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Nessuno scrive al colonnello

Considerata la prosa più riuscita ed equilibrata - per ritmo e misura, per densità e asciuttezza di stile - del García Márquez prima maniera, Nessuno scrive al colonnello costituisce un prezioso tassello di quel ciclo di Macondo che troverà la sua grande sintesi in Cent'anni di solitudine.
Il vecchio militare in attesa da quindici anni di una pensione che non arriva mai, e che sacrifica perfino i magri pasti per allevare un gallo da combattimento da cui si aspetta scommesse e guadagni, appartiene alla galleria di ritratti maschili di cui è ricco l'universo di Macondo. La sua semplicità ne fa uno tra i personaggi più riusciti dello scrittore.

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Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

I gabbiani sorvolano la foce dell'Elba, nel mare del Nord. "Banco di aringhe a sinistra" stride il gabbiano di vedetta e Kengah si tuffa. Ma quando riemerge, il mare è una distesa di petrolio. A stento spicca il volo, raggiunge la terra ferma, ma poi stremata precipita su un balcone di Amburgo.

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Opere narrative (Vol. 2)

Questo secondo volume, a cura di Bruno Arpaia, racchiude l’opera narrativa di García Márquez dal 1972 al 1994.
Fra le più significative, ricordiamo "La incredibile e triste storia della candida Eréndira e della sua nonna snaturata", "L'autunno del patriarca", "Cronaca di una morte annunciata" e "L'amore ai tempi del colera".

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Storie di cronopios e di famas

Tradotto da Einaudi nel 1971, questo libro è tra i più significativi dell'intera produzione di Cortazar, quello in cui una lettura morale della realtà contemporanea assume le forme di apologo tanto preciso quanto elegante. Il libro trovò uno dei suoi sostenitori più attenti in Italo Calvino, il quale ebbe a presentarlo con queste parole: "I cronopios e i famas, due genie d'esseri che incarnano con movenze di balletto due opposte e complementari possibilità dell'essere, sono la creazione più felice e assoluta di Cortazar".

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Tutti i fuochi il fuoco

"Tutti i fuochi il fuoco" raccoglie alcuni racconti esemplari dell'arte di Julio Cortázar, l'autore che apre nuove vie nel genere in cui è un riconosciuto maestro e sgrana le sue amatissime ossessioni: il tema del doppio, la discontinuità fra spazio e tempo, l'irrazionale come alternativa al quotidiano.

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Fine del gioco

"A volte lo scrittore di racconti sceglie, e altre volte sente come se il tema gli si imponesse in modo irresistibile, lo spingesse a scriverlo. Nel mio caso, la maggior parte dei racconti sono stati scritti - come dire - al margine della mia volontà, al di sopra o al di sotto della mia coscienza raziocinante, come se io non fossi altro che un medium attraverso il quale passasse e si manifestasse una forza estranea" (Julio Cortázar).
Il volume presenta, in edizione autonoma e integrale, la raccolta di racconti pubblicata dallo scrittore negli anni Cinquanta.

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Il tunnel

Il libro racconta la storia di un pittore, Juan Pablo Castel, assassino della donna che ama, della donna più importante della sua vita: Maria Iribarne.
Come sottolinea Cesare Segre nel saggio che accompagna questa edizione del romanzo di Sabato "la metafora del tunnel allude proprio alla solitudine di Castel e alla solitudine di Maria. Col crescere della passione, pensa che il tunnel nel quale si sente rinchiuso possa, deviando, confluire con quello che ospita la ragazza.
Ma via via che su Maria si addensano i suoi sospetti, più o meno giustificati non importa, l'illusione frustrata di un contatto profondo si trasforma in odio e sfocia nell'omicidio."

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Macunaíma

Nella foresta vergine brasiliana, in un mondo ancora prodigioso, dove uomini e animali si parlano e si trasformano gli uni negli altri, dove i grandi morti diventano astri e costellazioni, nasce Macunaíma, «l’eroe senza nessun carattere», essere dai grandi poteri e dai grandi vizi, pigro, lussurioso e violento, come la sua terra.
Ancora bambino, Macunaíma si dedica a formidabili imprese erotiche, combatte, inganna, si trasforma, gioca e se la spassa fra i suoi compagni mitologici. Ma alla morte del suo grande amore, Ci, la regina delle foreste vergini, Macunaíma sceglierà di andare per il mondo.
E così lo vediamo comparire a San Paolo e Rio de Janeiro, scontrarsi con l’altra magia, quella della civiltà moderna.
Dopo estenuanti avventure, dove de Andrade fa trasparire un'acuta satira del Brasile contemporaneo, Macunaíma vince, ma al ritorno nella foresta, la trova spopolata. Di fronte alla visione di una civiltà che scompare, Macunaíma morirà, sarà trasformato in una stella e continuerà la sua vita nel cielo.

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Un leone nel parco di Palermo

Il volume raccoglie una scelta dei migliori racconti di Adolfo Bioy Casares. In mezzo secolo, Bioy Casares ha saputo creare un universo fantastico e insieme verosimile, e lo ha rappresentato in racconti memorabili, alcuni dei quali brevissimi e folgoranti.
La scelta di questi sedici racconti, a cura di Glauco Felici, risalenti agli anni tra il 1948 e il 1962, intende essere un avvicinamento a un universo misterioso e coinvolgente.

