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Parole in cammino

!uesto libro contiene leggende, credenze popolari, apologhi delle tradizioni indigene, brevi racconti filosofici o mistici, frammenti onirici: narrazioni senza tempo che ci parlano tuttavia del presente, invitandoci a esercitare il dubbio rispetto alla realtà quotidiana, a guardarla da una diversa prospettiva. Come accade anche in altri suoi libri, lo scrittore uruguayano infrange, in "Parole in cammino", i limiti del genere letterario fondendo prosa e poesia, completando o commentando il testo con le suggestive illustrazioni dell'artista brasiliano José Francisco Borges, componendo, con innumerevoli timbri, una voce collettiva che celebra il mistero e la meraviglia della vita umana.

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Geografia infruttuosa

Diario poetico di uno degli ultimi inverni della vita di Pablo Neruda, questo libro fu scritto in viaggio tra il Cile e la Francia, dove il poeta era stato nominato ambasciatore, e durante solitari vagabondaggi nella campagna normanna. Fu in quel periodo, nel corso di un anno segnato anche dal conferimento del premio Nobel, che Neruda scoprì di essere gravemente ammalato. Una scoperta che non poteva non riflettersi sulla sua ispirazione poetica, in un vero viaggio a ritroso attraverso la propria coscienza alla ricerca del senso di una intera vita da accomunare a quella degli altri.

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Il libro degli abbracci

Gli abbracci del titolo non sono addii, ma incontri. Ogni pagina di questo libro è infatti un incontro con la magia della vita, con le cose meravigliose che possono accadere alle persone capaci di guardare e ascoltare la realtà, un universo immensamente più ricco e favoloso della fantasia.
Le brevi storie che Galeano ha scelto per questo volume - che nascono ora dall'esperienza, ora dal ricordo, ora dal sogno - legano insieme piccoli avvenimenti che vale la pena dividere con altri, e che si intrecciano come fili colorati nella trama di un tessuto, grazie a una scrittura piena di profondità e di grazia. E proprio come quelli, esse danno origine, tutte insieme, a un disegno che è un'immagine vivida del nostro mondo e lascia indovinare i suoi misteri.

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Venti poesie d’amore e una canzone disperata

"A lato della prodigiosa voce del maestro Rubén Darío e della stravagante, adorabile, affascinantemente goffa e fosforescente voce di Herrera y Reissig e del gemito dell'uruguaiano e mai francese Conte di Lautréamont, il cui canto riempie di orrore l'alba dell'adolescente, la poesia di Pablo Neruda si leva con un tono mai uguagliato in America, di passione, di tenerezza e di sincerità". (Dalla presentazione di Federico García Lorca)

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Memoria del fuoco: Le origini – I volti e le maschere – Il secolo del vento

In tre volumi lo spaccato della storia dell'America attraverso le gesta dei suoi eroi che hanno resistito e combattuto e dei suoi assalitori che hanno depredato tutte le risorse naturali e umane. Quella che noi europei ed occidentali in genere chiamiamo scoperta dell'America qui viene citata con il suo vero nome: la conquista dell'America. Dove America è ovviamente da intendersi in senso lato come tutto il continente che va dalla Baia di Baffin alla Terra del Fuoco e non si limita ai confini a stelle e strisce.
Galeano con i suoi piccoli e grandi aneddoti ci racconta cinque secoli di una grande storia, una storia che lascia le sue tracce sui volti di chi ancora abita il continente desaparecido e che riconsegna a tutti noi il grande desiderio e la enorme sete di giustizia che sembrano ancora così lontani.

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Confesso che ho vissuto

Nel 1972, un anno esatto prima della scomparsa, il premio Nobel per la letteratura Pablo Neruda cominciò la redazione definitiva delle sue memorie, che furono pubblicate postume. Composto da dodici quaderni, ciascuno dei quali si riferisce a importanti momenti della vita del poeta, il libro rievoca in un fluire ininterrotto e bizzarro un'esistenza che ha attraversato nel tempo e nello spazio l'intero Novecento.
Sulla scena della memoria si affacciano da un lato le donne amate, gli amici, i personaggi comuni, dall'altro i protagonisti della storia - Gandhi, Nehru, Stalin, Castro, il Che, intellettuali e artisti che, da Picasso a Moravia, lottarono per la libertà - e i grandi avvenimenti del secolo breve - la guerra di Spagna, il secondo conflitto mondiale, la lotta di liberazione delle colonie.

