra gli anni Ottanta e i Novanta, la storia di un amore e di un sogno rivoluzionario destinati a soccombere. Ambientato a Tunisi negli anni tra la fine della presidenza di Bourguiba, nel 1987, e l’inizio del regime di Ben Ali, L’Italiano è un intenso e compiuto affresco della storia recente tunisina, che fa da sfondo alle vicende individuali del protagonista Abdel Nasser, detto “l’Italiano”, spirito libero e ribelle fin dalla prima adolescenza, leader del movimento studentesco a capo di un’organizzazione di estrema sinistra durante gli anni dell’università, poi giornalista affermato per un’importante testata governativa. 

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Scrittore e assassino

In questo noir letterario dall'atmosfera enigmatica, uno scrittore senza nome capita in una piccola cittadina e si trova implicato in un mistero dai risvolti esistenziali. Uno scrittore amante delle donne che ha vissuto tutta la sua vita in città, si ritira in una assolata cittadina turca. Invece della calma e della pace che cercava, si troverà immerso in un mondo di sospetti, paranoie e violenze.

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Sergio Y. va in America

Armando, un rinomato psicologo di San Paolo, è alla fine di una lunga e illustre carriera. Sebbene restio, accetta di seguire un ultimo paziente: Sergio, il figlio adolescente di un facoltoso imprenditore brasiliano. Sergio è inquieto e i suoi genitori sono preoccupati. Eppure dopo poche sedute il ragazzo decide di interrompere bruscamente la terapia, in seguito a un viaggio a New York: dice infatti di aver trovato la strada per essere felice e di volerla perseguire da solo.

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Il viaggio di Tsomo

Intriso di sfumature autobiografiche, Il viaggio di Tsomo è la storia di una bambina che abbandona il proprio villaggio, nascosto tra le alte montagne del Buthan e ancora legato a una cultura tradizionale, per aprirsi una finestra sul mondo. Tsomo, desiderosa di studiare e apprendere la religione buddista, lascia la casa paterna per intraprendere un viaggio di emancipazione di oltre mezzo secolo che la porterà fino alle grandi e popolose città dell’India del Nord

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E se fossi morto?

Il romanzo è una lunga testimonianza sulla Siria contemporanea, dal suo esordio sull’onda delle rivoluzioni tunisina, egiziana e yemenita, al suo progressivo sgretolarsi sotto la duplice onda d’urto della macchina repressiva del potere e degli interventi stranieri.
Un mattino l’autore-protagonista viene svegliato da una strana telefonata, un’amica gli comunica che un giovane dal nome Mohammed Dibo è stato ucciso nella città di Duma, lo strano caso di omonimia lo costringe ad indagare e a ripercorrere i dolorosi anni siriani dal 2011 a oggi, facendone un’opera di stretta attualità.

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Violenza e islam

Conosciamo tutti la follia di certi leader arabi, responsabili dei massacri dei loro popoli, e conosciamo il loro odio nei confronti delle libertà pubbliche. Ma oggi lo Stato islamico, invocando la legge della sharῑ‘a, ostenta una barbarie che supera ogni immaginazione. Il suo compito sarebbe quello di ripulire la terra dell’islam da tutto ciò che ne minaccia la purezza. E la condanna dell’alterità va di pari passo con la desolazione e la rovina.

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Quel che resta della vita

Per Hemda Horowitz è tempo di bilanci. Cos'è stato tutto? Qual era la cosa giusta da fare? Come sarà il resto della vita? Da un letto di ospedale, circondata dai due figli a cui ha dato un amore diseguale, la donna ripercorre i ricordi della propria esistenza, ma è il rapporto dell'anziana madre con Dina e Avner il vero cuore del romanzo: se con la figlia ha un legame faticoso e conflittuale, per il figlio prova una sorta di adorazione. Avner è un avvocato che combatte per i diritti delle minoranze, un uomo angosciato, frustrato sul lavoro, tormentato dalla propria inettitudine sentimentale. Dina cerca di essere una madre opposta a quella che ha avuto.

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Dolore

Iris – quarantacinque anni, sposata, con due figli – pensa di aver lasciato dietro di sé i due grandi traumi della sua vita: l’abbandono da parte del primo amore, Eitan, che l’ha portata giovanissima a desiderare la morte e, anni dopo, l’attentato di cui è stata vittima che l’ha portata tra la vita e la morte. Ma a distanza di dieci anni da quell’attentato, Iris non si aspetta il riaffiorare del dolore fisico, di quei ricordi terribili, ma soprattutto non si aspetta di rincontrare per caso Eitan.

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Impronte

Ziya sale in ascensore. Ha in mano le chiavi del suo appartamento, pronto a riconsegnarle perché ha deciso di allontanarsi dalla frenesia ripetitiva della città, di andar via dall’enorme centro urbano in cui trascorre le sue giornate, segnato dal terribile momento in cui un attacco terroristico gli ha portato via moglie e figlio. L’angoscia esistenziale non gli lascia tregua. Sono passati trenta lunghi anni dal servizio militare, ma solo ora ha deciso di accettare l’offerta del suo vecchio commilitone Kenan, che all’epoca gli aveva descritto con nostalgia e incanto il villaggio in cui era cresciuto e aveva vissuto.

