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Non siamo rifugiati. Viaggio in un mondo di esodi

Agus Morales segue le orme degli esiliati della terra, dà voce a coloro che sono stati obbligati a fuggire. Viaggia alle origini del conflitto in Siria, Afghanistan, Pakistan, Repubblica Centrafricana e Sudan del Sud. Cammina con i centroamericani che attraversano il Messico e con i congolesi che fuggono dai gruppi armati. Si addentra sulle strade piú pericolose, segue i salvataggi nel Mediterraneo, conosce le umiliazioni che soffrono i rifugiati in Europa. E sbarca presso l’ultima frontiera, la piú dura e la piú difficile da attraversare: l’Occidente.

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Un sogno ai confini del mondo

Dopo un incidente, il canadese McLennan viene portato da uno sciamano con una slitta trainata dai cani attraverso la tundra coperta di ghiaccio, nella remota Siberia nordica. Al suo ritorno sulla costa la nave che avrebbe dovuto aspettarlo è stata da tempo igoiata dal mare.

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Quando le balene se ne vanno

Nella notte dei tempi il Grande Amore trasforma Reu-la-Balena in un uomo e lo dà in sposo a Nau. I loro primogeniti sono due balenotteri; dopo di loro nascondono dei bambini da cui hanno origine le genti della riva. Poi Reu muore mentre Nau rimane sulla terra a riprova della potenza del Grande Amore.

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Taccuini

I Taccuini comprendono due parti: Solo per Underwood (Leningrado 1967-1978) e Solo per IBM (New York 1979-1990). Sono miniature e frammenti in cui si fondono il racconto breve, l’aforisma, l’aneddoto, la parodia per ritrarre i personaggi che popolavano le giornate dell’autore e la storia del suo paese.

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La filiale

Nella Filiale Dovlatov racconta di un argomento sorprendente per chi conosce i suoi temi: l’amore. Nel 1981 a Los Angeles si tiene un convegno di scrittori emigrati sul Modello civile, culturale e spirituale della Russia del domani. Nella camera d’albergo dove dorme il protagonista, inviato di una radio di emigrati russi, bussa inattesa Tasja, l’amore dei vent’anni artistici di Leningrado, mai più rivista dai felici Sessanta.

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Vita e destino

 Il libro segue con ottocentesca, tolstojana generosità molteplici destini individuali spostandosi da Stalingrado (città doppia: simbolo di difesa e libertà contro la violenza nazista e insieme luogo-emblema dell’Urss staliniana) ai lager sovietici e ai mattatoi nazisti, da Mosca (le stanze del potere, le celle della Lubjanka) alla provincia russa.

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Tutto scorre


Vasilij Grossman scrisse questo libro, che è il suo testamento, fra il 1955 e il 1963. Come nel grandioso Vita e destino, non cambiò molto dello stile scabro e aspro che lo aveva reso celebre fra gli scrittori del realismo socialista, ma vi infuse l'inconfondibile tono della verità. 

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Fuga dall’Egitto. Inchiesta sulla diaspora del dopo-golpe

Un'inchiesta all'interno della nuova diaspora egiziana, composta dagli esuli di ultimissima generazione. Giornalisti, sindacalisti, artisti, medici, poeti, politici e attivisti per i diritti umani scappati dal loro Paese quando, dopo íl golpe dell'estate del 2013, i militari sono tornati al potere.

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Il paese che era la nostra casa. Racconto della Siria

Nel 2011, poco dopo l'inizio della primavera araba, Alia Malek torna in Siria, il paese d'origine dei suoi genitori, che l'avevano lasciato prima che lei nascesse per trasferirsi in America e sfuggire così al regime di Assad. Nonostante le rivolte e la repressione, si respira ancora un clima di speranza, l'illusione di un cambiamento, tanto che Alia decide di restaurare la casa della nonna e restituirla al suo antico splendore. Questo libro è un tuffo nel passato, reso necessario non solo dalle emozioni personali, ma dal desiderio di raccontare a chi non sa - e sono moltissimi - che cos'è davvero la Siria e quali sono stati i passaggi fondamentali della sua storia nazionale più recente.

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Molti nomi ha l’esilio

Molti sono i modi in cui possiamo declinare la parola “esilio”. Esilio è essere costretti ad abbandonare la propria terra, la propria casa, i luoghi cari e gli affetti, le tradizioni, la lingua; esilio è il confino, la perdita delle libertà personali; esilio è la lontananza da un luogo amato e rimpianto, la perdita di una persona cara, la sua assenza, la separazione; la rinuncia a qualcosa a cui si teneva, a uno stato di grazia, che si è dovuto abbandonare, a una parte di noi che non ci appartiene più; esilio è il distacco, l’allontanamento da una società, da un mondo nel quale non ci si riconosce più. Esilio è tagliare con la propria storia, con il proprio passato. Esilio è guardarsi dentro, scoprire la propria fragilità e, a volte, trasformarla in forza.

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Il sangue delle parole

Raccolta poetica. Leggere, rileggere i versi di Cheikh Tidiane Gaye porta a riflettere sulla condizione di profonda ingiustizia che si vive perché la realtà è ancora tutta infestata di razzismo, di pregiudizio; né la storia ha ancora portato al pieno riscatto di tutte quelle popolazioni che per secoli sono state sottomesse, depauperate, deprivate della loro ricchezza. (Dalla prefazione di Raffaele Taddeo).

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Oh, Marat!

I caucasici, quelli specialmente delle terre che si affacciano sui mari del Sud dell'Unione Sovietica - i luoghi attorno cui autobiograficamente orbita l'opera satirica di Fazil' Iskander, compreso questo racconto - credono di godere la fama di virilità che anche i siciliani (almeno nell'oleografia) credono di godere: instancabili amatori, cacciatori irresistibili di avventure.

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L’energia della vergogna

Diventare grandi è difficile. Diventare grandi in un villaggio della provincia russa prima e durante la Seconda guerra mondiale lo è ancora di più. Tra le incongruenze delle imposizioni statali, le purghe staliniane e lo sguardo frettoloso di un mondo adulto preso da problemi incommensurabili, un ragazzino non ha altri strumenti che le proprie emozioni - oltre, naturalmente, al proprio ingegno, ironia e forza di volontà - per crescere e trasformare la debolezza in energia.

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La presa di Izmail

Un avvocato, voce narrante, oratore instancabile e mutevole che conferisce al racconto un andamento da istruttoria processuale, attraversa la Russia dalla capitale alle sperdute province: un viaggio geografico, storico e temporale che lo porterà a percorrere le miserie, le glorie e i dilemmi del suo popolo.

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