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Il lato sbagliato del telescopio

Mina Simpson è una dottoressa di origine siriana che vive e lavora da molti anni negli Stati Uniti. Quando la sua amica Emma le chiede di raggiungerla con urgenza a Lesbo per collaborare con la sua ONG nell’emergenza rifugiati, decide di accettare. Una settimana lontana dai suoi impegni, da Chicago e dalla moglie, e l’occasione di fare qualcosa di buono per gli altri le paiono motivi sufficienti. Oltretutto da anni non è stata così vicina alla sua terra natale, ossia da quando ha deciso di non nascondere più la sua natura, e di andarsene per essere sé stessa, una donna nata in un corpo d’uomo.

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L’ultimo gioco di Banu

In un villaggio iraniano degli anni Ottanta c’è una ragazza che si affaccia alle soglie dell’adolescenza. Le prime tensioni interiori che accompagnano la sua crescita trovano eco nelle tensioni politiche del mondo là fuori, un mondo in divenire che nei piccoli centri di campagna non ha mai abbandonato tratti patriarcali e legati alla tradizione.

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La lotta è la mia vita

A distanza di un decennio dalla morte di Nelson Mandela, l’immagine del primo Presidente del Sudafrica multirazziale e Premio Nobel per la Pace rimane quella, spesso idealizzata, di un energico e pacato padre della Patria. Sulla lunga lotta per far uscire il paese dalle strettoie dello sviluppo separato, o apartheid, imposto dalla minoranza bianca tra il 1948 e il 1991, molto è stato scritto, e non sono mancate le critiche per l’azione di Mandela a favore di una crescente borghesia nera e di un sistema di potere più sostitutivo che trasformativo.

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Due vite, due donne

Nella città di Enugu negli anni '70, la giovane Nwabulu sogna di diventare una dattilografa, mentre sopporta le infinite faccende che le sono affidate dai suoi datori di lavoro. Fa la domestica dall'età di dieci anni, anche se alta, bella e innamorata del figlio di un uomo ricco. Istruita e privilegiata, Julie è invece una donna moderna. Vive da sola ed è felice di collezionare i gioielli d'oro che Eugene, innamorato, le porta, ma non ha intenzione di diventare la sua seconda moglie.

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I tuoi figli ovunque dispersi

Blanche è figlia di un uomo francese e di una donna ruandese tutsi. Miracolosamente scampata al genocidio dei tutsi nel 1994, vive in Francia. Il padre è scomparso. Nel 1997, quando torna in Ruanda per la prima volta dopo i massacri, Blanche si trova davanti uno spettacolo desolante, un paese devastato, ferite ancora aperte che stentano a rimarginarsi. La casa è stata saccheggiata. La madre è sopravvissuta in modo rocambolesco, ma è sconvolta, quasi non parla.

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Trasparenti

In un condominio fatiscente nella città angolana di Luanda le famiglie lavorano, ridono, fanno progetti e se la cavano. Al centro di tutto c’è il malinconico Odonato, nostalgico della terra della sua giovinezza e alla ricerca del figlio perduto. Mentre la sua speranza svanisce e la città cambia diventando irriconoscibile, la carne di Odonato diventa trasparente e il suo corpo sempre più senza peso. Accanto alla sua, diverse altre storie si intrecciano nella narrazione, andando dal tragico al comico, dal surreale al quotidiano, culminando in una rappresentazione della Luanda del prossimo futuro.

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Il buon dottore

Frank Eloff è medico, forse solo perché lo era anche suo padre. È sposato, ma solo perché sua moglie non ha ancora ottenuto il divorzio. Lavora presso un ospedale in rovina, privo di mezzi e persino di pazienti. Ma solo perché rimanda all’infinito la decisione di andarsene. Eppure in questa medioctità, tra compromessi e illusioni, rassegnazione e cinismo, Frank ha trovato un equilibrio.

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Piccolo manuale antirazzista e femminista

Dieci lezioni brevi per comprendere le origini del razzismo e combatterlo. Dalla necessità di riconoscere il privilegio bianco, alla violenza razziale, Djamila Ribeiro delinea un percorso di critica e consapevolezza, per offrire nuovi spunti di riflessione e nuovi strumenti a chi voglia approfondire la propria percezione del razzismo e assumersi la responsabilità di trasformare il presente.

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Un giorno senza fine. Storie dall’Ucraina in guerra

Il 24 febbraio 2022, la Federazione Russa invade l'Ucraina. All'improvviso l'Europa si risveglia in guerra. Si scontrano due Stati già in conflitto da otto anni, anche se tutti sembravano averlo dimenticato. Torna il fantasma della guerra fredda e il timore di un'escalation nucleare globale. La guerra viene subito raccontata in diretta da migliaia di giornalisti di tutto il mondo, ma l'opinione pubblica è travolta da analisi geopolitiche, violenti scontri di opinione e contrapposizioni ideologiche, che si concentrano più sull'opportunità dell'invio di armi e del sostegno a Kiev che sulla situazione sul campo e le sue conseguenze.

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Il faraone d’Olanda

L’egittologo olandese Herman Raven sta perdendo la memoria. Di una vita intera scandita da grandi imprese archeologiche ricorda solo un segreto: nella sua cantina, decorata ad arte come una tomba faraonica, nasconde un antico e inestimabile sarcofago, contenente la mummia della regina Merneith, che fu l’eletta di Thoth, il dio egizio della scrittura e della sapienza. Da anni Herman se ne prende cura amorevolmente insieme all’amico Abdolkarim, figlio di un restauratore di libri antichi del Cairo ed ex operaio in una ditta di lavatrici all’Aia, che nella sua casetta olandese sul canale ha ricreato un tipico orto del Nilo.

