Il tema dell’identità rappresenta il filo conduttore che attraversa quasi tutti i racconti di questo volume. Un’ identità dai confini flessibili, come ad indicare l’assenza di condizioni materiali che permettano di costruirne una in forma stabile.
Ma i racconti sono anche un mezzo per dimostrare come la letteratura si sia fatta sempre di più mezzo prezioso e insostituibile: Wakkas si è posto il problema della scrittura, ha passato in rassegna tecniche narrative diverse, confrontandosi con tempi, voci e persone tra loro dissimili, fatto che gli ha dato la possibilità di sperimentare generi diversi.
Bibliografie
Tramonto
Perdonate, vi prego, vorrei raccontarvi una storia, la storia di una maschera. Così ha inizio questo racconto che, dopo tre anni di vita teatrale, è diventato un libro illustrato per ragazzi. Esso narra la nascita, l'adolescenza e la maturità di Tramonto, il nato 'in mezzo' per eccellenza. Tra i suoi genitori, Luce e Buio, costretti ad incontrarsi ed amarsi proprio esclusivamente al tramonto, tra le creature del giorno, dal viso chiaro, le labbra sottili e i lineamenti delicati, e le creature della notte, scure, con le labbra grosse ed i lineamenti marcati, tra due razze, due colori, tra mente e cuore, soprattutto.
Va e non torna
L'autore sfrutta tutte le riserve espressive della nostra lingua per raccontare, attraverso la voce di Elton (studente albanese in Italia), una storia ispirata al vissuto personale.
Una scrittura veloce e poetica insieme, come un'insolita trasmissione radio durante il coprifuoco, attraversa la quotidianità di Elton, per coglierne le contraddizioni con ironia e leggerezza. Casa, studio, lavoro sono nella sua vita come nella vita di tutti, ma in un modo unico rispetto alla vita di tutti, diventando materiale di un'insolita trasposizione per sequenze.
Una scrittura veloce e poetica insieme, come un'insolita trasmissione radio durante il coprifuoco, attraversa la quotidianità di Elton, per coglierne le contraddizioni con ironia e leggerezza. Casa, studio, lavoro sono nella sua vita come nella vita di tutti, ma in un modo unico rispetto alla vita di tutti, diventando materiale di un'insolita trasposizione per sequenze.
Mondogiovane
Entrare nelle problematiche dei ragazzi per indurli ad aprirsi e a confrontarsi con i propri coetanei e con il mondo degli adulti è uno dei compiti più difficili da assolvere. Molto spesso, infatti, i giovani sono portati a chiudersi in se stessi e a confidarsi solo con alcuni coetanei.
Questo volume, invece, vuole spingere gli adolescenti a riflettere sui problemi fondamentali della loro età e del loro mondo al fine di confrontarsi, sia con i propri compagni che con l'insegnante.
I sei racconti proposti spaziano sulle grandi tematiche del mondo adolescente: dall’amore all’amicizia; dall' “isolamento informatico” alla riscoperta dei valori e degli ideali umanistici; dalla insoddisfazione dei giovani occidentali alla lotta per la sopravvivenza dei loro coetanei residenti nei Paesi meno fortunati;
Questo volume, invece, vuole spingere gli adolescenti a riflettere sui problemi fondamentali della loro età e del loro mondo al fine di confrontarsi, sia con i propri compagni che con l'insegnante.
I sei racconti proposti spaziano sulle grandi tematiche del mondo adolescente: dall’amore all’amicizia; dall' “isolamento informatico” alla riscoperta dei valori e degli ideali umanistici; dalla insoddisfazione dei giovani occidentali alla lotta per la sopravvivenza dei loro coetanei residenti nei Paesi meno fortunati;
M
Uno scrittore in cerca di editore, in un paese straniero, viene accolto da un gruppo di transfughi, intellettuali alla deriva, uomini borderline, pellegrini senza fissa dimora che si raccolgono tutti in casa del prof. Andrea.
