Roma Culture Biblioteche di Roma Roman Multietnica

Sposerò Buddha

Coco, affascinante e irrequieta scrittrice cinese, arriva a New York alla vigilia dell'attentato alle Torri Gemelle.
Incontra Muju, film-maker giapponese cui un quarto di sangue italiano ha regalato occhi bellissimi. Tra i due scatta all'istante un'intensa reazione chimica, finché, complici un piumino caldissimo e un umidificatore, non scoprono di essersi innamorati. Insieme sperimentano le gioie del sesso tantrico e della fusione spirituale, cullati dalla avvolgente energia di lui.
Eppure questo non basta a placare l'ansia di vita di Coco: una sera, in un locale alla moda, conosce Nick, bello, brillante e spregiudicato, deciso a sedurla e a trascinarla in esperienze sempre più folli ed estreme.

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Cigni selvatici. Tre figlie della Cina

La vera storia di "tre figlie della Cina" (l'autrice, sua madre, sua nonna) le cui vite e le cui sorti rispecchiano un secolo di storia cinese, un tempo di rivoluzioni, di tragedie e di speranze: dall'epoca dei "Signori della guerra" all'occupazione giapponese e poi russa, dalla guerra civile tra i comunisti e il Kuomintang alla lunga Marcia di Mao e alla Rivoluzione Culturale.
Allevata come una "Guardia rossa", Jung Chang raccoglierà l'eredità di dolore e di speranza di sua nonna e di sua madre, opponendosi al regime, che le deporterà i genitori in un campo di rieducazione e la esilierà ai piedi dell'Himalaya, fino all'insperata occasione di espatrio, nel 1978, verso l'Inghilterra.

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Nanchino 1937. Una storia d’amore

Ding Wenyu, professore quarantenne, libertino incallito, è invischiato in un matrimonio senza amore e passa le sue giornate tra i bar e i bordelli di Nanchino, vivendo come se non esistesse un domani.
Il primo giorno del gennaio 1937, durante il matrimonio di alcuni conoscenti, viene travolto dall'amore per la splendida sposa, Ren Yuyuan.
Inizia così un lungo assedio sentimentale fatto di interminabili lettere che Ding Wenyu scrive all'amata. I suoi metodi goffi ma tenaci distruggono definitivamente il suo matrimonio ma insinuano crepe sempre più vistose anche nella relazione tra i novelli sposi Ren Yuyuan e Yu Kerun.
Intanto, i giapponesi sono alle porte della città e si apprestano a entrare per seminare morte e distruzione...

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Editore:Rizzoli

Anno:2003

Autore:Ye Zhaoyan

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Foglie cadute

Nel 1937, in Cina, essere Wu mei, cioè “quinta figlia minore”, significa anzitutto sottomissione assoluta alla volontà dei genitori e dei fratelli maggiori e annullamento di qualsiasi interesse personale.
Inoltre, poichè la madre di Adeline è morta dandola alla luce, è alla seconda moglie del padre che Adeline deve rispetto e obbedienza, ricevendone in cambio un trattamento tanto crudele quanto ingiustificato.
Così mentre il padre e la matrigna vivono nel lusso, Adeline viene incessantemente rimproverata e punita, costretta a subire continue umiliazioni.
L'unico conforto della ragazzina sono l'affetto della zia Baba e del nonno Ye Ye e l'ardente desiderio di andare a studiare in Gran Bretagna o negli Stati Uniti, là dove soffia il vento della libertà.

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L’ingratitudine

Straziante monologo d’amore e di rivolta che una figlia rivolge alla propria madre.
Scritto in una prima persona straniante - sappiamo infatti da subito che la protagonista si è tolta la vita per punire chi gliel’ha data e annegare così la madre nel gelo del rimorso e del rimpianto -, questo romanzo affronta con durezza e senza sentimentalismi il grande e complesso tema del difficile amore tra madre e figlia.
Un atto d’accusa nei confronti dell’istituzione familiare e di una società che non ha saputo lavorare sulle contraddizioni del privato e sulla fissità dei sentimenti.

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Tempo immobile

La giovane protagonista, sposata con un archeologo, scienziato e razionalista, sembra essere sempre perduta in un sogno, ossessionata dal ricordo di un'esistenza passata nell'antica Cina, dov'era la sposa di un principe in esilio, abitava in un castello e sapeva cantare come un angelo.
La vita passata getta la sua ombra sul presente, nonostante gli sforzi del marito attuale di strapparla al sogno ricorrente.
Ma ogni speranza di salvezza si vanifica, non resta che diventare una pietra sul terreno, un masso immobile che nessuno può spostare.

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Le lettere cinesi

Tre giovani si scambiano lettere tra Shanghai e Montréal, tre esistenze si intrecciano e si allontanano attraverso le parole.
Sassa e Yuan si amano di un sentimento profondo ma il giovane, insofferente a ogni limitazione, è emigrato in Canada e si lascia attrarre sempre di più dalla cultura occidentale.
Sassa, legata alle tradizioni del suo paese, esita a partire e rifiuta di vedere nell'esilio la soluzione ai propri problemi.
Anche Da Li, amica di entrambi e forse da sempre innamorata di Yuan, parte per cercare fortuna nella città canadese.

