L'autore sfrutta tutte le riserve espressive della nostra lingua per raccontare, attraverso la voce di Elton (studente albanese in Italia), una storia ispirata al vissuto personale.
Una scrittura veloce e poetica insieme, come un'insolita trasmissione radio durante il coprifuoco, attraversa la quotidianità di Elton, per coglierne le contraddizioni con ironia e leggerezza. Casa, studio, lavoro sono nella sua vita come nella vita di tutti, ma in un modo unico rispetto alla vita di tutti, diventando materiale di un'insolita trasposizione per sequenze.
Marachelle di bambini, sale d'ascolto di un tribunale, corridoi universitari, la rete di un campo di prigionia. Poi, all'improvviso, irrompe una figura femminile, una singolare presenza che sovverte qualsiasi possibilità di ordine.
Un romanzo nevrile e intenso, venato di un'intera attesa generazionale tradotta in ispirazione autobiografica.
Va e non torna

