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Andamios. Il romanzo del ritorno

La storia di Javier è quella degli esiliati degli anni duri della dittatura in molti paesi latinoamericani che si ritrovano, come in un palcoscenico adombrato dall'oblio, a raccontare le proprie fughe malinconiche, i ritorni in punta di piedi, le utopie giovanili e le sconfitte della vecchiaia. Un romanzo a più livelli intriso di nostalgie, ricordi, storie di persone amate, abbandonate, ritrovate, perdute per sempre.

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La tregua

Questa è la storia di una solitudine individuale e collettiva scritta sotto forma di diario. Protagonista è Santomè, inpiegato in una grossa azienda di Montevideo, schiacciato dalla monotonia della vita di ogni giorno. Vedovo, vicino alla pensione, Santomè ha difficoltà a stabilire un rapporto con i suoi figli.

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Umana gloria

Umana gloria è il libro della notorietà di Mario Benedetti. Non può essere considerato un'opera prima, ma è sicuramente il momento in cui il poeta si manifesta al suo più alto livello. I suoi caratteri più evidenti e importanti sono nella ricerca dell'autenticità all'interno di una realtà semplice, fatta di sentimenti e cose comuni e povere, ma vive nella loro umana pienezza.

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Il rimedio universale

Veterano di tutte le guerre ingiuste, feroce cultore dell'odio per l'uomo, monomaniaco difensore di un'aristocrazia necrofila, estremo perfino per l'estrema destra in cui milita, il protagonista si muove in un'intricata trama spionistica, sullo sfondo di mutevoli scenari, dal cuore dell'Amazzonia più selvaggia a una tranquilla fattoria sulle rive di un fiume, dal quartier generale della CIA a Langley fino alle strade dell'Avana. Vive ai tempi duri in cui la CIA è molto vicina a decretare la sparizione del sogno cubano. Ma nell'isola caraibica troverà "pane per i suoi denti"...

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Racconti d’amore di follia e di morte

Stabilitosi a vivere in una zona di frontiera, lontana dalla civiltà, l’autore situa le sue narrazioni in questo scenario di animali e selve, di amore e morte con la “doppia vista” dell’uomo civile e della belva, delle mutevoli passioni e dell’impertubabilità della natura.

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Lasciamo che parli il vento

Onetti inventa la città immaginaria di Santa Maria, situata in un luogo tra l'Argentina e l'Uruguay. In essa si muovono i personaggi, perdenti in partenza, ma che fingono di non rendersene conto. Una saga di frustrazioni, di ricerca di senso, in un mondo che è sordo a ogni richiamo di valori.

Attualmente il libro non è in commercio.

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