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Editore:Voland

Anno:2005

Autore:Ying Chen

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L’imperatrice Orchidea

L’imperatrice Orchidea narra gli ultimi giorni dell'Impero cinese. Il commercio di oppio con l'Europa sta corrodendo il potere della Dinastia Qing. Orchidea, una splendida diciassettenne di famiglia aristocratica ma povera, si trova di colpo alla ribalta quando viene selezionata come concubina dell'Imperatore.

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La metà dimenticata

Un detto cinese recita: “In ogni famiglia c’è un libro che non si deve leggere a voce alta”. Ma Xinran ha rotto il silenzio dando voce alle donne cinesi e svelando così una realtà molto più estrema e sconcertante di ogni aspettativa.
Costrette al silenzio da secoli di obbedienza e paura, donne di ceti ed età diverse hanno finalmente trovato la forza di raccontare la vita segreta della «metà dimenticata».
Xinran ha saputo conquistare la loro fiducia e ha raccolto le storie emozionanti, sconvolgenti e coraggiose di mogli forzate e concubine, omosessuali e vedove bianche, creature passate attraverso terremoti, rivoluzioni o struggenti storie d’amore.

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La strada celeste. La storia d’amore e d’avventura di una donna cinese in Tibet

Nei primi anni Sessanta una storia a metà tra la cronaca e la leggenda scosse l’intera Cina: il cadavere di un medico cinese venne fatto a pezzi e dato in pasto agli avvoltoi, secondo un antico rito tibetano. Cosa si nascondeva dietro a quel fatto così macabro e crudele?
L’autrice incontra per caso,dopo trent’anni, l’unica donna in grado di svelarle la verità. Wen e Kejun, un medico brillante e pieno di speranze nella rivoluzione, erano sposati da soli due mesi quando lui partì per il Tibet con l’esercito di liberazione.
Wen, dopo aver appreso che Kejun è disperso, parte allora per un viaggio che la porterà a vagare per decenni nelle regioni più aspre e remote del Tibet all’ostinata ricerca del marito.

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Quel che resta è tuo

Imprese infime e vagabondaggi di giovani sfaccendati, in bilico tra noia e ribellione. La Rivoluzione culturale qui non appare più al centro della scena e viene ormai sbalzata sullo sfondo.
Al centro del quadro c’è invece lo spirito dissacrante e un po’ insolente dei giovani di città, cresciuti duranti gli anni della cultura consumistica di Deng Xiaoping.
Quasi tutte le storie hanno come protagonista un giovane pechinese, che vive alla giornata, senza alcuna ambizione, fuggendo da ogni responsabilità, politica o sentimentale.
A questa sorta di Kerouac cinese non resta che andare errando a cavallo della sua bici lungo un enorme paese in rapida trasformazione.

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Il paese delle donne

In una remota regione della Cina meridionale a ridosso dell'Himalaya si estende il territorio dei Moso, forse l'unica società matrilineare ancora al mondo.
Qui la famiglia è un concetto indistinto perché la parola “padre” è inesistente e il matrimonio viene considerato una pratica arcaica e contro natura: l'amore e la sessualità sono vissuti con grande libertà e i legami si formano e si sciolgono a seconda del desiderio.
Qui è nata Namu, la straordinaria protagonista di questo libro, che racconta la sua lotta per realizzare il desiderio di diventare una cantante famosa. Un sogno che si è trasformato in realtà.

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Visto per Shanghai

Cosa si nasconde dietro l'improvvisa scomparsa di una ex Guardia Rossa, moglie di un testimone chiave in un processo contro le Triadi che controllano il traffico di clandestini tra la Cina e gli Stati Uniti?
L’ispettore Chen Cao, aiutato da una collega americana dell’U.S. Marshals Service, deve ritrovarla per scongiurare un grave incidente diplomatico.
Questa seconda inchiesta di Chen è un viaggio tra le bande mafiose che, a Shanghai, stendono i loro tentacoli ovunque, anche tra le forze di polizia.
Indagando sul passato della donna, Chen accompagna la collega americana, che vuole conoscere la «vera Cina», in luoghi incantevoli, mostrandole gli aspetti più nascosti di una città scintillante e facendole toccare passato e presente di una terra ricca di contrasti.

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Vita e passione di un gastronomo cinese

È la storia semi-surreale di un onesto e modesto cittadino incaricato di gestire un ristorante a Suzhou pur non provando alcun interesse verso il cibo e la cucina.
L'antagonista, che si ritrova davanti per tutta la vita, oggetto di disprezzo ma anche compagno di sventura, è il ricco ghiottone Zhu Ziye: agli occhi del narrante è un parassita, che sfrutta la bravura della moglie in cucina.
Alla fine, nel nuovo clima della modernizzazione, egli ricomparirà come "esperto gastronomo" e il protagonista dovrà accettarlo come collaboratore.
La vena umoristica è un dono naturale di Lu Wenfu: le contraddizioni appaiono incomprensibili, i comportamenti umani assurdi, in un grande gioco dove domina il paradosso ed esplode la risata. Che a volte si spegne nel sorriso.

