Ai confini del verso. Poesia della migrazione in italiano raccoglie in maniera sistematica e aggiornata, con tutti gli approfondimenti critici, la produzione poetica italofona di molti tra gli autori migliori: venti voci da diversi paesi del mondo per suggerirci nella nostra lingua l'avanguardia della nostra poesia.
Bibliografie
Allunaggio di un immigrato innamorato
La love story finisce male. Deluso dalla comica e disperata esperienza sentimentale, nella quale ha investito gran parte dei propri sogni, Mihai, le risponde con un racconto in forma di diario.
La luna che mi seguiva
Un romanzo di incanti e terrori dove la magia funziona sul serio, e piante e animali e uomini sono sacri.
L'autrice adulta fa rivivere in forma di romanzo le esperienze e il punto di vista di una bambina immersa totalmente nel mondo africano mandingo, animista e magico. Una bambina che si trova suo malgrado a sovvertire le tradizioni.
Porta Palazzo mon amour
Lui urla la sua ribellione contro il sistema, contro la società, contro gli ipocriti e contro gli sfruttatori con il coraggio del testimone e per dare voce a chi non ce l’ha.
Porta Palazzo per lui diventa l’ombelico del mondo. Non si tratta del mercato, quanto della Babele che racchiude in sé sguardi e voci che si mischiano tra di loro per formare un quadro dipinto con i colori del tempo e della memoria.
Nell’uovo cosmico
I personaggi incarnano individui che conosciamo, magari da molto vicino. Il potere macina le loro e le nostre vite. I miti dell’antica Grecia e dell’Oriente si rivelano ancora oggi un' importante allegoria della condizione umana.
È un romanzo di esplorazione, questo di Helene Paraskeva: sottesa alla narrazione c’è la volontà di tastare la paradossalità delle nostre radici culturali e dei “misteri” di cui anche l’uomo occidentale, figlio dell’illuminismo, ha bisogno per riempire il vuoto dell’indeterminatezza, dell’angoscia e della paura.
Màébà – Dialoghi con mia figlia
Esso vuole essere un suggerimento per i genitori, affinchè non rinuncino al proprio ruolo.
Racconti in altalena
Sette racconti migranti, dove l’immigrato non è colui che subisce la condizione di “straniero-diverso” ma è colui che ha qualcosa da raccontare di se stesso e ha voglia di ascoltare gli altri per arrivare ad un punto di conoscenza comune, consapevole che la non conoscenza, l’ignoranza, genera la paura e l’intolleranza.
I grandi occhi del mare
Mezzo secolo di storia dell’Occidente visto attraverso la televisione con gli occhi di un gruppo di ragazzi di Valona. Costretti dalla dittatura a un lungo isolamento fisico e morale, Mao, Stalin, Lenin Gramshi, Partizan (i loro nomi) si attaccano ogni giorno al piccolo schermo.
È così che conoscono Adriano, Gianni, Corrado, La Tigre di Cremona, Pippo, Lucio, Eros e altri miti, i nomi dei quali danno il titolo a ogni capitolo, ma anche le Brigate Rosse, il commissario Calabresi, i Beatles, la Juventus, il Vietnam, Kissinger, Coppi, la Thatcher, Aldo Moro, Ustica, la P2, Paolo Rossi, Chernobyl, il muro di Berlino e tanti altri personaggi ed eventi che hanno fatto la storia del secolo scorso.
Maldiluna
Più marcato è invece lo scarto che è presente nelle altre due sezioni. Nella terza infatti il poeta italo-albanese offre un numero elevato di composizioni brevissime, fatte di due, tre versi, una sorta di epigrammi di vario genere.
Nell'ultima parte continua la sua sperimentazione di composizione di poemi.
Quest'ultima sezione è intitolata "maldiluna" e dà il titolo a tutto il testo. Una caratteristica insolita presente in questa raccolta è l'attenzione che viene posta alla figura della madre, alla donna in generale o amicizie femminili, alla relazione amorosa.
Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio
La piccola folla multiculturale che anima le vicende di uno stabile a piazza Vittorio sorprende per la verità e la precisione dell’analisi antropologica, il brio e l’apparente leggerezza del racconto.
A partire dall’omicidio di un losco personaggio soprannominato “il Gladiatore”, si snoda un’indagine che ci consente di penetrare nell’universo del più multietnico dei quartieri di Roma: piazza Vittorio.
Dis-integrarsi cercando la libertà
Il titolo suggerisce le difficoltà di Kamsu Tchuente e di altri immigrati come lui che, giunti in Europa per trovare una possibilità, sono costretti a rinnegare la loro cultura d’origine per sperare di essere inglobati nel tessuto sociale.
Le strette maglie della burocrazia, lo sfruttamento, il razzismo che vive sotto pelle in tanti di noi, hanno segnato l’autore nel profondo e prova ne è la crudezza del linguaggio usato.
Mery, principessa albina
500 temporali
Il latte è buono
Senza tacere i nostri errori anche all'indomani della fine del mandato Onu di protettorato in Somalia, si spinge fino alla guerra civile e alla attuale diaspora somala.
Salaam Italia!
Allattati dalla lupa
Il libro è figlio di un ciclo di colloqui dal titolo Scritture migranti, svoltosi tra il 2004 e il 2005, nell'ambito del quale 15 scrittori stranieri hanno presentato le loro prime opere in lingua italiana. I colloqui erano stati organizzati con la collaborazione di due docenti dell'Università La Sapienza di Roma, Armando Gnisci e Sandro Portelli.
Un'iniziativa dal duplice senso: sottolineare la fonte di nuove sensibilità, il catalizzatore di arricchimento culturale rappresentata dalle culture dei migranti e al tempo stesso mettere alla prova la disponibilità di intellettuali stranieri a mettersi in gioco, a ripensarsi, a reimparare ad esprimersi letterariamente in una lingua diversa dalla loro.
Italiani per vocazione
Eduart
A imprimersi nella memoria del giovane Eduart sarà una giornata al mare trascorsa con la ragazza e altri amici: neppure in quell'occasione riuscirà a confessare il suo amore. Poi non potrà più farlo: lo aspetta un viaggio nel "paese delle meraviglie", in Italia, per ritirare un premio di poesia. Dopo molti anni e troppe esperienze, tornerà in Albania per scoprire che la giovinezza è fuggita, Eugenia è una donna sposata e gli amici hanno scelto strade diverse.