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Il ponte del corno d’oro

Questo è il viaggio coraggioso di una viandante fra due mondi, una giovane turca che vuol fare l’attrice e non trova altro modo, per pagarsi la scuola di recitazione, che emigrare in Germania. È vergine, sprovveduta, non sa una parola di tedesco, ma è curiosa, caparbia, intelligente e decisa a farcela. La sua storia, intensa, dolcissima, divertente, è l’arguto racconto di una ragazza che rifiuta di mettere la testa a posto, della sua passione per il teatro, il cinema, la poesia, la politica, di un periodo incredibile vissuto tra Berlino e Istanbul alla fine degli anni sessanta.

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Incontro con Ulises Juárez Polanco

Mercoledì 7 settembre 2016 alle ore 17 presso l'aula 2 del Dipartimento di Studi Europei, americani e interculturali, Facoltà di Lettere e Filosofia, Sapienza Università di Roma, Piazzale Aldo Moro 5, si terrà l'incontro con Ulises Juárez Polanco, giovane scrittore nicaraguense che ha trascorso a Roma un anno presso la Residenza della Real Academia di Spagna. Nel corso dell'incontro verrà proiettato il documentario Me gustan los poemas y me gusta la vida, prodotto da Ulises Juárez Polanco, sull'uso della poesia nell'Ospedale Oncologico per bambini di Managua, in un progetto portato avanti da Ernesto Cardenal e da Claribel Alegria.

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L’ultimo treno per Istanbul

Selva è la figlia dell’ultimo pascià ottomano della Turchia e può avere qualunque uomo desideri. Eppure ha occhi solo per Rafael Alfandari, un ragazzo ebreo, figlio del medico di corte. Nonostante l’opposizione delle loro famiglie, che non vedono di buon occhio l’unione tra due mondi così diversi, i giovani amanti si sposano di nascosto e scappano a Parigi per farsi una nuova vita. Ma quando i nazisti occupano la Francia, la coppia in esilio imparerà sulla propria pelle che niente – né la guerra, né la politica, né la religione – può spezzare gli antichi legami di sangue.

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Oggetti smarriti

Il protagonista di questo pirotecnico romanzo si chiama Liu Yuejin, è emigrato a Pechino dalla provincia dello Henan, fa il cuoco nella mensa di un cantiere e cerca di raggranellare qualche soldo in più facendo la cresta sulla spesa. Il denaro non è mai abbastanza, anche perché Liu Yuejin deve mantenere il figlio, di cui ha voluto l’affidamento dopo che la moglie lo ha lasciato per mettersi con un suo ex compagno di scuola, commerciante di liquori contraffatti.

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Giallo zafferano

Volkan, Melike, Eylem, tre personaggi totalmente diversi, che si ritrovano loro malgrado a convergere l’uno nell’altra, spinti da una disperante solitudine che non lascia scampo. Tutti loro, pur provenendo da ambienti dissimili, recano in sé la  medesima aspirazione di raggiungere, un giorno, una felicità che pare a loro inesorabilmente preclusa, di ritrovare nell’Amore una qualche speranza. In una società che priva l’umanità di prospettive per il futuro, i tre si troveranno innanzi a un bivio, che segnerà inequivocabilmente il loro destino.

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Memoriale dell’amore

Sabato 4 giugno 2016 alle ore 18.30 alla Libreria Todo Modo, via Bellegra 46-48, verrà presentato il libro Memoriale dell'Amore di Zélia Gattai (ed. Nova Delphi). La serata fa parte degli eventi che, durante il 2016, vogliono festeggiare in Italia il Centenario della nascita della memorialista e scrittrice brasiliana, figlia e nipote di emigranti italiani. Zélia, inoltre, fu per tanti anni compagna di vita del grande scrittore brasiliano Jorge Amado. 

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Percorsi di scritture: ebraismo mondo

Giovedì 26 maggio 2016 alle ore 20,30 presso Il Pitigliani, via Arco de' Tolomei, si terrà il primo appuntamento di Percorsi di scritture: ebraismo mondo, progetto che vuole portare alla ribalta scrittori ebrei meno conosciuti al pubblico romano. Nel primo incontro Siegmund Ginzberg e Antonella Ottai conversano con Victor Magiar.

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Pablo.Quando le ferite si misurano con la vita

Erano le 7 di mattina e come ogni giorno preparavo la colazione. Talvolta, verso quell’ora, guardavo oltre la finestra della cucina che dava sulla stanza di mio fratello Pablo. In mezzo un cortile, come un immenso vuoto. Ma, quella mattina, mio fratello gridava con la sigaretta al becco frasi ricorrenti: «¿Por qué los militares les mataban a los hijos a las madres de Plaza de Mayo?» («Perché i militari uccidevano i figli alle madri di Plaza de Mayo?»). Ritornava là, di dove eravamo partiti.

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