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Sherlock a Shangai

Nella Cina Repubblicana degli anni ‘20, in una Shanghai detta “la Parigi d’Oriente”, metropoli scintillante di vita mondana, ma anche luogo del crimine e dell’ingiustizia sociale, si svolgono le indagini del detective Huo Sang, lo Sherlock Holmes cinese.
Una raccolta di sei racconti polizieschi orchestrati nello stile di Conan Doyle, nei quali il ruolo di Watson come narratore è preso dall’assistente di Huo Sang, il fedele Bao Lang.

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La danza dei vestiti

Una ventina di storie, una manciata di testimonianze colorite e vivaci, brevissime, aprono ai lettori altrettante finestre sulle vite di donne e uomini cinesi. Attraverso le vicende di un oggetto, spesso un capo d'abbigliamento, l'autore ricostruisce i percorsi esistenziali di questi personaggi, che tutti insieme delineano poi una storia recente della Cina. In ciascuna "storia" si viene informati su chi è l'io narrante, che professione svolge (o svolgeva), l'età, e viene poi fornita la descrizione sommaria dell'oggetto in questione (una vecchia tunica, un asciugamano, una tuta da lavoro), lo spunto che permette di frugare tra le memorie del possessore. Queste persone sono i genitori dei cinesi di oggi, e leggere le loro microstorie private aiuta a penetrare tra le pieghe della storia della Cina contemporanea, per cercare di sciogliere le nebbie o i pregiudizi. Un reportage leggero, divertente, nel quale regna l'ironia e scritto in una forma che sta a metà tra il reportage e la narrazione.

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Editore:E/O

Anno:2007

Autore:Sang Ye

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Il serpente bianco

In un testo bilingue, italiano e cinese, l’unica edizione italiana di una delle più note e amate fiabe cinesi: una proposta esclusiva per gli scaffali multiculturali delle biblioteche per ragazzi e scolastiche.

Il Serpente bianco, fiaba popolare molto amata in Cina, risale all’epoca della dinastia Song (960-1279).
La versione presentata da Idest è tratta da una leggenda diffusa ad Hangzhou, città natale della curatrice Yang Xiaping.
La storia è ambientata al Lago dell’Ovest e inizia nei pressi del famoso Ponte Rotto, ancora in piedi a testimonianza della forza di una millenaria tradizione.
Qui, in un lontano passato, nel quale intrecciano i loro destini dei e immortali della mitologia cinese, fate, animali magici e comuni mortali, si compie la meravigliosa metamorfosi di un serpente in bellissima donna e si consuma l’innamoramento tra la Dama Bianca, nome assunto dall’animale appena passato a forme umane, e il giovane Xu Xian che a questa trasformazione, suo malgrado, ha fornito l’esca magica… La drammatica storia d’amore tra la donna-serpente e il giovane è ancora oggi fonte di ispirazione per il teatro cinese, soprattutto per l’Opera di Pechino, e le sue tracce si ritrovano nei repertori di molte altre importanti compagnie teatrali.
L’opera lirica, tratta da questa fiaba, aprirà ufficialmente i festeggiamenti per i giochi olimpici di Pechino 2008.

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La piccola storia della grande famiglia Ji

La storia della Cina attraverso la saga della famiglia Ji.
Fondendo insieme miti, leggende, racconti fantastici, canzoni e altro, Liu Sola ci offre un grande affresco, nel quale il mondo dei vivi e quello dei morti sono in continua comunicazione, e nello stesso tempo ci propone un controcanto ai salti, alle omissioni, alle menzogne della storia ufficiale.

«Per raccontare la storia della famiglia Ji bisogna prima parlare di Dadao, la grande isola. Dadao si trova in mezzo al mare.
Nei giorni in cui cade una pioggia leggera e allo stesso tempo brilla il sole, dalla terraferma si può scorgere, anche se un po' confusamente, la sua immagine capovolta proiettata nel cielo.
Alcuni pescatori sostengono che sono necessari tre giorni di viaggio per raggiungerla, altri che ne servono cinque, altri ancora che ne basta uno. Dipende dalla direzione del vento: se non è a favore, non vi si arriva neanche navigando per un mese. Spesso è avvolta da mille strati di nebbia e chi non conosce l'approdo rischia di naufragare quando si avvicina».

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Editore:Einaudi

Anno:2008

Autore:Liu Sola

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China Candid. Il Popolo sulla Repubblica Popolare

Sang Ye ha raccolto in questo libro i racconti di uomini, donne e bambini della Cina, dalle esperienze e dai lavori piú diversi e bizzarri.
Nei ventisei monologhi prende forma una imperdibile storia alternativa che svela che cosa è davvero il misterioso Pianeta Cina del nuovo millennio.
Ciascuno parla, nell'anonimato e in assoluta libertà, con franchezza e candore, mettendo a nudo le contraddizioni di un Paese che vive in bilico tra un passato remoto dal volto arcaico e un presente in tumultuosa, selvaggia trasformazione.
Il risultato è un grande autoritratto collettivo di questa nazione dalla sua fondazione nel 1949 ai giorni nostri.

