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Abdul Bashur, sognatore di navi

Abdul Bashur è il protagonista degli episodi raccontati in questo libro.
Eroe fantasioso, intraprendente, impavido e astuto, Abdul è un “sognatore di navi” che insegue il miraggio della nave perfetta, supremo oggetto del desiderio, che appare all’orizzonte, ma sfugge sempre all’appuntamento necessario.

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Cent’anni di solitudine. Edizione speciale

Macondo è un paese immaginario, sede di un secolo di vita della famiglia Buendía.. Situato in mezzo alla selva, il paese rimarrà a lungo isolato, collegato al mondo esterno solo da una tribù di zingari che verrà ogni anno a proporre oggetti sconosciuti, anormali, come il ghiaccio o la dentiera.
Tuttavia Macondo è destinata a scomparire; questo villaggio incontaminato verrà un giorno scoperto e occupato dagli stranieri. Invano, la popolazione cercherà di ribellarsi, ma questo porterà solo alla loro morte.
Facilmente leggibile come metafora della storia dell’America Latina, Cent'anni di solitudine portò un soffio nuovo nella letteratura mondiale, aprendo l'Europa alla narrativa sudamericana.

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Opere narrative (Vol. 1)

García Márquez ha saputo innestare i modi e il respiro del grande romanzo ottocentesco nella realtà politica dell'America latina.
Nel Meridiano sono raccolti i testi narrativi scritti tra il 1955 e il 1967.

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L’autunno del patriarca

Scritto nel 1975, L’autunno del patriarca ci racconta la storia di un dittatore onnipotente, apparentemente eterno e tremendamente feroce.
Senza alcuna preoccupazione di verosimiglianza, questo romanzo costituisce uno dei vari approcci che gli scrittori latinoamericani hanno scelto per trattare il tema della dittatura: “L’unica arma in mio potere per combattere contro la realtà, in questo caso, era la letteratura, la poesia. E così questo mondo crudele, questo mondo sanguinario, questo mondo spaventoso che è l’universo del dittatore, è trattato in modo assolutamente lirico, e il libro si presenta come un poema in prosa di quattrocentocinquanta pagine…”. (Dichiarazione di García Márquez in Clementelli,E., García Márquez, La Nuova Italia, 1972)

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Il generale nel suo labirinto

Non ancora vecchio ma stremato dalle malattie, dalle delusioni e dal tradimento, il generale Simon Bolivar, "el Libertador", l'uomo che ha scosso l'America Latina dal giogo spagnolo, rivive come in un sogno i giorni eroici delle sue battaglie e le sue appassionanti notti dei suoi numerosi amori.
Nel lungo viaggio che lo riporta nei luoghi che lo videro trionfatore, Bolivar, ormai morente e circondato solo da un pugno di seguaci, riflette sul fallimento di un ideale che ha perseguito per tutta la vita: l'unità politica delle terre che lui ha liberato e che gruppi di profittatori dominano ormai senza possibilità di riscatto.
Un romanzo epico e drammatico, velato di una tristezza fatale e pervaso da un poetico senso di ineluttabilità del destino con il quale García Márquez rende onore al più illustre e sfortunato degli eroi del suo paese.

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