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Editore:Guanda

Anno:1991

Autore:Lu Wenfu

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Figure intercambiabili

Per la prima volta, con questo romanzo, cadono i veli e gli stereotipi dalla realtà della Cina Moderna.
Wang Meng ci mette direttamente a contatto con la vita quotidiana del suo paese: una scintillante e devastante verbosità mette in luce pieghe e anfratti della coscienza individuale e collettiva, malattie dell’anima e follie della società.
Il romanzo, ambientato a Pechino tra gli anni Trenta e i giorni nostri, si focalizza sugli anni dell’occupazione giapponese, seguendo la parabola del protagonista, Ni Wucheng, un “precursore”, un uomo assolutamente fuori posto nella società e nella sua famiglia, uno straordinario personaggio che, come tutte le grandi figure della letteratura, ha in sé le connotazioni tragicomiche della realtà umana.

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Editore:Garzanti

Anno:1989

Autore:Wang Meng

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Volete mettere la zuppa agropiccante?

I racconti di questo volume rappresentano in chiave allegorica la vita sociale, economica e politica della Cina contemporanea.
Si tratta di storie tratteggiate con un umorismo che, pur essendo a volte carico di cinismo, si dimostra sempre ricco di umanità.
Wang Meng ci racconta di un paese in bilico tra mentalità feudale, burocrazia millenaria e nuove direttive politiche che intendono proiettarlo verso il Ventunesimo secolo. Per tentare di stare al passo coi tempi, l’individuo è costretto a mettersi perennemente in discussione e a scontrarsi con le istituzioni.

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Editore:Marsilio

Anno:1999

Autore:Wang Meng

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Polvere rossa

Pechino, estate 1983. Ma Jian lavora come fotografo presso il Dipartimento di propaganda della Federazione dei sindacati cinesi.
La sua vita è a un punto di non ritorno: separato dalla moglie e padre di una bambina, ha moltissimi problemi con l’ufficio dove lavora.
Ma Jian decide allora di dare una svolta radicale alla sua esistenza: abbandona il lavoro, mette insieme un cambio di vestiti e qualche altro oggetto e sale su un treno a vapore diretto a Urumqi, nella regione più occidentale della Cina.
Il protagonista inizia così un'avventura lunga tre anni che lo porterà sulle strade della Cina più autentica.

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Spaghetti cinesi

Uno scrittore professionista e un donatore di sangue professionista pranzano insieme. Mentre mangiano, lo scrittore confida all'amico che il Partito gli ha commissionato un romanzo propagandistico incentrato su Lei Feng.
Ma ci sono altri personaggi che popolano il suo immaginario: un trentenne che avvia una brillante attività di cremazione di cadaveri; l'editor di successo che si impegola in una serie di vorticose avventure amorose; la ballerina professionista che vuole suicidarsi sul palco perché amareggiata dalla vita.
Ma Jian dimostra di essere un raffinato e disincantato psicologo del gesto e del sentimento e, grazie alla finezza della sua analisi, i personaggi ci coinvolgono all'istante nel loro vissuto.

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Nove oggetti del desiderio

In sintonia con le tendenze artistiche più radicali, la scrittrice Mian Mian rifiuta di “descrivere” gli altri: ognuno parla per sé ormai.
E proprio per questo che, leggendo le sue storie, tutte a sfondo autobiografico, abbiamo la sensazione che si stia parlando delle nostre vite, dei nostri tentativi d’amore, di sesso, di piacere perseguiti anche sprofondando nel dolore, nella certezza unica del proprio corpo e di ciò che gli capita, in una notte qualunque, in una lunga galleria di notti.
I racconti di Mian Mian si sviluppano in un ambiente rock urbano e notturno, fatto di bar discoteche e strade affollate, di amori laceranti, incontri sessuali tormentati, identità incerte, dove si consuma alcol e droghe e si ha sempre la sensazione che stia per mancare il respiro o che ci sia una cappa asfissiante appena dietro l’ostentata libertà dei comportamenti.

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Editore:Einaudi

Anno:2001

Autore:Mian Mian

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La porta della Pace Celeste

La notte di piazza Tien’anmen, la ribelle Ayamei e il soldato Zhao intrecciano i loro destini, così apparentemente opposti nel sogno della rivolta e nell’ottusa obbedienza all’ordine costituito.
Ayamei, leader del movimento studentesco, sta fuggendo da Tien’anmen poco prima del massacro degli studenti e vaga per le strade buie di Pechino; Zhao, giovane ufficiale di una guarnigione lontana, spedito nella capitale a sedare la rivolta, è appena riuscito a sottrarsi al linciaggio di una folla inferocita.
Dopo pagine in cui la cruda descrizione dell’orrore non lascia spazio ai richiami del cuore, Shan Sa ci conduce in un universo di pura poesia, dove la pace subentra alla guerra e la bellezza della natura alle strade della città insanguinata.

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