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Una rivoluzione chiamata Pancho

La biografia di Pancho Villa, il rivoluzionario messicano entrato nella leggenda, scritta nello stile di Paco Taibo, che in tanti anni di ricerche ha dipanato un groviglio di aneddoti, dicerie, falsità o mitizzazioni. Un affresco della più complessa rivoluzione - la prima del XX secolo - seguendo la vita avventurosa, temeraria e tormentata dell'uomo che si chiamava in realtà Doroteo Arango, bandito per ribellione ai soprusi dei latifondisti divenuto generale della División del Norte, un esercito talmente disciplinato e ben organizzato da suscitare all'epoca l'interesse di osservatori militari europei e statunitensi.
Questo libro ricostruisce le peripezie, dai particolari più stravaganti alle imprese memorabili, di un uomo sagace e imprevedibile, illetterato che fondò scuole in tutti i territori conquistati, astemio in un ambiente di forti bevitori, dallo sguardo magnetico.

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Svaniti nel nulla

Il preside di scuola Medardo Rivera è in carcere per avere assassinato un tale Lupe Bárcenas. Secondo l'accusa, il 6 dicembre, durante la festa paesana di un minuscolo villaggio sperduto dello Yucatan, ai piedi della ruota panoramica, Rivera gli ha conficcato in corpo un paio di pallottole con una pistola estratta dal giubbotto. Peccato che quel 6 dicembre Rivera si trovasse a ottanta chilometri dal luogo dell'omicidio, che a San Andrés in realtà non ci fosse nessuna ruota panoramica e che lui non abbia mai posseduto un giubbotto. Come se non bastasse, il morto è stato visto con assoluta certezza mentre si ubriacava in compagnia dei poliziotti e dei latifondisti della zona. Manco a dirlo, per risolvere un caso tanto equivoco e spinoso è stato assunto l'investigatore privato Héctor Belascoarán, che per cominciare dovrà scovare il presunto defunto.

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E doña Eustolia brandì il coltello per le cipolle

"Non si pretenda di trovare altro che la testimonianza di un militante." Con questa premessa, Taibo introduce la sua raccolta di racconti e cronache per quotidiani e periodici messicani.
Diversi gli spunti: la collaborazione tra studenti e operai per riorganizzare il sindacato nelle fabbriche, episodi di corruzione, contestatori che mostrano i genitali alle feste degli intellettuali, donne che si armano di coltelli da cucina per attaccare sbirri a cavallo durante uno sciopero, sparizioni in Nicaragua di fantomatici giornalisti... Una visione corrosiva del Messico contemporaneo, immagini di un tassello di storia misconosciuta che rivive nell'epica popolare della gente comune.

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Rivoluzionario di passaggio

Messico 1920. Sebastián San Vicente è di passaggio, perché per i posti ci si passa, per le idee no. Nel corso di tre anni ruba le buste paga di una fabbrica perché vadano agli scioperanti e non ai crumiri, si mette alla testa dei campesinos che assaltano le fattorie al grido di «Viva Lenin», organizza un sindacato di prostitute. Espulso dal paese rientra clandestinamente attraverso la selva del Chiapas, affronta a cazzotti l.esercito, mangia tacos, dirige scioperi. Poi ha un incubo da cui si risveglia per predicare la sua ultima utopia. Quindi sparisce.

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Il labirinto della solitudine

Un ritratto esauriente della società messicana, dai principali avvenimenti storici, alla politica, ai rapporti con i nordamericani, fino a descrivere le tradizioni popolari e il loro rapporto con la morte.
Scritto nel 1950, il libro continua ad essere di fondamentale importanza, non solo per i messicani stessi, ma anche per chi voglia comprendere più a fondo quest’affascinante cultura.

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Strappami la vita

Nel Messico post-rivoluzionario scorre la vita di Catalina, sposata giovanissima con un generale più anziano e relegata nel ruolo di moglie, madre e perfetta padrona di casa.
Finché sulle note di un tango famoso, "Strappami la vita", irrompe nella sua vita la passione fatale.
Romanzo d’amore e politico, trascinante come la musica da cui prende il titolo.

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La morte di Artemio Cruz

Artemio Cruz è l'uomo della rivoluzione che conquista il potere e, invece di adoperarlo a fini liberatori, lo usa per opprimere e soppraffare; l'idealista che diventa profittatore. Ora è sul letto di morte, tra il lezzo del sudore e l'afrore dei medicinali, i bisbigli della moglie e della figlia, le insistenze del prete, le trame dei suoi seguaci. Ripensa alla sua esistenza tumultuosa, progetta quello che avrebbe potuto essere, soffre la sua agonia. E intorno a lui si affollano i fantasmi delle donne che ha amato, i compagni sacrificati, Villa, Zapata...

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Le battaglie nel deserto

Una città, Città del Messico negli ultimi anni quaranta, soffocata dalla corruzione del governo e inondata dalla cultura popolare e dai costumi di vita nordamericani, e un bambino, Carlitos, che si innamora perdutamente della madre di un suo compagno.

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Pedro Páramo

Nel villaggio di Comala un vivo si unisce ai morti che, tormentati dal ricordo della vita precedente, divorati dai sensi di colpa, scontano il loro inferno.
In un mondo sospeso tra sogno e realtà, come nell’inferno dantesco, i morti e i vivi condividono uno spazio ambiguo che appartiene a entrambi.

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Editore:Einaudi

Anno:2004

Autore:Juan Rulfo

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Dolce come il cioccolato

La vita di Tita e Pablo che, pur amandosi non possono sposarsi, è cadenzata dalle squisite ricette preparate da Tita.
Con grazia e allegria femminili viene raccontata una indimenticabile storia d’amore in cui il cibo diventa metafora e strumento espressivo, rito e invenzione, promessa e godimento.

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Veloce come il desiderio

Invece di nascere tra le lacrime, Jubilo venne al mondo tra le risate: quelle di sua madre, che anticiparono il parto, le sue e quelle di tutti i parenti.
Ormai è cieco e malato, comunica con gli amici solo attraverso un vecchio telegrafo collegato a un computer che decifra i suoi messaggi. Intrecciando presente e passato, la figlia Lluvia ripercorre le tappe più importanti della sua meravigliosa esistenza: la lingua maya che gli aveva insegnato la vecchia nonna, la capacità di intuire il pensiero degli altri e di interpretare ogni minima vibrazione dell'universo. E soprattutto la grande passione per Lucha, la donna a cui restò legato per tutta la vita da un amore intenso ma travagliato.

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Ombre nell’ombra

'Taibo II è uno dei precursori del nuovo romanzo poliziesco latinoamericano.
Scrittore linguisticamente ben dotato ci offre una tesa cronaca di schizofrenia sociale che conferma il concetto di villaggio globale nel suo complesso' (Manuel Vásquez Montalbán).

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