Màébà – Dialoghi con mia figlia


Esso vuole essere un suggerimento per i genitori, affinchè non rinuncino al proprio ruolo.
Mezzo secolo di storia dell’Occidente visto attraverso la televisione con gli occhi di un gruppo di ragazzi di Valona. Costretti dalla dittatura a un lungo isolamento fisico e morale, Mao, Stalin, Lenin Gramshi, Partizan (i loro nomi) si attaccano ogni giorno al piccolo schermo.
È così che conoscono Adriano, Gianni, Corrado, La Tigre di Cremona, Pippo, Lucio, Eros e altri miti, i nomi dei quali danno il titolo a ogni capitolo, ma anche le Brigate Rosse, il commissario Calabresi, i Beatles, la Juventus, il Vietnam, Kissinger, Coppi, la Thatcher, Aldo Moro, Ustica, la P2, Paolo Rossi, Chernobyl, il muro di Berlino e tanti altri personaggi ed eventi che hanno fatto la storia del secolo scorso.
Ai confini del verso. Poesia della migrazione in italiano raccoglie in maniera sistematica e aggiornata, con tutti gli approfondimenti critici, la produzione poetica italofona di molti tra gli autori migliori: venti voci da diversi paesi del mondo per suggerirci nella nostra lingua l'avanguardia della nostra poesia.
Il libro è figlio di un ciclo di colloqui dal titolo Scritture migranti, svoltosi tra il 2004 e il 2005, nell'ambito del quale 15 scrittori stranieri hanno presentato le loro prime opere in lingua italiana. I colloqui erano stati organizzati con la collaborazione di due docenti dell'Università La Sapienza di Roma, Armando Gnisci e Sandro Portelli.
Un'iniziativa dal duplice senso: sottolineare la fonte di nuove sensibilità, il catalizzatore di arricchimento culturale rappresentata dalle culture dei migranti e al tempo stesso mettere alla prova la disponibilità di intellettuali stranieri a mettersi in gioco, a ripensarsi, a reimparare ad esprimersi letterariamente in una lingua diversa dalla loro.