Bibliografia America Latina Autori latinoamericani
Il poeta nell’isola. Testo spagnolo a fronte
Autobiografia di uno schiavo (Cimarrón)
Assassini dei giorni di festa
"Anni sono trascorsi dopo di allora e continuiamo ancora a vivere qui nella casa di calle Arenales, continuiamo ancora a conservare la collezione di anticaglie e una santa nella segreta cella. Ma qualcosa non andò come l'avevamo architettata".
"Assassini dei giorni di festa" (che significa, per ragioni che si scopriranno, non coloro i quali uccidono nei giorni di festa, ma che uccidono i giorni di festa) è una storia grottesca, ironica, nera opaca, con punte di vera necrofilia, e che si muove in un crescendo di tutti i suoi toni.
Rosaura alle dieci
Rosaura, alle dieci, suona alla porta della pensione "La Madrilena" di Buenos Aires. Dietro di lei è una storia con un uomo ospite fisso della pensione, il pittore Camillo Canegato; davanti a lei, un matrimonio improvvisato e una morta violenta, consumati in un rapido arco di tempo.
Ma chi sia Rosaura, quale sia la sua identità, la sua vicenda personale, i tratti del carattere e perfino del corpo, al lettore non sarà dato di sapere con precisione... di Rosaura chi legge avrà soltanto le versioni che ne danno gli ospiti della pensione, generosi o gretti, cinici o romantici, timidi o spavaldi, confusi o colti... versioni in cui si riflette esattamente solo il carattere dei testimoni dei fatti.
Mai più pene né oblio-Quartieri d’inverno
Si aggirano per le strade di questo libro figure in bilica tra farsa e tragedia, sotto una pioggia incessante e torrenziale, in giorni che si dilatano nel tempo, in notti di scontri e di segreti, di amicizie repentine e piccoli eroismi.
Incontriamo in Quartieri d'inverno Andrés Galvan, la "Voce d'oro di Buenos Aires" e Tony Rocha pugile suonato, la faccia triste e il braccio lungo come una pompa da incendio; poi le opposte fazioni di Mai più pene né oblio, don Ignacio, eroe per sbaglio, Cervino e il suo inseparabile aereo Torito, il matto Pelaez.
La scrittura "cinematografica" di Soriano, esatta, tagliente e ricca di humour, racconta la tragedia sudamericana evidenziandone ill carattere ironico e assurdo, oltre che crudele e disumano: il dispostismo umanizzandosi perde credibilità e misurandosi con il più marginale dei contesti sociali si staglia come uno spettro cell'insensatezza e dell'illegittimità.
Io, poeta di Buenos Aires
Un libro per capire a fondo il poeta e l'uomo Borges.
Il tradimento di Rita Hayworth
Il libro è la storia del fanciullo Toto "che si crede in un film", nel periodo decisivo della sua formazione, con un padre assente odiato e amato insieme, le rigide separazioni del sessismo, la chiacchiera quotidiana nel suo ambiente della provincia argentina.
Nelle sue trasfigurazioni della realtà, che sono sempre la difesa e il dramma di una identità minacciata, ogni episodio diventa la scena di un film preso dalla sua sterminata filmografia di spettatore accanito.
Pube angelicale
Due storie scorrono e si intrecciano su due piani diversi: una vicenda reale, ambientata nel Sudamerica della guerriglia, e una vicenda fantastica, cinematografica, sullo sfondo di una Hollywood anni Trenta. Anita, una donna fuggita dall'Argentina e ricoverata in un ospedale a Città del Messico, è la protagonista della prima. La "donna più bella del mondo" è il personaggio dell'altra storia, proiettata in una dimensione favolistica, fra avventure di spie e splendori kitsch.
The Buenos Aires affair
Il romanzo racconta il disagio di vivere che accomuna i due protagonisti. Sono un uomo e una donna smarriti nella ricerca di un amore che sappia coniugare gli aneliti del cuore e gli appetiti del corpo, ritratti nell'incapacità di allontanarsi da scene vissute nel passato, condizionati da mitologie sgargianti in cui tentano invano di trovare corrispondenze con la loro realtà misera di colori.
Mascaró
Tutto comincia una notte nella locanda di Arenales. L’orchestrina del paese si trascina suonando fino all’alba in attesa che il Mañana, una vecchia nave scalcinata, salpi per condurre Oreste verso un porto che forse non esiste. Insieme a lui si imbarcano lo stravagante Principe Patagón, il misterioso cavaliere Mascaró e altri passeggeri altrettanto fuori dal comune. Sarà proprio il Principe, poeta, attore, mago e indovino certificato, alchimista, “praticamente imperatore”, a trascinare Oreste, e altri con lui, in un’impresa folle dando vita a un carosello di artisti girovaghi, guitti improvvisati e glorie decadute. Tutti abbandonano consapevolmente ogni legame con l’esistenza precedente per assumere una nuova identità. È una scelta consapevole per liberarsi da ogni vincolo e cercare la propria vera strada.
