Sherlock a Shangai
Una raccolta di sei racconti polizieschi orchestrati nello stile di Conan Doyle, nei quali il ruolo di Watson come narratore è preso dall’assistente di Huo Sang, il fedele Bao Lang.
Questo racconto lungo, reso celebre dalla trasposizione cinematografica di Zhang Yi Mou con il titolo “La storia di Qiu Ju”, narra la vicenda di una donna testarda che da sola affronta un alto burocrate del partito, reo di aver offeso il marito di quest'ultima. La donna prende coscienza della sua forza e trascina in tribunale il potente e arrogante di turno, appellandosi al rispetto dell'individuo che non si piega alla volontà del potere.
Si legge chiaramente una feroce critica all'apparato dello Stato che non tiene conto del singolo individuo ma con cui alla fine è costretto ad un serrato confronto.
Nei racconti di Gu Hua cogliamo quell'impasto unico di magia e ironia, moderno e antico, politico e favoloso, che costituisce il maggiore interesse di questo libro, il primo forse in cui si racconta senza peli sulla lingua la Cina d'oggi.
Sorprenderà il lettore, il tono sarcastico, burlesco, arguto, con cui Gu Hua affronta le tempestose vicende della Rivoluzione culturale in una selvaggia regione montuosa infestata da serpenti velenosi, abitata da donne fiere e indipendenti, guaritori che curano con erbe e rimedi tradizionali, moderni dirigenti politici che si fanno prescrivere pozioni rivitalizzanti.
Il tutto narrato in uno stile inedito, un impasto di antichi proverbi, slogan rivoluzionari, lingua parlata e descrizioni poetiche dei meravigliosi paesaggi delle montagne Wujie.
Questi racconti classici dell’erotismo cinese sono un piccolo capolavoro di ironia e raffinata miscela di colpi di scena e trovate.
Li Yu, come ogni uomo di teatro, aveva il gusto per le coincidenze provvidenziali e le sorprese, ed era a suo modo un "rivoluzionario dei costumi".
In questi racconti capitano le situazioni più incredibili: servi che si fanno beffe dei padroni, intrighi di corte, ménage à trois omosessuali, divinità in competizione amorosa con gli umani. Il tutto raccontato con una leggerezza, un sorriso disilluso e una malizia di grande modernità.
Una struggente storia d'amore ambientata nel mondo universitario di Shanghai sul finire degli anni Settanta dopo il periodo traumatico della Rivoluzione Culturale.
Sun Yue è una donna bella e coraggiosa che ha sempre lottato per i suoi ideali. Abbandonata dal marito con una figlia piccola, perseguitata per le sue convinzioni, Sun Yue è riuscita a ritrovare dignità nel proprio lavoro e fiducia nell'amore con un ex compagno di studi.
Ma quando le angosce del passato sembravano finalmente svanite, di nuovo tutto precipita...
In questi celebri racconti, Lu Xun rielabora in chiave satirica i miti e le tradizioni della Cina, senza risparmiare neppure i grandi filosofi e intellettuali dell’antichità come Confucio, Mozi e Laozi, dei quali mette alla berlina le debolezze e il distacco dalla realtà.
La sua satira si propone di portare alla luce i “difetti nazionali” della società cinese che antecede l’avvento di Mao (la corruzione, la grettezza di alcune usanze popolari, il contrasto fra l’interesse pubblico e quello privato).