Apparentemente, sembrano smarriti nella metropoli dalle mille luci e dalle mille razze, ma invece, sono incredibilmente coesi dalla forza dell'amicizia, dallo spirito di solidarietà che li aiuta ad affrontare il mondo esterno e a non abbandonarsi reciprocamente.
Apparentemente, sembrano smarriti nella metropoli dalle mille luci e dalle mille razze, ma invece, sono incredibilmente coesi dalla forza dell'amicizia, dallo spirito di solidarietà che li aiuta ad affrontare il mondo esterno e a non abbandonarsi reciprocamente.
Desejo
Sono poesie da toccare, da annusare, da mangiare... Sono cibo per l'anima: non un'anima eterea, ma un'anima in carne ed ossa che vuole vivere, che pretende di esistere, che urla al mondo la sua femminilità.
La sposa di Assuan
Per sfuggire alle persecuzioni che colpiscono i cristiani copti in Egitto ai primi del Novecento, una ragazza di Assuan è costretta dal padre a sposare un musulmano.
Inizia così il lungo viaggio avventuroso che la porterà dall'Egitto meridionale fino ad Haifa, in Palestina, per conoscere il suo promesso sposo.
Inizia così il lungo viaggio avventuroso che la porterà dall'Egitto meridionale fino ad Haifa, in Palestina, per conoscere il suo promesso sposo.
La strada dei fiori di Miral
Miral è una ragazza palestinese che vive in Israele e che viene accolta nel collegio-orfanotrofio fondato da Hind Husseini.
La zia di Miral ha compiuto un grave attentato e il padre, cambiando il cognome a Miral e allontanandola dalla famiglia, intende evitare che la vita della ragazza sia segnata per sempre da quel marchio.
La zia di Miral ha compiuto un grave attentato e il padre, cambiando il cognome a Miral e allontanandola dalla famiglia, intende evitare che la vita della ragazza sia segnata per sempre da quel marchio.
Il burattinaio e altre storie extraitaliane
Un caleidoscopio di personaggi dai quattro angoli del mondo che lottano con ironia e a volte con amarezza e confusione contro le frontiere e i pregiudizi in un mondo sempre più creolo per sottolineare che il destino non risiede nelle stelle, e non è detto che un giorno i burattini non possano diventare burattinai.
Baro romano drom. La lunga strada dei rom, sinti, kale, manouches e romanichals.
Il libro si divide in sei parti: la prima riguarda l'aspetto storico, dalla preistoria fino all'azione politica e sociale dei giorni nostri, ed evidenzia le strategie e gli eventi più significativi che hanno coinvolto la popolazione romaní nel lungo percorso dalle regioni a nord-ovest dell'India al mondo occidentale, attraverso la Persia, l'Armenia e l'Impero bizantino. La seconda parte affronta l'analisi della popolazione romaní sotto il profilo demografico e dell'autodeterminazione, descrivendo i diversi gruppi e dalle varie comunità. La terza concerne gli aspetti socio-economici generali e la quarta la lingua romaní.
La quinta parte si occupa della cultura romaní intesa in senso antropologico e, infine, l'ultima riguarda l'arte nelle sue principali espressioni.
La quinta parte si occupa della cultura romaní intesa in senso antropologico e, infine, l'ultima riguarda l'arte nelle sue principali espressioni.
Il ritorno
Questo romanzo è il seguito de Il Segreto di Barhume (Fara, 1997) e racconta in modo simbolico e visionario il confronto-scontro fra culture, la perdita di identità, le ingiustizie che condannano alla morte, alla schiavitù, allo sfruttamento la gran parte dell’umanità, il pericolo di uno scientismo e di una tecnologia che sfuggono ad ogni ragionevole controllo etico.
