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Capelvenere

Un interprete traduce storie di profughi in un ufficio statale svizzero. È lui il filo invisibile che lega le molte trame del romanzo: l’asettico verbale, i ricordi di una famosa cantante, la cronaca di una coppia in crisi, la corrispondenza tra padre e figlio, le letture erudite appuntate sulla pagina in costruzione.

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La giornata di un Opričnik

Il romanzo di Vladimir Sorokin si svolge nell’anno 2027 in una Russia fittizia. Racconta un giorno della vita di un Opričnik. E’ un riferimento a una setta creata da Ivan il Terribile nel 1565 con lo scopo di eliminare i suoi nemici spesso ricorrendo a mezzi brutali e cruenti. Nel mondo raccontato da Sorokin gli eccessi dell’impero di Ivan il Terribile e della Russia di Putin sono ampliati e resi nei più fantasiosi ed orrendi dei modi. Nessun dettaglio ci è risparmiato.

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La coda

Pubblicato per la prima volta alla fine degli anni Ottanta dopo essere circolato clandestinamente fra gli intellettuali, il romanzo di Vladimir Sorokin descrive una situazione tipica delle città sovietiche, ovvero la coda che si formava endemicamente di fronte ai negozi, espressione di un tratto patologico di quella società.

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Stelle tardive

Le poesie raccolte nel presente volume, unitamente alle prose di narrativa autobiografica e di meditazione sul senso del poetare che lo concludono, restituiscono un ritratto dinamico dell’autore attraverso tutte le fasi della sua produzione. Ad ogni pagina, anche aprendo a caso, si celebra l’incontro con qualcosa come un monile o una pietra preziosa.

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In quel cortile di Mosca


Le protagoniste dei racconti di Ljudmila Ulickaja possiedono una personalità forte e vivono delle vite uniche. Sono immerse nella realtà storica, nella concretezza di biografie una diversa dall'altra. Come Sonja, nell'omonimo romanzo breve che ha fatto conoscere Ulickaja in Italia; come Buchara, Ljalja, Bron'ka, Gulja, Genele, Zinaida, i bellissimi personaggi femminili di questo libro.

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Russian Attack

Da molti anni in Russia si combatte una guerra segreta: è quella tra la cultura e il potere. Nel loro paese gli autori delle opere raccolte in questa antologia sono considerati scomodi: accusati spesso di pornografia, di estremismo, di tradimento dello spirito russo, hanno subito pressioni e censure, sono stati al centro di campagne diffamatorie e di condanne che riecheggiano tristemente il destino riservato ad altri scrittori d'eccezione come Solženicyn e Pasternak.

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Zona industriale

Finalmente in Italia l’autobiografia di Eduard Limonov, l’intellettuale dissidente divenuto celebre presso il grande pubblico grazie al best-seller di Emanuel Carrère dedicato alla sua vita e pubblicato in Italia da Adelphi nel 2014. Un romanzo moderno, così lo definisce l’autore, che attraversa gli episodi più rilevanti della propria vita, avvenuti prevalentemente dopo la sua scarcerazione, nel 2003.

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Vecchio giardino, vecchio amore

Nell'andirivieni interiore da un vecchio giardino a un vecchio amore, si dispiegano questi ventitré racconti di Tezer Özlü, la "principessa nostalgica della letteratura turca", qui tradotti per la prima volta in italiano. È una prosa brusca, quella di Tezer Özlü, intrisa di lirica, fatta di accostamenti ardui e brucianti, quadri di parole in cui si legge la Turchia tra i primi anni Quaranta e i tardi Ottanta, percorrendo amori e ospedali psichiatrici, immaginazione e realtà, esaltazioni e dolori, memoria e presente.

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Le fredde notti dell’infanzia

Tezer Ozlu (1942 - 1986) è voce acuta delle letteratura turca contemporanea, impegnata all'assegnazione di un posto narrativo al proprio corpo. Tezer, stretta tra abbracci casuali e camicie di forza, riscatta la riscrittura del proprio destino nella ricerca di un amore che raggiunga l'infinito e traghetti la vita verso il futuro, nel calore ritrovato che riscalda le freddi notte dell'infanzia.

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Il trionfo della metafisica

Eduard Limonov non è mai stato un bravo ragazzo: scrittore di culto, guerrafondaio ribelle, dissidente sdegnato, fondatore del Partito nazionalbolscevico, più volte arrestato. Visceralmente avverso a ogni pregiudizio, radica le sue azioni e i suoi pensieri in una personalissima visione del mondo e del destino dell'umanità. In questo libro, l'autore racconta i mesi trascorsi all'interno della colonia penale n° 13 nelle steppe della regione di Saratov. Al lager Limonov era arrivato all'inizio del maggio 2003 dopo due anni di prigione.

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Il bibliotecario

Dopo il crepuscolo dell'impero sovietico, l'opera di Dmitrij Gromov, conosce un'impressionante fortuna postuma fino a divenire oggetto di autentico culto e venerazione. La spasmodica ricerca e conservazione di questi ormai rari tesori testuali genera una serie di faide e conflitti cruenti tra contrapposte fazioni di adepti riuniti intorno a organizzazioni paramilitari denominate Biblioteche. Tra gli iniziati i Libri ricevono un nuovo titolo in base al mistero che sono in grado di svelare: il Libro della Forza (che rende invincibili), il Libro del Potere, il Libro dell'Ira, il Libro della Sopportazione (che rende insensibili), il Libro della Gioia (che rende euforici), e il Libro della Memoria (che evoca ricordi felici).

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Poesie

Nella vita e nell'arte la Cvetaeva aspirò sempre, impetuosamente, avidamente, quasi rapacemente, alla finezza e alla perfezione: e nell'inseguirle si spinse molto in avanti, sorpassò tutti. Oltre al poco che ci è noto, essa ha scritto una quantità di cose che da noi sono ancora sconosciute: opere immense, tempestose...

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Conversazioni

Come nasce la poesia? Di quale misterioso lavoro è l'esito? E qual è il suo compito? Chiunque si sia posto, almeno una volta, domande del genere potrà finalmente trovare in queste interviste – che coprono l'intero arco della vita di Brodskij in esilio, dall'inizio degli anni Settanta fino a poche settimane prima della morte improvvisa, avvenuta a New York nel 1996 – risposte di un'audace limpidezza.

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Poesie

In questo volume sono state raccolte, in accordo con l’autore, poesie degli anni 1972-1985, anni di un esilio che preesisteva alla partenza e al tempo stesso non sarà mai, perché Brodskij ha la sua patria nella lingua russa. Così i suoi versi si leggono, dopo Mandel’štam, la Cvetaeva, l’Achmatova, come parte di un’unica storia.

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Il mare nero

Evgenij Petrovič, esule russo, non è più un uomo felice: è irrimediabilmente segnato dal suo male nero, così come una delle sue gemme che ha riscattato dal Monte di pietà si rivela colpita dal male nero che la priva di qualunque valore. Al centro di un flusso di personaggi e racconti vitali, il protagonista rifiuta di esserne lambito e persegue con tenacia una condizione di indifferenza e distacco.

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Antologia personale. Poesie 1945-1983

Dopo le poesie scritte negli anni dal 1921 al 1933, raccolte in volume in questa stessa collana, con questo secondo volume si completa l'Antologia personale di Nina Berberova, famosa in tutto il mondo come narratrice e saggista, ma la cui produzione poetica è stata per lungo tempo ignorata. La sua poesia è invece di alta qualità

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