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L’amore ai tempi del colera

Un amore romantico e infinito, capace di pazientare, con fede incrollabile, per "cinquantatré anni, sette mesi e undici giorni, notti comprese". Tanto deve infatti aspettare Florentino Aziza, poeta e proprietario della Compagnia Fluviale del Caribe, prima di poter finalmente vedere realizzato il suo sogno con Fermina Daza, la più bella ragazza della Colombia.
La cronaca di una lunga e fiduciosa attesa, di un desiderio che non si sopisce ma viene accresciuto dagli anni, superando tutti gli ostacoli.
Una storia d'amore e di speranza con la quale, per una volta, Márquez abbandona la sua abituale inquietudine e il suo impegno di denuncia sociale, per raccontare un'affascinante epopea di passione e di ottimismo.

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Lei, che sono io

Clementina Sandra Ammendola, che sono io, è una che viaggia molto. Sandra è nata a Florida, un paese della provincia di Buenos Aires... Clementina Sandra ha il padre italiano, un emigrato calabrese arrivato in Argentina negli anni '50; e la madre argentina, di origine spagnola e italiana.
Come in tutti i "Mappamondi", il racconto in doppia lingua di un incontro tra due diverse culture: quella argentina e quella italiana.
Alla fine del volume, leggende, indovinelli, ricette e giochi con le "Mappapagine" piene di indirizzi utili.
Libro per ragazzi.

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Santa Maria dei fiori neri

Dicembre 1907. Un’impressionante carovana sta attraversando il deserto a nord del Cile, diretta a Iquique. Sono i «fiori neri» della pampa, come canta il poeta cieco che li accompagna. È il popolo delle miniere di salnitro, uomini, donne, vecchi e bambini decisi a percorrere ottanta chilometri sotto un sole spietato pur di far sentire la propria voce alle autorità. Dopo anni di soprusi, chiedono semplicemente un salario equo, assistenza medica, più sicurezza sul lavoro (uno fra i più duri e pericolosi al mondo). Ma la protesta è destinata a trasformarsi in una discesa agli inferi:mentre a Iquique continuano ad arrivare treni carichi di scioperanti, nuovi contingenti militari si riversano nel porto, e i canti degli operai vengono a poco a poco sovrastati dal passo ritmato dei soldati in pattuglia. Nel coro di voci cui è affidata la memoria di una delle pagine più cruente della storia latinoamericana si distinguono alcuni ritratti unici e autentici, personaggi che quell’avventura epica unirà per sempre, nella vita o nella morte(...)

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La vampata

Con questo volume Scorza conclude il ciclo andino iniziato con "Rulli di tamburo per Rancas" riannodando tutti i fili che hanno alimentato l'affresco della lotta dei contadini peruviani per riconquistare le loro terre ai grandi proprietari terrieri. I protagonisti della leggendaria vicenda e l'ambiente carico di tradizioni del Perú sono gli stessi delle opere precedenti, ma a questi si aggiunge la figura dell'avvocato Ledesma, un personaggio storico, che dà il suo contributo alla rivoluzione contadina difendendo i diritti della popolazione più povera.

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Strappami la vita

Nel Messico post-rivoluzionario scorre la vita di Catalina, sposata giovanissima con un generale più anziano e relegata nel ruolo di moglie, madre e perfetta padrona di casa.
Finché sulle note di un tango famoso, "Strappami la vita", irrompe nella sua vita la passione fatale.
Romanzo d’amore e politico, trascinante come la musica da cui prende il titolo.

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La morte di Artemio Cruz

Artemio Cruz è l'uomo della rivoluzione che conquista il potere e, invece di adoperarlo a fini liberatori, lo usa per opprimere e soppraffare; l'idealista che diventa profittatore. Ora è sul letto di morte, tra il lezzo del sudore e l'afrore dei medicinali, i bisbigli della moglie e della figlia, le insistenze del prete, le trame dei suoi seguaci. Ripensa alla sua esistenza tumultuosa, progetta quello che avrebbe potuto essere, soffre la sua agonia. E intorno a lui si affollano i fantasmi delle donne che ha amato, i compagni sacrificati, Villa, Zapata...

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Le battaglie nel deserto

Una città, Città del Messico negli ultimi anni quaranta, soffocata dalla corruzione del governo e inondata dalla cultura popolare e dai costumi di vita nordamericani, e un bambino, Carlitos, che si innamora perdutamente della madre di un suo compagno.

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Io il Supremo

La confessione del Dittatore, fatta a se stesso, al suo segretario e al suo cane.
Dopo la pubblicazione di questo libro l’autore ha dovuto lasciare il Paraguay.
Fuori catalogo.

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Pedro Páramo

Nel villaggio di Comala un vivo si unisce ai morti che, tormentati dal ricordo della vita precedente, divorati dai sensi di colpa, scontano il loro inferno.
In un mondo sospeso tra sogno e realtà, come nell’inferno dantesco, i morti e i vivi condividono uno spazio ambiguo che appartiene a entrambi.

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Editore:Einaudi

Anno:2004

Autore:Juan Rulfo

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Il mondo è grande e alieno

La serena vita di una comunità indigena viene sconvolta dall'avidità di un proprietario terriero bianco, appoggiato da clero, esercito e burocrazia che con la forza e con l'inganno s'impadronisce del villaggio.
Grande romanzo “indigenista”: gli indios lottano per difendere le proprie terre ma anche la loro dignità e la loro concezione della vita.
Il libro è attualmente fuori catalogo.

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