Nadine Gordimer non è solo una artista e scrittrice, ma anche una donna che si è sempre spesa per le cause della giustizia. Se scrivere e vivere restano per lei due esperienze indissolubilmente legate, né l'una né l'altra possono prescindere dall'impegno etico e dall'assunzione di responsabilità. Nella sua vita si riconosce lo spirito autentico dello scrittore che parla e agisce in prima persona in nome della giustizia, denunciandone le violazioni ovunque esse si manifestino nel mondo. In questa raccolta, che comprende saggi, articoli, conferenze che spaziano nell'arco di mezzo secolo, da metà degli anni cinquanta a metà dei duemila, se ne dà una ricca testimonianza.
Letteratura Africana
Bibliografia a cura di Paola Montecorboli, Giorgia Del Monte e Ivana Dama
Hanno collaborato Valeria Bersacchi e Anna Maria Coszach.
Consulenti: Maria Antonietta Saracino e Carla Ghezzi.
In Africa è sempre esistita una ricchissima letteratura orale rappresentata da miti, racconti, proverbi, canzoni e poemi epici, cui era demandato il compito di trasmettere storia e valori tradizionali.
Sebbene agli occhi dell’Occidente esista una identità culturale africana che viene percepita come omogenea, come un tutto indistinto, non si può dimenticare che nel continente africano sono presenti popolazioni, lingue e tradizioni diverse.
Già dall’Ottocento, ma con maggior forza a partire dall’inizio del secolo, con la colonizzazione, in varie zone dell’Africa sono nate letterature scritte in lingue differenti, per lo più europee, che da allora accompagnano la storia dell’Africa stessa interpretandone le realtà complesse e conflittuali.
Queste letterature sono state dominate per oltre un ventennio dall’espressione poetica ad opera dei padri della “negritudine”, come Léopold Sédar Senghor, e si sono affermate e sviluppate soprattutto in stretta connessione con la presa di coscienza dell’identità culturale e con gli eventi che dalla metà del secolo in poi hanno condotto gli stati africani all’indipendenza.
Diverse sono state le influenze culturali e linguistiche del colonialismo su queste letterature, spesso indicate come di area anglofona, francofona e lusofona, così come differenti sono stati i processi di appropriazione e di africanizzazione delle lingue europee da parte degli scrittori africani.
In molti casi gli autori hanno modificato la sintassi e il lessico delle lingue imposte dalla colonizzazione, utilizzando ritmi, modalità espressive e sonorità appartenenti alle lingue autoctone, e personaggi attinti dalla tradizione orale.
L’analfabetismo e la scarsa conoscenza delle lingue straniere in cui sono scritte le opere fanno sì che la letteratura africana sia più letta fuori dall’Africa che dagli africani stessi.
In Italia le prime traduzioni di autori africani, che risalgono agli anni cinquanta e sessanta, hanno avuto poca risonanza e solo dagli ultimi anni la letteratura africana è presente sugli scaffali delle nostre librerie in modo significativo.
La più rappresentata è la letteratura anglofona, mentre la letteratura francofona è stata scarsamente tradotta, nonostante il ruolo che ha avuto nella presa di coscienza dell’identità africana.
Gli scrittori di lingua portoghese sono forse stati quelli più trascurati dall’editoria italiana e rare sono le traduzioni dalle lingue autoctone.
Il percorso bibliografico che qui presentiamo, pur non avendo la pretesa di essere esaustivo, vuole aiutare il lettore ad orientarsi all’interno del vasto panorama della letteratura africana tradotta in italiano e vuole essere un invito ad avvicinarsi all’Africa attraverso i suoi scrittori, nella convinzione che la narrativa sia uno dei veicoli più immediati per comprendere realtà complesse e differenti dalla nostra.
Abbiamo voluto segnalare la data in cui i libri sono apparsi in Italia per la prima volta, per permettere al lettore di comprendere il difficile percorso editoriale della letteratura africana.
Molti libri purtroppo risultano esauriti, ma la maggior parte possono essere presi in prestito nelle nostre biblioteche, in alcuni casi in lingua originale, o consultati presso la sezione africana della Biblioteca dell’IsIAO.
