Nadia racconta con rammarico la vita della madre cattolica vissuta all'ombra di un marito musulmano di dodici anni più vecchio di lei, e della sua seconda giovane moglie. Su quel volo diretto in Portogallo Nadia apre il suo cuore a Elisa, descrivendo passo a passo la storia della sua vita, del Mozambico coloniale e del Mozambico indipendente, dei suoi quindici fratelli e delle sue due mamme. Sorride quando parla del suo fratellastro Ussen e si intristisce quando ricorda suo padre, un uomo dai mille volti e dalle mille idee, di cui ogni parola era un ordine. Uno sfogo dolce e amaro al tempo stesso, che non manca di aprire al lettore spazi sconosciuti.
Il racconto di Nadia