Il paese dove non si muore mai
La ragazzina che dice "io" in questo libro ha sette anni, poi tredici, poi ventidue. Attraversa l'infanzia e l'adolescenza in un paese duro come l'Albania di Enver Hoxha, misurandosi con le questioni piccole e immense che attraversano la testa dei bambini e con il silenzio di una società che non ammette domande.
Dall'infinità dell'universo al frastuono spaventoso delle esercitazioni militari, dal piacere proibito dei libri letti di nascosto al terrore della "puttaneria" che sembra essere la natura stessa delle donne in una società chiusa e maschilista, non c'è pagina di questo libro che non tocchi con levità e ironia un nodo profondo, un dolore segreto, un divieto inaccettabile.
Dall'infinità dell'universo al frastuono spaventoso delle esercitazioni militari, dal piacere proibito dei libri letti di nascosto al terrore della "puttaneria" che sembra essere la natura stessa delle donne in una società chiusa e maschilista, non c'è pagina di questo libro che non tocchi con levità e ironia un nodo profondo, un dolore segreto, un divieto inaccettabile.
Nonno Dio e gli spiriti danzanti
Un giovane uomo torna nella sua Africa, in un paesino immaginario in pieno Sahél, dopo sette anni di assenza.
Ritrova una moglie dimenticata, un figlio mai conosciuto, una madre amatissima, i ricordi dell'infanzia. Ma anche un mondo di cui non riconosce più i meccanismi: ormai cittadino d'Europa, fatica a riconoscere l'Africa delle guerre e del sangue, degli amori, dei riti magici e dei mangiatori d'anime.
Ritrova una moglie dimenticata, un figlio mai conosciuto, una madre amatissima, i ricordi dell'infanzia. Ma anche un mondo di cui non riconosce più i meccanismi: ormai cittadino d'Europa, fatica a riconoscere l'Africa delle guerre e del sangue, degli amori, dei riti magici e dei mangiatori d'anime.
I sessanta nomi dell’amore
Questo libro è un gesto d'amore (anche per la nostra lingua) di un autore algerino che conosce bene il nostro paese.
Molte le declinazioni di questa, forse abusata, parola: amore per gli incontri, per la vita, per il mondo, i linguaggi e le culture che lo interpretano.
Amore per la condivisione, lo scambio, il nuovo, il punto di vista spiazzante...
Molte le declinazioni di questa, forse abusata, parola: amore per gli incontri, per la vita, per il mondo, i linguaggi e le culture che lo interpretano.
Amore per la condivisione, lo scambio, il nuovo, il punto di vista spiazzante...
Sogni infranti
Francis è un giovane nigeriano di bell’aspetto, una cultura elevata, una dolce e inseparabile fidanzata, servizio militare assolto, tanti sogni nel cassetto e nessuna concreta prospettiva di lavoro in patria.
Come molti suoi coetanei, poco più che ventenni, decide di aprire il cassetto, tirare fuori i suoi sogni, infilarli in una valigia e partire per l’Europa, destinazione Italia.
Arrivato nel Bel Paese è accolto da un vecchio amico di studi che si fa mantenere da un’ex prostituta. È solo la prima di una serie interminabile e crudele di cocenti delusioni. Le prospettive sono desolanti, il confine tra le ambizioni alte e i sogni infranti è presto varcato.
Come molti suoi coetanei, poco più che ventenni, decide di aprire il cassetto, tirare fuori i suoi sogni, infilarli in una valigia e partire per l’Europa, destinazione Italia.
Arrivato nel Bel Paese è accolto da un vecchio amico di studi che si fa mantenere da un’ex prostituta. È solo la prima di una serie interminabile e crudele di cocenti delusioni. Le prospettive sono desolanti, il confine tra le ambizioni alte e i sogni infranti è presto varcato.
Prova a sanguinare. Quattro ragazzi, un treno la vita
Hayat, diciotto anni, araba. Daniel, venticinque anni, americano. Ruth, diciannove anni, ebrea. lshi, trent'anni, indiano. Quattro ragazzi, quattro mondi. Sconosciuti in treno, da Milano a Roma: poche ore che possono durare un'eternità.