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Editore:Einaudi

Anno:2006

Autore:Sang Ye

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La moglie di Wan va in tribunale

Questo racconto lungo, reso celebre dalla trasposizione cinematografica di Zhang Yi Mou con il titolo “La storia di Qiu Ju”, narra la vicenda di una donna testarda che da sola affronta un alto burocrate del partito, reo di aver offeso il marito di quest'ultima. La donna prende coscienza della sua forza e trascina in tribunale il potente e arrogante di turno, appellandosi al rispetto dell'individuo che non si piega alla volontà del potere.
Si legge chiaramente una feroce critica all'apparato dello Stato che non tiene conto del singolo individuo ma con cui alla fine è costretto ad un serrato confronto.

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Erbe selvatiche

E' una raccolta di brevi testi riconducibili ai "sanwen" (scritture sparse, o scritture libere), uno dei numerosi generi minori della vastissima tradizione saggistica cinese.
Al confine fra la prosa e la lirica, essi sono un condensato di sperimentazione stilistica e linguistica, da parte di un autore che aveva talmente assimilato la tradizione da potersene fare gioco senza falsarla.

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Editore:Quodlibet

Anno:2002

Autore:Lu Xun

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Il teatro delle ninfee

E’ il 1972 e la Rivoluzione Culturale cinese è in pieno svolgimento: la dodicenne Lian, figlia di una coppia di agiati intellettuali, viene mandata in un collegio dopo che la madre è stata internata in un campo di rieducazione.
Ma l’isolamento non dura a lungo: Lian ha una malattia della pelle e viene autorizzata a raggiungere la madre nel campo. Gli altri reclusi diventano i suoi maestri insegnandole la storia in opposizione ai dettami del regime, mentre la durezza del lavoro le fa conoscere un nuovo aspetto della vita.
Senza coetanei con cui svagarsi, Lian passa inoltre lunghe ore al "teatro delle ninfee", uno stagno sulle cui rive tiene a sua volta lezione a un pubblico di rane e piante.

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Scherzando col fuoco

E’ il racconto, in parte mistery e in parte romanzo di disagio metropolitano, di un’indagine dai contorni sfuggenti.
Forse c’è stato un delitto dieci anni fa, e principale sospettato è lo stesso narratore, che per primo non può dire di averlo commesso. La polizia lo incalza, ma nella mente di Fang Yan sopravvive solo l’immagine di una donna, di un gruppo di amici attorno a un tavolo e di una figura sfocata, che non riesce a identificare.
Costretto a una faticosa indagine nel proprio passato, Fang Yan ci conduce al suo fianco negli angoli più oscuri di una Pechino inedita per interrogare ex amici e conoscenti, mezzi sbandati che vivono ai margini della criminalità e che sembrano sempre scambiarlo per qualcun altro.
E se fosse lui quel qualcun altro? Se l’individuo assassinato fosse ancora vivo?

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Metà fuoco, metà acqua

Una storia d'amore tenera e aspra, ambientata fra i giovani di una Pechino ancora sconosciuta e imbevuta di una romantica disperazione che ci svela il fascino e la novità di una cultura lontana dalla nostra.
Nella vicenda di un giovane delinquente che si dedica al gioco d'azzardo per paura dei sentimenti nella tragica storia di un grande amore volutamente trascurato e offeso, e nel dolore di un distacco in cui finalmente affiorano le ragioni del cuore, quella che Wang Shuo ci racconta non è solo un'intensa, folgorante educazione sentimentale.
E' il ritratto di una "generazione perduta", la rappresentazione di un mondo di giovani disincantati, prigionieri della propria fragilità, privati delle certezze e in cerca di una nuova identità emotiva.

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La morte del re dei serpenti

Nei racconti di Gu Hua cogliamo quell'impasto unico di magia e ironia, moderno e antico, politico e favoloso, che costituisce il maggiore interesse di questo libro, il primo forse in cui si racconta senza peli sulla lingua la Cina d'oggi.
Sorprenderà il lettore, il tono sarcastico, burlesco, arguto, con cui Gu Hua affronta le tempestose vicende della Rivoluzione culturale in una selvaggia regione montuosa infestata da serpenti velenosi, abitata da donne fiere e indipendenti, guaritori che curano con erbe e rimedi tradizionali, moderni dirigenti politici che si fanno prescrivere pozioni rivitalizzanti.
Il tutto narrato in uno stile inedito, un impasto di antichi proverbi, slogan rivoluzionari, lingua parlata e descrizioni poetiche dei meravigliosi paesaggi delle montagne Wujie.

