Vendute come schiave, prostitute, concubine e nella migliore delle ipotesi come mogli, costrette alla pratica della fasciatura dei piedi per essere più seducenti e acquistare di valore sul mercato, le donne cinesi per secoli sono state considerate esseri inferiori, passivi strumenti del piacere, semplici fattrici di una discendenza possibilmente maschile.
La loro sorte cambiò radicalmente quando il presidente Mao chiese alle donne di sostenere con la loro forza, pari a quella degli uomini, "l’altra metà del cielo".
Fu un’emancipazione forzata, spesso pagata a caro prezzo. Ma, nonostante tutto, ancora oggi nascere donna in Cina può essere una maledizione..