Meheret, giornalista etiope che vive a Parigi, narra alla figlia che sta per nascerle la sua saga familiare, per conservare il senso delle origini e della memoria.
Il suo uomo, Mano, un attore sudafricano impegnato politicamente, rientrato in Sudafrica per una missione clandestina, è arrestato e condannato a morte.
L’amore che lega i due protagonisti diventa una rappresentazione della coscienza dei diversi popoli africani.
Sud Africa
Ritorno in paradiso
L'autore ritorna per tre mesi insieme alla moglie in Sudafrica nel 1991, dopo il lungo esilio in Europa seguito agli anni della carcerazione.
Con la sua sensibilità di pittore e il suo talento di scrittore conduce il lettore in un viaggio sospeso tra cronaca e memoria, attraverso la maestosa natura dell’Africa, i suoi riti, i suoi contrasti.
Con la sua sensibilità di pittore e il suo talento di scrittore conduce il lettore in un viaggio sospeso tra cronaca e memoria, attraverso la maestosa natura dell’Africa, i suoi riti, i suoi contrasti.
Aspettando i barbari


Una piccola e prospera cittadina ai confini di un impero immaginario è minacciata, o si crede minacciata, dai barbari.
Le abitudini e la tranquillità degli abitanti, che progressivamente l’abbandonano, vengono sconvolte, mentre la città è preda delle scorrerie dei soldati che dovrebbero difenderla.
Le abitudini e la tranquillità degli abitanti, che progressivamente l’abbandonano, vengono sconvolte, mentre la città è preda delle scorrerie dei soldati che dovrebbero difenderla.
Dire libertà. Memorie dal Sudafrica
Romanzo di formazione, pubblicato nel 1954, nel quale l'autore ripercorre gli anni dell'infanzia, la vita nel ghetto e nell'ambiente rurale, la presa di coscienza dei problemi sociali e politici, le esperienze nei circoli degli anni trenta e le battaglie contro l'apartheid, sino alla partenza dal Sudafrica.
Uno dei testi fondamentali sulla lunga e drammatica lotta contro la segregazione razziale.
Uno dei testi fondamentali sulla lunga e drammatica lotta contro la segregazione razziale.
La vita e il tempo di Michael K


Figura emblematica e altamente rappresentativa, Michael K è una delle creazioni più intense e drammatiche della giovane letteratura sudafricana.
Dopo un'infanzia trascorsa in un orfanotrofio, il protagonista vivrà una vita isolata nutrendosi di radici e di insetti.
Dopo un'infanzia trascorsa in un orfanotrofio, il protagonista vivrà una vita isolata nutrendosi di radici e di insetti.
Un’arida stagione bianca


La presa di coscienza politica di un insegnante bianco appartenente alla media borghesia nella Johannesburg degli anni settanta, dilaniata dalla rivolta nera e dalla ferocia repressiva della polizia e del regime. Ben Du Toit indaga sulla morte di un suo amico nero “suicidatosi” in carcere, scoprendo un pantano vischioso di menzogne, corruzione e omicidi impuniti. Un intenso e provocatorio romanzo di denuncia.
Foe


Susan Barton naufraga in un'isola abitata solo da un uomo enigmatico, Cruso, e dal suo servitore, Venerdì. Del loro passato, Susan riesce a sapere poco o nulla. Cruso le rivela solo che Venerdì è incapace di parlare: qualcuno gli ha mozzato la lingua quand'era ancora bambino, condannandolo a un eterno silenzio. Dopo la morte di Cruso, Susan, salvata e riportata in Inghilterra insieme a Venerdì ha un unico desiderio: che uno scrittore, Foe, racconti dell'isola, di lei, di Cruso e, soprattutto, dia voce al silenzio di Venerdì che, giorno dopo giorno, si fa insopportabile.