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Lo sguardo di uno sconosciuto

In un tempo sospeso tra sogno e ricordo, partiamo per un viaggio nel cuore dell’Africa e ci abbandoniamo al piacere di vagabondare. Da Dakar a Douala, da Bamako a Benin, da Khartum a Casablanca, in ogni nuova città Emmanuel Iduma raccoglie reliquie, souvenir, immagini per colmare le distanze e conservare i ricordi. Spille, portachiavi, cartoline. Ma soprattutto raccoglie incontri. Artisti, scultori, facchini, poliziotti, mendicanti, migranti, tassisti, su ognuno di loro lo sguardo del viaggiatore si posa per scattare una foto. Gli occhi mettono a fuoco, il dito preme, e nella memoria si imprimono gioia e sofferenza, speranza e nostalgia, i volti di un’umanità che trabocca di vita.

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Come alberi in cammino. Storie migranti

Antologia dei racconti finalisti del concorso DiMMi, Diari Multimediali Migranti 2021 (quinto volume pubblicato). Mahamadou esplora il mondo, la dittatura costringe María all’esilio, il sogno di Hosny è diventare parrucchiere, Franck scappa dalla famiglia del suo ragazzo, Alba Marina cerca le sue radici. Sedici voci sorprendenti nel coro di migliaia di donne e uomini che inseguono la libertà dei diritti. Sedici vite che puntano tutto sulla speranza di una Terra senza confini.

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Editore:Terre di Mezzo

Anno:2022

Autore:Mahamadou Ba | María Verónica Del Campo Casanueva | David Antonio Guiral | Dejen Hagos | Vichy Kalev Helvidia Boungou | The Lioness | Kelly Mishel Mantilla Pilco | Hosny Mahmoud Ahmed Marey | Charles Mensah | Franck Olivier Nogheu | Alba Marina Ospina Domínguez | Mohamed Rafia Boukhbiza | Klarisa Rexhepi | Nataliya Serbska | Gogbe Romaine Tia | Jasemina Zeqiraj

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Viva la musica!

Viva la musica! è un romanzo di culto, un invito a una festa senza fine e un omaggio al potere trasformativo della musica che da quasi cinquant’anni continua a conquistare intere generazioni di lettori. C’è una sorta di patto segreto con la morte nella storia di María del Carmen Huerta, la bella, tragica, «bionda, biondissima» protagonista del romanzo: va fiera dei suoi capelli, della sua giovinezza e della sua libertà, vorrebbe conoscere l’inglese per poter cantare i testi dei Rolling Stones, ama il rock e adora la salsa, Ricardo Ray e Bobby Cruz, i ragazzi e le ragazze, l’alcol e le droghe.

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Un lutto insolito

Yinka non c’è più. Quella sua figlia di una magrezza feroce, alta, bella, la stessa che da piccola passava ore a disegnare, concentrata in modo quasi innaturale sul foglio, è morta. Eppure Mojisola cosa sa davvero di lei, della donna che era diventata? Dopo che era andata via da Città del Capo, mesi prima, si erano sentite a malapena, telefonate brevi, le solite domande, le medesime risposte: «Sì, ho mangiato. Sì, ho fatto la spesa. Sì, mi copro bene. Il lavoro va bene. Io sto bene». Troppo poco per una madre.

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Tram 83

Il Tram 83 è il giardino delle delizie e l’allucinato epicentro della“Città-Paese”, capitale di un imprecisato ma riconoscibile stato africano: prostitute di ogni età, musicisti scalcagnati, turisti a scopo di lucro, minatori alcolizzati e faccendieri carichi di soldi sporchi, stranieri in cerca di fortuna e locali in cerca di un diversivo alla miseria si incrociano e rimescolano nel bar a luci rosse piú fornito – di bevande, divertimento e carne di cane – della città. È la frontiera africana, niente regole e l’imperativo categorico della sopravvivenza per tutti.

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Melma rosa

In una città portuale devastata da una peste misteriosa, una donna tenta di capire perché il suo mondo sta crollando. Un vento tossico avvelena le strade e costringe a chiudersi in casa o a fuggire, i supermercati si svuotano e la melma rosa prodotta con scarti animali è ormai l’unico alimento reperibile, ma c’è dell’altro: il collasso di tutti i suoi legami affettivi, l’incertezza, il peso dei ricordi.

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Il cercatore di tenebre

Lo psicologo forense Philip Taiwo è considerato in Nigeria uno dei più autorevoli esperti del comportamento e della violenza delle folle. È per questo che a lui si rivolge un importante manager nigeriano per indagare su un atroce fatto di cronaca che ha visto fra le vittime suo figlio: la tortura pubblica e l’omicidio di tre studenti universitari di Okriki da parte della folla.

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Otared. Tre stagioni all’inferno

Nel 2025, al Cairo, la sponda orientale del Nilo è occupata dalle forze armate di un'improbabile Repubblica dei Cavalieri di Malta, mentre sulla riva occidentale della città si organizza la resistenza all'invasore, sotto l'egida di ufficiali di polizia desiderosi non solo di scacciare l'occupante, ma anche di vendicare l'umiliazione del 2011. Il colonnello Ahmed Otared, appostato come cecchino sulla Torre del Cairo, è a capo di un corpo speciale infiltrato nella zona occupata.

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