Un interprete traduce storie di profughi in un ufficio statale svizzero. È lui il filo invisibile che lega le molte trame del romanzo: l’asettico verbale, i ricordi di una famosa cantante, la cronaca di una coppia in crisi, la corrispondenza tra padre e figlio, le letture erudite appuntate sulla pagina in costruzione.
Capelvenere

