Sud Africa, 1998. L'apartheid è stato ormai ufficialmente abolito, ma il cammino perché le parole "verità e riconciliazione" diventino realtà è ancora infiorito di frutti amari. Il frutto amaro è lo stupro, di cui esempio simbolo è Mikey Ali, concepito dalla violenza che la madre, nera, ha subito da un poliziotto, bianco.
Una violenza che il padre "adottivo" sopporta, tentando di dimenticare. Quella di cui Mikey è all'oscuro, ignaro di essere l'involontaria causa della quotidiana disintegrazione della sua famiglia. La vicenda di una famiglia che incarna la lacerazione del proprio popolo, lacerato, diviso a metà, che come Mikey si interroga sulla propria identità, nella costante tensione tra odio, perdono e ineludibile memoria.