Hasan Ali Toptaş
È uno dei più grandi scrittori turchi viventi, una delle pietre miliari della letteratura turca degli ultimi 25 anni. Nato nel 1958 a Çal e cresciuto a Buldan, dopo gli studi superiori ha frequentato la scuola di alta formazione per funzionari delle finanze. Oggi è funzionario del ministero a Sincan. Dopo la pubblicazione di diversi racconti e un primo romanzo, Hasan Ali Toptas, si è imposto all’attenzione internazionale con il romanzo Gölgesizler nel 1995, a cui sono seguiti tre raccolte di racconti e quattro romanzi, tra cui Uykularin Dogusu, che nel 2006 gli è valso il prestigioso Premio Orhan Kemal. Alcuni critici e teorici della letteratura lo hanno definito “il Kafka turco”. Con Impronte, primo suo testo in traduzione italiana, Toptas¸ conferma con intensità la sua eccellente qualità di scrittore, e nel 2013 si aggiudica il famoso Premio Sidat Semavi per la letteratura.
Impronte
Ziya sale in ascensore. Ha in mano le chiavi del suo appartamento, pronto a riconsegnarle perché ha deciso di allontanarsi dalla frenesia ripetitiva della città, di andar via dall’enorme centro urbano in cui trascorre le sue giornate, segnato dal terribile momento in cui un attacco terroristico gli ha portato via moglie e figlio. L’angoscia esistenziale non gli lascia tregua. Sono passati trenta lunghi anni dal servizio militare, ma solo ora ha deciso di accettare l’offerta del suo vecchio commilitone Kenan, che all’epoca gli aveva descritto con nostalgia e incanto il villaggio in cui era cresciuto e aveva vissuto.