Dopo la festa
Ling Shuhua tratteggia solo donne fragili, prigioniere di inquietudini, affacciate sull'abisso della libertà dopo millenni di vita marginale.
Il centro narrativo non è mai costituito da fatti ma dall'inafferrabile incertezza del cuore femminile. E sempre, come cornice, un caleidoscopio di colori, fiori di loto, cieli acquosi e peschi in fiore.