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Editore:

Anno:2008

Autore:Pablo Neruda

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Per nascere son nato

"Per nascere son nato" è un'entusiasmante esplorazione nerudiana che passa attraverso sette quaderni di ricordi personali, aneddoti e rievocazioni. Ci sono in questi scritti, a volte rapidi come una pennellata di colore, altre più articolati, tutte le principali tematiche del poeta cileno: l'amicizia, la natura, i sentimenti, gli ideali. E, sempre, la memoria. Neruda parla dei suoi viaggi, delle persone che lo hanno accompagnato, dell'impegno civile, e regala flash gustosi sugli errori di stampa, su cerimonie mancate.
Un libro che è una passeggiata emozionante nel mondo dello scrittore e che permette al lettore di incontrare l'uomo, oltre che l'intellettuale e il poeta. Il volume è introdotto da un breve scritto di Luis Sepúlveda.

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Andamios. Il romanzo del ritorno

La storia di Javier è quella degli esiliati degli anni duri della dittatura in molti paesi latinoamericani che si ritrovano, come in un palcoscenico adombrato dall'oblio, a raccontare le proprie fughe malinconiche, i ritorni in punta di piedi, le utopie giovanili e le sconfitte della vecchiaia. Un romanzo a più livelli intriso di nostalgie, ricordi, storie di persone amate, abbandonate, ritrovate, perdute per sempre.

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La tregua

Questa è la storia di una solitudine individuale e collettiva scritta sotto forma di diario. Protagonista è Santomè, inpiegato in una grossa azienda di Montevideo, schiacciato dalla monotonia della vita di ogni giorno. Vedovo, vicino alla pensione, Santomè ha difficoltà a stabilire un rapporto con i suoi figli.

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Umana gloria

Umana gloria è il libro della notorietà di Mario Benedetti. Non può essere considerato un'opera prima, ma è sicuramente il momento in cui il poeta si manifesta al suo più alto livello. I suoi caratteri più evidenti e importanti sono nella ricerca dell'autenticità all'interno di una realtà semplice, fatta di sentimenti e cose comuni e povere, ma vive nella loro umana pienezza.

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La pergamena della seduzione

Madrid, anni Sessanta. Lucia ha 17 anni, i suoi genitori sono morti in un incidente aereo e i nonni l'hanno mandata dall'America Latina a studiare in un collegio di monache. Conosce un professore quarantenne, Manuel, erede di un'antica famiglia nobiliare. Manuel ha un'ossessione: riabilitare la regina Giovanna, figlia di Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona, e madre dell'imperatore Carlo V. Ritenuta pazza per l'amore dimostrato nei confronti del marito Filippo il Bello, anche dopo la sua morte prematura, Giovanna era stata privata di ogni potere e rinchiusa per quarant'anni in un castello. Manuel fa indossare a Lucia un antico vestito di seta, le fa rivivere le vicende e le emozioni di Giovanna, sperando di scoprire attraverso di lei la verità sulla regina. E Lucia diventa Giovanna.

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Il paese sotto la pelle

In questo libro, Gioconda Belli racconta la propria vita, intensa e appassionata. Per combattere la dittatura sostenuta dagli Stati Uniti, partecipa alla guerriglia del Fronte sandinista, affrontando rischi enormi e vivendo la perdita di tanti compagni e la tristezza dell'esilio.
Ma Gioconda è anche, e soprattutto, una donna, assolutamente consapevole della propria identità femminile. Racconta il matrimonio di una ragazza di buona famiglia, finito a rotoli; gli amori travolgenti e difficili dentro la guerriglia, l'amore altrettanto appassionante e difficile con un gringo; le figlie dalle quali è a lungo dolorosamente separata, le drammatiche gravidanze, i sentimenti, le lacerazioni tra politica, passione, famiglia.

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Editore:E/O

Anno:2002

Autore:Gioconda Belli

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Waslala. Memorie dal futuro

Una storia d'amore e di ricerca spirituale, un lungo viaggio verso l'utopica Waslala, ma anche un libro di avventura, radicato nei grandi temi che contrappongono Nord e Sud del mondo.
Melisandra, una giovane donna che vive insieme con il nonno in riva a un grande fiume, parte alla ricerca della mitica Waslala, un luogo nascosto nella foresta dove, secondo le leggende degli indios del centroamerica, si troverebbe una società nella quale uomini e donne vivono in pace e in sintonia con la natura e dove le arti hanno un ruolo preminente. Insieme alla protagonista viaggiano personaggi assai diversi tra loro: contrabbandieri, trafficanti d'armi, due donne olandesi intenzionate ad adottare un bambino, un giornalista nordamericano di cui Melisandra si innamorerà ben presto.
Ognuno di loro insegue un sogno, quello di Melisandra è ritrovare i genitori, scomparsi dopo la sua nascita proprio durante la ricerca di Waslala. Il viaggio sarà lungo e pieno di insidie: dai pericoli della foresta vergine, alle bande di narcotrafficanti, fino alle scorie radioattive scaricate dai paesi occidentali nei poveri villaggi dell'interno. Per la ragazza si risolverà soprattutto in un viaggio iniziatico, alla scoperta dell'amore e delle proprie origini.