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Una torre per il calore estivo

Questi racconti classici dell’erotismo cinese sono un piccolo capolavoro di ironia e raffinata miscela di colpi di scena e trovate.
Li Yu, come ogni uomo di teatro, aveva il gusto per le coincidenze provvidenziali e le sorprese, ed era a suo modo un "rivoluzionario dei costumi".
In questi racconti capitano le situazioni più incredibili: servi che si fanno beffe dei padroni, intrighi di corte, ménage à trois omosessuali, divinità in competizione amorosa con gli umani. Il tutto raccontato con una leggerezza, un sorriso disilluso e una malizia di grande modernità.

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Chengyu. Gocce di saggezza. Antichi detti cinesi e le loro origini

Preziosa raccolta di aforismi, i Chengyu rappresentano l'espressione più profonda dell'Antica Cina. Taoismo e Confucianesimo si fondono insieme, producendo gocce di saggezza di inestimabile valore.
Il fascino di questo libro deriva dal linguaggio semplice e chiaro dall'eterna attualità e universalità dei proverbi presentati e dallo sforzo di renderci meno distanti ed astratti gli insegnamenti degli antichi saggi dell'Impero Celeste.

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Il tè dell’oblio

Yang Jiang è una studiosa di letteratura che sta traducendo il "Don Chisciotte" quando scoppia in Cina la Rivoluzione culturale.
La sua professione diviene all'improvviso una colpa: il racconto si snoda attraverso le stazioni di un processo di rieducazione che prevede la rasatura dei capelli, la pulitura delle latrine, le autodenunce in pubblico. Non vi è nulla di tragico, né nella figura della protagonista, né negli eventi narrati.
Ma è proprio questa banalità del male che rende il racconto agghiacciante e, al di là dei contesti particolari, figura memorabile di ogni società totalitaria.

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Editore:Einaudi

Anno:1994

Autore:Yang Jiang

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Shanghai

Una struggente storia d'amore ambientata nel mondo universitario di Shanghai sul finire degli anni Settanta dopo il periodo traumatico della Rivoluzione Culturale.
Sun Yue è una donna bella e coraggiosa che ha sempre lottato per i suoi ideali. Abbandonata dal marito con una figlia piccola, perseguitata per le sue convinzioni, Sun Yue è riuscita a ritrovare dignità nel proprio lavoro e fiducia nell'amore con un ex compagno di studi.
Ma quando le angosce del passato sembravano finalmente svanite, di nuovo tutto precipita...

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L’amore è una cosa meravigliosa

Han Suyin è una dottoressa di origini eurasiatiche che lavora in un ospedale di Hong Kong. E’ vedova di un generale cinese fucilato dai comunisti: questa dolorosa esperienza la convince a rinunciare per sempre all’amore.
Ma una sera conosce un giornalista americano, Mark Elliott, e tra i due nasce un forte sentimento d’amore. I due innamorati desiderano sposarsi, ma mentre i genitori di lei le concedono il permesso, la moglie di Mark, da cui lui è separato da anni, non vuole divorziare.
Intanto scoppia la guerra in Corea…

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Editore:Bompiani

Anno:1990

Autore:Han Suyin

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Fuga sulla luna

In questi celebri racconti, Lu Xun rielabora in chiave satirica i miti e le tradizioni della Cina, senza risparmiare neppure i grandi filosofi e intellettuali dell’antichità come Confucio, Mozi e Laozi, dei quali mette alla berlina le debolezze e il distacco dalla realtà.
La sua satira si propone di portare alla luce i “difetti nazionali” della società cinese che antecede l’avvento di Mao (la corruzione, la grettezza di alcune usanze popolari, il contrasto fra l’interesse pubblico e quello privato).

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La incantatrice

A metà del Settecento i gemelli Colin e Bea lasciano la Svizzera per intraprendere un lungo viaggio che li condurrà in Cina: lui è dotato di un eccezionale talento di orologiaio e l'imperatore ha bisogno della sua abilità; lei ha avuto in dono una bellezza ammaliante.
Ma è solo quando raggiungono la favolosa città di Ayuthia, con le sue mille cupole dorate, che i due fratelli incontrano il loro destino: Colin s'innamora di una donna che il sovrano vuole invece tutta per sé, mentre Bea si lascia trascinare da una passione che la condurrà al tradimento...

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Diario di un pazzo

Nella novella che dà il titolo al volume, la prima della letteratura cinese moderna scritta in lingua parlata e che nella struttura rivela la derivazione dal modello russo, viene criticata tutta la cultura tradizionale cinese come ipocrita e crudele.
Seguono altre novelle che contribuiscono a fornire al lettore una visione completa ma inusuale della variegata società cinese.

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