Sognando Palestina
La guerra, la violenza, la paura. Ma anche le risate, l'amore, l'amicizia. Palestina, oggi. Un piccolo gruppo di amici - da Ualid, ragazzino di strada, a Ibrahim il pacifista - ha deciso di vivere insieme il tempo difficile delle rappresaglie, degli uomini-bomba, dei rastrellamenti.
La luna che mi seguiva
Una bambina, il nonno sciamano, un villaggio africano fuori dal tempo. Un fiabesco libro-rivelazione su un mondo forse perduto per sempre, che porta per la prima volta al nostro cuore di occidentali l'eco delle leggende degli antichi cantastorie erranti da una tribú all'altra.
Un romanzo di incanti e terrori dove la magia funziona sul serio, e piante e animali e uomini sono sacri.
L'autrice adulta fa rivivere in forma di romanzo le esperienze e il punto di vista di una bambina immersa totalmente nel mondo africano mandingo, animista e magico. Una bambina che si trova suo malgrado a sovvertire le tradizioni.
Un romanzo di incanti e terrori dove la magia funziona sul serio, e piante e animali e uomini sono sacri.
L'autrice adulta fa rivivere in forma di romanzo le esperienze e il punto di vista di una bambina immersa totalmente nel mondo africano mandingo, animista e magico. Una bambina che si trova suo malgrado a sovvertire le tradizioni.
Porta Palazzo mon amour
Mohammed Lamsuni sa sfidare ed è capace di trasferire il suo coraggio ai suoi personaggi per far loro testimoniare l’indifferenza e l’ingiustizia.
Lui urla la sua ribellione contro il sistema, contro la società, contro gli ipocriti e contro gli sfruttatori con il coraggio del testimone e per dare voce a chi non ce l’ha.
Porta Palazzo per lui diventa l’ombelico del mondo. Non si tratta del mercato, quanto della Babele che racchiude in sé sguardi e voci che si mischiano tra di loro per formare un quadro dipinto con i colori del tempo e della memoria.
Lui urla la sua ribellione contro il sistema, contro la società, contro gli ipocriti e contro gli sfruttatori con il coraggio del testimone e per dare voce a chi non ce l’ha.
Porta Palazzo per lui diventa l’ombelico del mondo. Non si tratta del mercato, quanto della Babele che racchiude in sé sguardi e voci che si mischiano tra di loro per formare un quadro dipinto con i colori del tempo e della memoria.
Nell’uovo cosmico
Questo romanzo è come un film che fotografa la realtà, per certi versi assurda e superstiziosa ma anche ricca di grandi possibilità e aperture inattese, che stiamo vivendo.
I personaggi incarnano individui che conosciamo, magari da molto vicino. Il potere macina le loro e le nostre vite. I miti dell’antica Grecia e dell’Oriente si rivelano ancora oggi un' importante allegoria della condizione umana.
È un romanzo di esplorazione, questo di Helene Paraskeva: sottesa alla narrazione c’è la volontà di tastare la paradossalità delle nostre radici culturali e dei “misteri” di cui anche l’uomo occidentale, figlio dell’illuminismo, ha bisogno per riempire il vuoto dell’indeterminatezza, dell’angoscia e della paura.
I personaggi incarnano individui che conosciamo, magari da molto vicino. Il potere macina le loro e le nostre vite. I miti dell’antica Grecia e dell’Oriente si rivelano ancora oggi un' importante allegoria della condizione umana.
È un romanzo di esplorazione, questo di Helene Paraskeva: sottesa alla narrazione c’è la volontà di tastare la paradossalità delle nostre radici culturali e dei “misteri” di cui anche l’uomo occidentale, figlio dell’illuminismo, ha bisogno per riempire il vuoto dell’indeterminatezza, dell’angoscia e della paura.