Vogliamo infine ringraziare Maria Antonietta Saracino dell’Università di Roma La Sapienza e Carla Ghezzi dell’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente per la loro preziosa consulenza.
Racconti di una vita
Diciassette storie scritte tra il 1952 e il 2007, cinque decadi di racconti inediti in Italia, dove Nadine Gordimer dimostra ancora una volta l'uso sontuoso che fa della lingua e la sua capacità di guardare alla politica, alla sessualità e alla razza senza accondiscendenza e con immensa compassione. Che scriva di amanti, genitori e bambini o coppie sposate, Gordimer disegna la geografia delle relazioni umane con un acume psicologico affilatissimo e mancanza di sentimentalismo. Il suo essere radicata, a un momento politico, un luogo e una fede, non ha mai nuociuto al suo talento di artista: al contrario la sua scrittura si mette al servizio dell'umanità e diventa un memento potente dell'agonia vissuta in Sudafrica e un estremo tentativo d'intervento umano fra due fazioni di una società che sembra disperatamente divisa.
Nessuno al mio fianco
In Sudafrica, poco prima delle elezioni che hanno portato Nelson Mandela al potere, due coppie fanno i conti con la realtà sociale e politica del paese. Da un lato ci sono gli Stark: Vera e Bennet, i bianchi. Lui rinuncia alle proprie attività artistiche per la famiglia, lei invece intraprende la professione di avvocato che, costringendola ad affrontare problematiche a lei sconosciute, le cambierà la vita. Dall'altro lato scorre l'esistenza parallela dei Maqoma: Sibongile e Didymus, militanti neri tornati in patria dopo anni di esilio a seguito dei grandi rivolgimenti politici.
Ora o mai più
Sudafrica del dopo apartheid. Jabu e Steve hanno vissuto in prima linea la Lotta al vecchio regime, pagando con il carcere e la clandestinità un impegno politico che è un imperativo morale. Lei nera, zulu, cresciuta in un villaggio tribale, lui bianco di famiglia benestante, Jabu e Steve abbracciano la differenza e si sposano quando ancora i matrimoni misti sono illegali. Ma come riconciliare l'esperienza di una normalità prima impensabile con la realtà di una giovanissima democrazia afflitta da povertà, violenza, tensioni sociali e già inquinata da corruzione, scandali e giochi di potere?
Il racconto di Nàdia
10 ore. Un viaggio da Maputo a Lisbona diventa per Nádia un’aspettata occasione per ripensare ad alta voce alla propria vita e al proprio mondo che quel soggiorno sembra aver stravolto. Un incontro che le permette di aprire il proprio cuore e condividere la propria esperienza con chi, come lei, sta salutando il proprio Paese dal finestrino di un aereo che riporterà entrambe in Europa, ormai da tempo loro nuova casa. E così Nádia racconta con dovizia di particolari la sua affascinante e toccante vita, le cui vicende personali si legano a doppio filo con gli eventi storici di un Mozambico pre e post coloniale, che segnano in modo indelebile il destino della sua numerosa quanto complessa famiglia.
Effimera libertà
Una ragazza viene abbandonata davanti a un pronto soccorso di Torino in condizioni gravissime. Chi è? Come si chiama? Da dove viene? È nera, è bella, ha insoliti occhi verdi ed è molto giovane. Quanto al resto, non si sa niente di lei, per i medici ora è solo un corpo che sta lottando tra la vita e la morte. Ed è proprio facendosi strada tra la vita e la morte che la ragazza, in un allucinato monologo interiore, tenta di ricordare la sua storia. Nello spazio e nel tempo onirici del coma nel quale è caduta, ricostruisce il viaggio che, dieci anni prima, da un povero villaggio dell'Africa l'ha condotta in Italia con la promessa di un'istruzione e di condizioni di vita più degne. In Italia, invece, non trova che l'orrore della pedofilia e della prostituzione, è abusata, umiliata e manipolata da un circuito di gente abbiente e vuota, anonima e corrotta. Uno straziante urlo di dolore per tutte le donne.