I sette pazzi
Pubblicato nel 1929, e considerato uno dei grandi romanzi che inaugurano la letteratura argentina moderna, I sette pazzi racconta il bizzarro piano di un gruppo di cospiratori improvvisati, alle prese con la loro personalissima rivoluzione che muterà le sorti del paese, e che sarà finanziata grazie alla gestione di una catena di bordelli. Il protagonista, Erdosain, ladro e inventore di strambi fiori metallizzati, si imbarca nell’irrealizzabile impresa accompagnato da figure memorabili come l’Astrologo, il Ruffiano Melanconico, l’ebreo Bromberg e il Cercatore d’Oro.
Il giocattolo rabbioso
Romanzo in quattro episodi, che racconta la lotta di un adolescente per scappare dalla miseria alla quale si sente destinato.
L’esperienza lo condurrà in un mondo triste, dove l’ingiustizia regna indisturbata.
Il cavallo alato
Il padre di Irene fa il custode in un museo dove, come in un immenso negozio di giocattoli, sono esposti statue e quadri che milioni di persone ammirano ogni giorno.
Nessuno sospetta, però, che Irene abbia stretto amicizia con la grande, candida statua di un cavallo alato e che i due siano pronti a volarsene via nel cielo notturno, verso luoghi irraggiungibili agli uomini... perché quel bianco cavallo con le ali non è altri che Bellerofonte, creatura mitica e immortale che portò in groppa eroi e dei.
L’arancia meravigliosa. Fiabe per bambini grandi e per grandi bambini
Racconti in cui si narra di frutti fatati, maghi metropolitani, angeli pasticcioni, lepri dorate e zie un po' streghe.
Una sorpresa straordinaria per chiunque voglia offrire ai bambini di oggi la possibilità di leggere un libro ammaliante e sottilmente ironico, che guarda alla fiaba e tuttavia dichiara la propria appartenenza al territorio della grande letteratura.
Tu mio primo amore
Qui aveva scoperto l'amore per una ragazza india, Terra, con la quale aveva vissuto un periodo travolgente. Una volta lasciato il campo, Danae aveva scritto alla giovane amante lettere mai giunte a destinazione.
Ma il ritorno a quel luogo incantato, dopo tanti anni, ridesterà la passione per Terra.
Il secolo dei lumi
"Mi si domanderà - dice l'autore - perché ho ricercato un'azione situata in tale periodo storico. Dirò che, avendo studiato in profondità i costumi e le idee di quel momento di preludio al Romanticismo, mi è parso di individuare una grande coincidenza fra gli aneliti di quest'epoca e quelli degli uomini del nostro secolo."
L’arpa e l’ombra
Infatti, cosa che pochi sanno, furono fatti ben due tentativi di beatificarlo, da parte di alcuni settori della Chiesa, rispettivamente sotto il papato di Pio IX e di Leone XIII. Ma gli indios, decimati, ridotti in schiavitù per una proposta fatta dello stesso Cristoforo Colombo prima di ogni altro, sarebbero stati d'accordo?
Carpentier non vuole comunque denigrare il personaggio; piuttosto lo riporta entro limiti umani, con umane debolezze, ma anche grandezze probabilmente al di sopra della media umana.
Concerto barocco
Ne sono esempio sintetico ma essenziale quasi tutti i racconti qui riuniti, scritti in momenti diversi e fra loro lontani - da I fuggiaschi, del 1946 a Concerto barocco, del 1974. E mentre la musica dà il tempo al racconto, la storia affronta, con humour e senza retorica, i temi profondi dell'America Latina, dove - come ha notato una volta Alejo Carpentier - "il favoloso che è nel futuro" convive con immagini ed esperienze che sembrano sorgere dai tempi oscuri della preistoria. (Angelo Morino)
Il regno di questo mondo
Al di là dello stile che sembra trasfigurare le vicende e proiettarle in un universo di meraviglie, il romanzo è scrupolosamente un "romanzo storico". Ed è lo stesso Carpentier a metterlo in chiaro nella sua premessa: il racconto che si sta per leggere è stato ricostruito su una documentazione estremamente rigorosa che non solo rispetta la verità storica degli eventi, i nomi dei personaggi, ma che nasconde sotto la sua apparente atemporalità, un minuzioso raffronto di date e di cronologie".