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Editore:E/O

Anno:1999

Autore:Gioconda Belli

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Le regine dell’Avana

Miguel Barnet apre la sua raccolta di racconti con Fatima e Miosvatis. Miosvatis è narrata attraverso le persone che la conoscono: il fidanzato tedesco, la vecchia vicina chiacchierona e la sorella. Fatima è invece un travestito che in prima persona si racconta mescolando i propri ricordi a quelli della città e in particolare quelli della Cuba rivoluzionaria, tra turisti e spettacoll en travesti. La seconda parte del volume è dedicata alle "Regine" dei tempi passati, mediante brevi ma folgoranti ritratti: Rachel la corista; zia Sunsita, vitale, amante della propria libertà e nemica delle convenzioni; la vecchia domestica nera Petrona che, non accettando il trasloco dal quartiere del Cerro alla morte del capofamiglia, decide di perdersi nelle strade della capitale; Agata, amante della poesia; la triste Milagros, sconfitta dalla vita e infine la vecchia Elvira, che vive accompagnata dalle statuine della Miracolosa e di Santa Barbara.

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La vita reale. Un cubano a New York

Scritto con un ritmo veloce e gradevole, questo romanzo narra la vita di un contadino cubano degli anni venti, nato in una piantagione di canne da zucchero. Il lettore scoprirà tutta l'atmosfera di una America di tradizioni africane, di una Cuba appena uscita dalla schiavitù, con l'implacabilità dei padroni e la volontà di sopravvivenza dei miserabili. Julian Mesa, il protagonista, un mulatto che inizierà a lavorare nei campi di canna a dodici anni, si trasferirà prima nella capitale cubana e poi negli Stati Uniti, per fuggire dalla miseria e dal totale sfruttamento, con il pericolo della perdita della propria cultura originale. Una visione globale di Cuba prima della Rivoluzione, della nostalgia assoluta, del dramma, come dice Marquez " Di voler stare sempre in un altro posto senza mai smettere di stare dove si sta".

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Autobiografia di uno schiavo (Cimarrón)

Nel 1963 un giornale dell'Avana dedicava un servizio agli abitanti più vecchi dell'isola. Miguel Barnet, un giovane scrittore ed etnologo, notò tra essi un cimarrón, un ex schiavo fuggiasco: Esteban Montejo, che allora aveva centoquattro anni. Barnet registrò il racconto della sua vita, ordinandolo cronologicamente, e lo ripropose in tutta la sua forza documentaria e poetica, conservandone il sapore e il colore della parlata del suo personaggio. Un documento unico e irripetibile che ci racconta in modo avvincente le varie tappe dell'esistenza di questo schiavo: la durezza della vita, la fuga e l'isolamento, il lavoro nelle piantagioni di canna, gli usi e costumi, le donne, i balli, le cerimonie dei santeros del- le religioni afrocubane, fino alla guerra d'indipendenza dalla Spagna negli anni 1895-1902.

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Anversa

"Ho scritto questo libro per me stesso, e neppure di questo sono troppo sicuro. Per molto tempo sono state solo pagine sparse che rileggevo e forse correggevo convinto di non avere tempo. Ma tempo per cosa? Ero incapace di spiegarlo con precisione. Ho scritto questo libro per i fantasmi, che sono gli unici ad avere tempo perché sono fuori dal tempo". Anversa è il primo romanzo scritto da Bolaño ("Naturalmente, non ho mai portato questo romanzo a una casa editrice") ed è anche l'ultimo pubblicato in vita.

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Il gaucho insostenibile

L'americano più triste del mondo visto su un marciapiede di Città del Messico e l'ultimo pomeriggio passato con lui. Un avvocato argentino, nel pieno della crisi finanziaria del suo paese, si riconverte in impossibile gaucho della pampa, sperando forse di fermare il tempo del declino, o più probabilmente credendo nell'eterno ritorno. L'inchiesta di un detective su un killer seriale nel mondo dei topi di fogna, sulla falsariga ironica di Kafka o seguendone alla lontana una malinconica citazione. Un mansueto scrittore argentino, inopinatamente baciato dal successo, a Parigi cerca il regista che nei suoi film lo anticipa o lo plagia e trova una strana felicità.

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Monsieur Pain

Mentre muore, travolta dalla guerra civile, la Repubblica spagnola, a Parigi agonizza di un male inspiegabile César Vallejo, massimo poeta ispanoamericano. La moglie, in un estremo tentativo, chiede l'intervento di un seguace del mesmerismo, la pratica ipnotistica e la teoria controversa del magnetismo animale. L'uomo è monsieur Pain, fragile spettatore degli eventi, la cui drammaticità lo sfiora, ma che restano a lui inafferrabili.

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