C’è bisogno di nuovi nomi
L'infanzia di Darling, la bambina protagonista di questo romanzo, trascorre tra qualche difficoltà e tante marachelle, simile a quella di tanti altri bambini al mondo. Ma Darling vive in Zimbabwe, e quel periodo incantato è destinato a finire quando il quartiere in cui Darling e i suoi amici vivono viene devastato da paramilitari nel corso di una rivolta civile. Per Darling si apre una via di fuga: lei è fortunata, ha una zia in America, che può accoglierla e donarle la possibilità di una nuova vita. Ma una volta lì, Darling scoprirà un'America diversa da come l'aveva immaginata, in cui la sua condizione di immigrata segnerà inevitabilmente la sua vita di adolescente.
Pezzi di vetro
Al Credito a morte passa un’umanità composita, allegra e tragica, accomunata da una spiccata propensione alla bottiglia e dalla voglia di raccontare le proprie miserie e nobiltà. Una ricchezza che andrà perduta se nessuno fisserà su carta la storia di questo bar unico al mondo, aperto ogni giorno ventiquattro ore su ventiquattro grazie alla tenacia di Lumaca testarda, fondatore e padrone del leggendario ritrovo. Il compito viene affidato a Pezzi di vetro, cliente storico del locale, ex insegnante elementare amante del vino e delle belle lettere.
Sostiene Sankara
Un racconto per immagini della vita e delle lotte del Che Guevara africano.
Chi era e cosa sognava Thomas Sankara, primo presidente dell'attuale Burkina Faso, "la terra degli uomini liberi"? Considerato uno dei leader più illuminati dell'Africa postcoloniale, nel periodo in cui guidò il suo paese, Sankarà diede prova di integrità personale e di un'altissima concezione della politica come servizio del suo popolo. Fu ucciso nel 1987 nel corso di un colpo di stato orchestrato dal suo ex compagno d'armi Blaise Compaoré, con le colpevoli complicità di Francia e Stati Uniti.
Americanah
Ifemelu non aveva mai saputo di essere nera. Lo scopre in America, dove giunge per sfuggire dall'atmosfera asfittica che era costretta a respirare nel suo paese d'origine, la Nigeria. Una nuova vita, un nuovo mondo, nuove parole o vecchie parole con nuovi significati. Anni trascorsi a costruire una solidità che somigliasse a quella sognata, ma che non le consentirà mai di mettere radici e sentirsi a casa. Ifemelu è determinata a somigliare il più possibile a se stessa, anche se questo la condurrà a fare delle scelte radicali e sofferte.
Un giorno per ricordare
Le gesta memorabili di Chuka e la sua battaglia per la vita contro una tradizione crudele e cieca, sono narrate secoli dopo nella cerimonia della tramandazione orale dal suo discendente, Emeka. Nel ricordo, prendono forma i personaggi, la natura selvaggia, i sentimenti, il viaggio, trasfigurati nella dimensione fantastica e prodigiosa di un’Africa quasi scomparsa, ma che continua a sopravvivere oggi in un connubio indissolubile di tradizione e modernità.
Il parrucchiere di Harare
Il libro, che ha già ottenuto molti riconoscimenti in campo internazionale, racconta una storia d’amore diversa, affrontando un tema oggi di grande attualità, che in molti paesi ha ancora aspetti drammatici: quello del diritto alla propria identità sessuale.
È la storia di Vimbai,la migliore parrucchiera del salone di Mrs Khumalo, il più prestigioso di Harare. Tutti nel salone sono ai suoi ordini, anche la proprietaria, perché le clienti famose, quelle che danno prestigio al locale, vogliono essere servite soltanto da lei. Ma tutto cambia quando arriva Dumisani, un giovane dai modi accattivanti, bello e abilissimo parrucchiere.
Disponibile in formato E-book
In una stanza sconosciuta
In questo romanzo un giovane viaggiatore solitario attraversa l'Africa occidentale, la Svizzera, la Grecia e l'India. Senza cognizione precisa di cosa stia cercando e riluttante all'idea di tornare a casa, segue i sentieri dei viaggiatori che incontra sul suo cammino. Trattato da amante, accompagnatore, guardiano, ogni nuovo incontro – con uno straniero enigmatico, un gruppo di indolenti vagabondi, una donna sul baratro – lo porta a confrontarsi sempre più a fondo con la sua identità. Attraversando lande pacifiche e frenetici incroci di confini, ogni nuova direzione è permeata di profondi lutti mentre il protagonista viene sospinto verso una tragica conclusione.
Estate artica
Estate artica è la storia romanzata di uno dei maggiori scrittori britannici, E.M. Forster, l’autore di capolavori quali Passaggio in India, Maurice, Camera con vista. Forster, omosessuale in un’Inghilterra puritana, tentò per tutta la vita di sfuggire all’opprimente ambiente della provincia inglese e fu un grandissimo viaggiatore.
Barocco Tropicale
Luanda, 2020. Durante una tempesta tropicale, una donna cade all’improvviso dal cielo e muore davanti agli occhi stupefatti di Bartolomeu Falcato e dell’affascinante Kianda. Bartolomeu riconosce il corpo della donna, ex miss Angola ed escort di lusso di uomini politici e imprenditori che, dopo una crisi mistica, forse ha parlato troppo. Per capire chi l’ha uccisa e ora, probabilmente, vuole uccidere anche lui, Bartolomeu attraversa una città corrotta e feroce, incrociando il suo destino con una bizzarra galleria di personaggi che conferma come la realtà sia spesso più incredibile della letteratura.
La confessione della leonessa
In Mozambico un branco di leoni attacca a più riprese un villaggio, causando oltre venti vittime. Per eliminare le belve assassine il governo invia una squadra di cacciatori, che si trova a fronteggiare non solo gli animali ma anche gli uomini e le loro convinzioni. Tra la popolazione si è diffusa la credenza che i leoni siano inviati del mondo dei morti o evocati da astuti stregoni per compiere vendette e seminare il terrore. Mia Couto prende spunto da una storia vera, per quanto inconsueta, e a questa premessa sovrappone il proprio sguardo.
Domani sorgerà il sole
Imperi fu attaccata un venerdì pomeriggio in cui quasi tutti gli abitanti erano già rientrati alle loro case dal mercato, dai campi e dalle scuole, per riposarsi e pregare. Diverse granate scagliate dai lanciarazzi annunciarono che la guerra, che insanguinava da qualche tempo la Sierra Leone, era inaspettatamente giunta in città. Spari, urla, lamenti. Fu una di quelle operazioni che i combattenti erano soliti chiamare «No living thing», perché uccidevano qualsiasi essere vivente. I soldati in avanzata, per la maggior parte bambini, sparavano a chi non era ancora morto. E ridevano perché, con la loro fuga rovinosa, i civili facilitavano l’operazione.
Vivi!
Il romanzo mostra la cultura e la civiltà burundese, i suoi costumi e i suoi paesaggi; un viaggio attraverso i sapori e i colori dell'Africa. Protagonista è un ragazzo che sin dall'infanzia decide di non parlare, poiché impietrito dall'inutilità della parola di fronte alla violenza che lo circonda.
La culla di Giuda
Bellevue Hill, Australia. Un inconfessabile segreto di una famiglia si nasconde dietro una rosa e un soldatino di bronzo. Un segreto che anima e pervade tutte le pagine del libro intrise di presente e memoria negata, amore, magia, sesso al limite della perdizione, amicizia e tradimento. Uma Parker è una pittrice bellissima e tormentata fuggita dall'Australia e arrivata in Italia alla ricerca di una dolorosa vendetta, culmine di un'esistenza condotta sul filo della follia.
Un popolo delle stelle, un baobab, il cadevere di un albino. Le indagini dell’ispettrice Fofy nei paesi Dogon-Mali
La notizia del ritrovamento di un cadavere di un albino dentro un baobab si sparse velocemente nel piccolo villaggio Dogon attraversando perfino i suoi confini e destò stupore e avidità verso un corpo considerato un tesoro per la magia e per i potenti…